Corrente poetica che si sviluppa nel 1900 ed ha, come principali rappresentanti, pur in modo non continuativo: Luzi, Quasimodo, Ungaretti, Montale (gli ultimi due più che altro ispiratori coevi). E’ caratterizzata dalla ricerca di un linguaggio poetico nuovo.
Alcune caratteristiche:
brevità ed essenzialità dei testi poetici
la parola riacquista il suo originario valore evocativo suggestivo nel tentativo di cogliere il mistero della realtà
la parola non ha legami logici con le altre, ma tende a cogliere analogie fra gli oggetti e le sensazioni
il poeta, consapevole dell’impossibilità di cogliere per via razionale il mistero della realtà, si ripiega dolorosamente in se stesso, nella sua solitudine; l’angoscia appare come l’unica e autentica condizione dell’uomo
ricerca di una poesia pura, cioè libera da ogni intenzione oratoria, didascalica, narrativa e descrittiva. Testimonianza dell’uomo, rivelazione suprema del nostro essere