
La fiaba dei semi e del mulino di Luigi Gaudio
28 Dicembre 2019
Per le strade di Luigi Gaudio
28 Dicembre 2019Attraverso una metafora marinaresca, l’autore descrive un viaggio interiore verso la divinità, un percorso di abbandono del sé e di ricerca della gioia in Dio.
Analisi della canzone La rotta di Luigi Gaudio
Introduzione
La canzone La rotta di Luigi Gaudio utilizza la metafora del viaggio in mare per rappresentare il cammino spirituale dell’uomo verso Dio. L’immagine della nave e della rotta simboleggia la vita come un percorso che richiede fiducia, coraggio e obbedienza. Il testo riflette su temi fondamentali della fede cristiana, come l’abbandono alla volontà divina, la lotta contro il male e la scoperta del vero significato dell’amore.
Analisi del testo con citazioni
1. La partenza e il distacco dal passato
“Sulla nave che ora prenderò, / i progetti miei no, non porterò.”
Il protagonista sta per imbarcarsi in un viaggio e decide di lasciare dietro di sé i suoi piani personali. Questo indica un atto di fiducia, un abbandono della propria volontà per seguire un destino più grande.
“E lenta partirà, il mare solcherà verso lui.”
Il viaggio inizia lentamente e la destinazione è Dio (indicato con “lui”). Il mare è un simbolo della vita, con le sue incertezze e difficoltà.
2. L’amore vero e il distacco dal possesso
“Dopo aver seguito il mio amore fatto di possesso / ho capito che il più grande amore è lasciarsi amare da lui.”
Questa strofa segna una presa di coscienza: l’amore basato sul possesso è un’illusione, mentre l’amore più grande è quello di Dio, che va accolto con umiltà. Il protagonista comprende che non è lui a dover “possedere” l’amore, ma piuttosto deve lasciarsi amare da Dio, accettando la sua grazia.
3. La richiesta di forza e sapienza
“Ma ti chiedo, Signore, / dammi il coraggio / di voler continuare / il viaggio che porta da lui.”
Qui troviamo una preghiera: il protagonista chiede il coraggio di continuare il cammino, perché sa che non è facile mantenere la fede e seguire Dio.
“Dammi la sapienza di volere seguire la rotta che porta da lui.”
Oltre al coraggio, viene richiesta anche la sapienza, intesa come capacità di discernere la giusta via e di non farsi distrarre da tentazioni o paure.
4. La nave e la lotta contro il male
“L’antico legno mi saprà portare, / la forza del male non lo vincerà.”
L’”antico legno” può rappresentare la croce di Cristo, che guida il credente nel suo cammino. Il male esiste, ma non può sconfiggere chi si affida a Dio.
“Ed il vecchio che c’è dentro di me andrà via.”
Questa frase richiama l’idea del rinnovamento spirituale: il “vecchio io”, ossia la parte dell’uomo legata al peccato e all’egoismo, viene abbandonata per lasciare spazio alla nuova vita in Dio.
5. La certezza della meta e la gioia finale
“La prua punta verso lui / e quando vorrà io lo raggiungerò.”
La rotta è chiara: Dio è la meta e il protagonista ha fiducia che arriverà a Lui nel momento opportuno.
“Allora canterò con quanta voce avrò la mia gioia.”
Qui si esprime la gioia della pienezza della fede: quando si giunge a Dio, non vi è più paura, solo esultanza e canto.
6. Il valore dell’obbedienza
“La rotta dell’obbedienza, / non saremo mai a conoscenza / che la vita è un dono / e il peccato è tolto dal perdono.”
L’obbedienza non è vista come una costrizione, ma come un cammino di libertà e verità. Solo accettando l’insegnamento di Dio si può comprendere che la vita è un dono, e che il peccato non è un ostacolo insuperabile, ma può essere redento attraverso il perdono divino.
7. La confusione del mondo e l’invito alla semplicità
“Presi dalla vita e dal nostro umore / non sappiamo più trattenere il valore.”
Questa frase denuncia il fatto che la frenesia quotidiana e le emozioni momentanee ci fanno perdere di vista ciò che veramente conta.
“Perché affannarsi tanto / quando è così semplice obbedire.”
Qui troviamo un richiamo al Vangelo, dove Gesù dice: “Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero” (Matteo 11,30). Seguire Dio non è un peso, ma una via di pace.
8. Il compimento del viaggio
“Ma già la prua punta verso lui / e quando vorrà lo raggiungerò.”
Questa ripresa della strofa precedente ribadisce la certezza della meta.
