Invasioni barbariche e crollo dell’impero romano nel quinto secolo d.C.
28 Dicembre 2019Lo stile, la lingua, la fortuna e i percorsi antologici di Terenzio
28 Dicembre 2019Nel 1348 la peste bubbonica devasta la città di Firenze, sconvolgendo la società. Durante questi giorni bui, sette giovani donne – Pampinea, Fiammetta, Filomena, Emilia, Lauretta, Neifile ed Elissa – si incontrano presso la chiesa di Santa Maria Novella.
Pampinea suggerisce di fuggire temporaneamente dalla città per sfuggire alla peste. Reclutano tre uomini, Panfilo, Filostrato e Dioneo, che si uniscano a loro e (insieme ai loro servi) lasciano la città. In campagna, Pampinea suggerisce di trascorrere i caldi pomeriggi raccontandosi storie nel fresco dei giardini. Nelle due settimane successive (facendo una pausa il venerdì e il sabato), i membri del gruppo, o brigata, raccontano dieci storie ciascuno. Ogni giorno, un membro governa come sovrano, dirigendo l’intrattenimento della giornata e stabilendo il tema dei racconti.
Pampinea governa il primo giorno. Anche se il giorno non ha un tema esplicito, i suoi racconti mettono tutti in mostra l’ingegno e la saggezza umana. Cepperello eccessivamente malvagio riesce a farsi strada nella santità; La curiosità intellettuale dell’ebreo Abramo porta alla sua conversione cristiana; e un altro ebreo, Melchisedek, evita saggiamente una domanda pericolosa su se l’Ebraismo, il Cristianesimo o l’Islam siano la vera fede. Un giovane monaco toscano implica abilmente il suo abate toscano nei suoi peccati sessuali, mentre la marchesa del Monferrato rimprovera astutamente il re Filippo II per il suo inappropriato desiderio di dormire con lei. Un cittadino blasfemo denuncia l’ipocrisia religiosa. Il cortigiano Bergamino critica con una parabola l’avarizia del suo sovrano, e Guglielmo Borsiere critica con poche parole quella di Ermino de’ Grimaldi. La tagliente censura di una donna per il fallimento del re di Cipro nel proteggere i suoi cittadini trasforma il suo carattere, e Maestro Alberto svergogna alcune giovani donne per averlo deriso. Alla fine della giornata, la brigata decide di impostare i temi per i racconti, e Dioneo chiede con successo di ignorare i temi e raccontare le storie che vuole come ultimo oratore della giornata.