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28 Dicembre 2019“Perceval o il racconto del Graal” è uno dei più celebri romanzi del ciclo arturiano, scritto da Chrétien de Troyes intorno al 1180-1190.
L’opera è rimasta incompiuta, ma ha avuto un’influenza enorme sulla letteratura successiva, in particolare per la sua trattazione del Santo Graal. La scena della processione del Graal è uno dei momenti più enigmatici e significativi dell’opera.
Contesto dell’opera
Prima di analizzare la processione del Graal, è importante comprendere il contesto dell’opera:
- Autore: Chrétien de Troyes, uno dei più importanti scrittori francesi del XII secolo
- Periodo: Tardo XII secolo, durante il fiorire della letteratura cortese
- Genere: Romanzo cortese, parte del ciclo arturiano
- Temi principali: Cavalleria, ricerca spirituale, maturazione del protagonista
La scena della processione del Graal
Ambientazione
La scena si svolge nel castello del Re Pescatore, un luogo misterioso e apparentemente incantato. Perceval, il giovane e inesperto protagonista, è stato accolto come ospite.
Descrizione della processione
La processione si svolge durante un banchetto offerto a Perceval. Gli elementi chiave includono:
- Una lancia sanguinante: Un giovane porta una lancia dalla cui punta cola una goccia di sangue.
- Candelabri: Seguono due valletti con candelabri d’oro.
- Il Graal: Una bellissima damigella porta un “graal” (un piatto o un vassoio) decorato con pietre preziose.
- Un tagliere d’argento: Un’altra damigella porta un tagliere d’argento.
Citazione originale
Ecco la descrizione originale di Chrétien de Troyes (tradotta in italiano):
“Mentre parlavano di varie cose, da una camera uscì un valletto che portava una lancia bianca impugnata a metà dell’asta. Passò tra il fuoco e coloro che erano seduti sul letto. E tutti videro la goccia di sangue che colava dalla punta di ferro della lancia fino alla mano del valletto. […] Poi vennero due altri valletti, che tenevano in mano candelabri d’oro fino, lavorati con smalti. […] Una damigella, bella ed elegante, che veniva con i valletti, teneva tra le mani un graal. Quando fu entrata nella sala con il graal che portava, si diffuse una luce così grande che le candele persero il loro chiarore, come le stelle quando si leva il sole o la luna.”
Il Graal
Chrétien descrive il Graal come un oggetto di straordinaria bellezza e luminosità. Notevolmente, in questa prima apparizione letteraria, il Graal non è esplicitamente identificato come un calice o come un oggetto cristiano.
La reazione di Perceval
Perceval osserva la processione con meraviglia, ma rimane in silenzio. Non pone domande sul significato del Graal o sulla ragione della processione, ricordando il consiglio di non parlare troppo che gli era stato dato in precedenza. Questo silenzio si rivelerà un errore critico.
Significato e interpretazioni
La scena della processione del Graal è carica di simbolismo e ha generato numerose interpretazioni:
Simbolismo cristiano
Sebbene Chrétien non faccia riferimenti espliciti al cristianesimo, molti studiosi hanno interpretato la scena in chiave cristiana:
- La lancia sanguinante: Potrebbe rappresentare la Lancia di Longino, che trafisse il costato di Cristo.
- Il Graal: Nelle opere successive, verrà identificato come il calice dell’Ultima Cena.
Simbolismo pagano
Altri studiosi hanno visto nella processione elementi di rituali pagani precristiani, legati a culti di fertilità e guarigione.
Maturazione del protagonista
La scena rappresenta un momento cruciale nel percorso di maturazione di Perceval. Il suo silenzio di fronte al mistero rivela la sua immaturità e mancanza di comprensione spirituale.
Il tema del fallimento
Il fallimento di Perceval nel porre le domande giuste è un tema centrale dell’opera. Rappresenta un’opportunità mancata che avrà conseguenze sul resto della narrazione.
Confronto con altre versioni della leggenda del Graal
La versione di Chrétien de Troyes è la prima apparizione letteraria conosciuta del Graal, ma non l’ultima. Ecco un confronto con alcune versioni successive:
- Robert de Boron (inizio XIII secolo):
- Identifica esplicitamente il Graal come il calice dell’Ultima Cena.
- Aggiunge una storia di sfondo che collega il Graal a Giuseppe d’Arimatea.
- Wolfram von Eschenbach, “Parzival” (inizio XIII secolo):
- Descrive il Graal come una pietra magica chiamata “lapsit exillis”.
- Aggiunge dettagli sulla società che custodisce il Graal.
- Sir Thomas Malory, “Le Morte d’Arthur” (XV secolo):
- Integra la ricerca del Graal in una narrazione più ampia delle leggende arturiane.
- Enfatizza gli aspetti cristiani della leggenda.
- Ciclo della Vulgata (XIII secolo):
- Espande notevolmente la storia del Graal, collegandola alla storia biblica.
- Introduce il concetto del Graal come oggetto di una ricerca spirituale per i cavalieri.
Rappresentazioni artistiche della scena
La processione del Graal ha ispirato numerosi artisti nel corso dei secoli:
- Miniature medievali:
- Numerosi manoscritti medievali contengono illustrazioni della scena, spesso enfatizzando la luminosità del Graal.
- Arazzi:
- L’arazzo di Ternant (XV secolo) raffigura la processione del Graal in dettaglio.
- Pittura preraffaellita:
- Arthur Hacker, “The Temptation of Sir Percival” (1894) – sebbene non raffiguri direttamente la processione, cattura l’atmosfera mistica della leggenda.
- Arte moderna:
- Rogelio de Egusquiza, “Parsifal” (1910) – una serie di dipinti ispirati all’opera di Wagner, che a sua volta si basava sulla leggenda del Graal.
Influenza sulla letteratura successiva
La scena della processione del Graal in “Perceval” ha avuto un’influenza enorme:
- Ha ispirato numerose “continuazioni” e adattamenti del racconto del Graal.
- Ha contribuito allo sviluppo del mito del Santo Graal nella letteratura europea.
- Ha influenzato opere moderne, dal ciclo arturiano di T.H. White a “The Waste Land” di T.S. Eliot.
Dibattiti e controversie
La scena ha generato numerosi dibattiti tra gli studiosi:
- Origine del mito del Graal: Cristiana o pagana?
- Significato esatto degli oggetti nella processione
- Intenzioni di Chrétien nel lasciare la scena così enigmatica
Glossario dei termini chiave
- Graal: Nella versione di Chrétien, un piatto o vassoio misterioso; nelle versioni successive, spesso identificato come il calice dell’Ultima Cena.
- Re Pescatore: Il re ferito che custodisce il Graal nel suo castello.
- Perceval: Il giovane cavaliere protagonista del racconto, la cui ingenuità gli impedisce di comprendere il mistero del Graal.
- Ciclo arturiano: L’insieme di leggende e racconti incentrati su Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda.
- Romanzo cortese: Genere letterario medievale che combina elementi cavallereschi e amorosi.
Conclusione
La processione del Graal in “Perceval” di Chrétien de Troyes rimane uno dei passaggi più enigmatici e affascinanti della letteratura medievale. La sua combinazione di mistero, simbolismo e significato spirituale ha continuato a ispirare scrittori, artisti e studiosi per secoli, cementando il suo posto come uno dei momenti fondamentali nella storia del mito del Graal. L’enigma del Graal, introdotto da Chrétien, continua a stimolare l’immaginazione e la riflessione, dimostrando il potere duraturo di questo simbolo letterario.
Audio Lezioni di Letteratura delle origini, duecento e trecento del prof. Gaudio
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