“E allora canterò con quanta voce avrò / la mia gioia.”
La conclusione della canzone è un’esplosione di gioia: il viaggio termina nella comunione con Dio, nella pienezza della felicità.
Struttura musicale e stilistica
La canzone segue una struttura lineare, con riprese cicliche delle strofe che danno un senso di continuità, come il viaggio stesso del protagonista.
L’uso di metafore nautiche (nave, prua, rotta) richiama fortemente il concetto biblico della vita come un pellegrinaggio verso Dio. Anche il ritmo musicale accompagna il testo con un andamento solenne ma progressivo, suggerendo il movimento del viaggio.
Lo stile è semplice e diretto, ma con immagini poetiche che rendono il messaggio universale e profondo.
Tematiche
- La metafora del viaggio:
- La nave rappresenta il cammino della vita, un percorso che porta l’anima verso la meta finale, la comunione con Dio.
- La “rotta” simboleggia la direzione spirituale, la via dell’obbedienza e della fede.
- Il mare, con le sue tempeste e bonacce, rappresenta le sfide e le prove della vita.
- L’abbandono del sé:
- L’autore rinuncia ai suoi “progetti”, al suo desiderio di controllo e possesso, per abbandonarsi all’amore divino.
- Il “vecchio che c’è dentro di me” rappresenta l’ego, il peccato e le vecchie abitudini, che devono essere lasciati andare per fare spazio alla grazia.
- La ricerca della gioia in Dio:
- La meta del viaggio è la gioia piena, la comunione con Dio, che si raggiunge attraverso l’obbedienza e la fede.
- “Allora canterò con quanta voce avrò la mia gioia” è una frase che esprime la felicità che si prova nel trovare la vera comunione con Dio.
- L’obbedienza e il perdono:
- La “rotta dell’obbedienza” è la via per ricevere il dono della vita eterna e il perdono dei peccati.
- L’autore riconosce la semplicità dell’obbedire a Dio, contrapposta all’affanno della vita terrena.
- Richiesta di aiuto:
- La canzone è costellata di richieste di aiuto rivolte a Dio, come “Ma ti chiedo signore Dammi il coraggio” oppure “Dammi la sapienza”. Questo mette in evidenza la fragilità umana e la necessità dell’aiuto divino per poter compiere questo percorso di fede.
Temi principali:
- Fede: La canzone è un’espressione di fede profonda, un atto di abbandono e fiducia in Dio.
- Amore spirituale: L’amore divino è descritto come un amore che libera dal possesso e conduce alla vera gioia.
- Obbedienza: L’obbedienza alla volontà di Dio è presentata come la via per la salvezza e la pienezza di vita.
- Redenzione: Il perdono dei peccati e la trasformazione interiore sono temi centrali della canzone.
Stile musicale:
- Luigi Gaudio è un cantautore italiano conosciuto per le sue canzoni di ispirazione cristiana.
- Le sue musiche sono caratterizzate da melodie semplici e orecchiabili, che si adattano bene al testo profondo e riflessivo.
In conclusione, “La Rotta” è una canzone che invita all’introspezione e alla ricerca di un significato più profondo nella vita. Attraverso la metafora del viaggio, l’autore ci conduce in un percorso di fede e di abbandono, verso la gioia che si trova solo in Dio
La rotta – Testo e Musica di Luigi Gaudio
Sulla nave che ora prenderò,
i progetti miei no, non porterò.
E lenta partirà, il mare solcherà verso lui.
Dopo aver seguito il mio amore fatto di possesso
ho capito che il più grande amore è lasciarsi amare da lui.
Ma ti chiedo signore Dammi il coraggio
Di voler continuare Il viaggio che porta Da lui
L’antico legno mi saprà portare,
la forza del male non lo vincerà,
ed il vecchio che c’è dentro di me andrà via.
La prua punta verso lui
e quando vorrà io lo raggiungerò,
allora canterò con quanta voce avrò
la mia gioia.
Ma ti chiedo, Signore,
Dammi la sapienza di volere seguire
la rotta che porta da lui.
Dammi la sapienza
di volere seguire la rotta
che porta da lui.
La rotta dell’obbedienza,
non saremo mai a conoscenza
che la vita è un dono
e il peccato è tolto dal perdono.
Presi dalla vita
e dal nostro umore
Non sappiamo più trattenere il valore.
Perché affannassi tanto
Quando è così semplice obbedire
Ma già la prua punta verso lui
E quando vorrà Lo raggiungerò
E allora canterò con quanta voce avrò
La mia gioia
La mia gioia
La mia gioia