Il secondo capitolo dei Promessi Sposi
28 Dicembre 2019Rapporto con i classici e luoghi della cultura nel periodo dell’umanesimo
28 Dicembre 2019
La vita di Ugo Foscolo, una delle figure più rappresentative della letteratura italiana del periodo neoclassico e preromantico, può essere descritta come “spericolata” per la sua intensità, il suo impegno politico, le sue passioni e le sue disillusioni.
Foscolo visse una vita caratterizzata da forti contrasti, tra ideali eroici e amori tormentati, tra esili forzati e una continua ricerca di un’identità che fosse all’altezza delle sue aspirazioni.
I Primi Anni e la Formazione
Ugo Foscolo nacque il 6 febbraio 1778 a Zante (oggi Zacinto), un’isola del Mar Ionio, allora sotto dominazione veneziana. La sua nascita in una terra di confine, crocevia di culture diverse, influì sulla sua formazione, rendendolo fin da giovane sensibile alle questioni politiche e alle aspirazioni di libertà nazionale.
Nel 1792, a seguito della morte del padre, la famiglia si trasferì a Venezia. Qui Foscolo ricevette un’educazione classica e iniziò a sviluppare il suo talento letterario. Venezia, con la sua storia di grandezza e il suo progressivo declino, rappresentò un primo importante contatto con il mondo reale, segnato da profonde delusioni politiche.
L’Impegno Politico e la Disillusione
Foscolo fu profondamente influenzato dagli ideali della Rivoluzione Francese e dalle idee illuministiche. Nel 1797, quando Napoleone entrò a Venezia, Foscolo vide in lui un liberatore, tanto che gli dedicò un’ode, sperando che la presenza francese potesse portare la libertà in Italia. Tuttavia, quando Napoleone cedette Venezia all’Austria con il Trattato di Campoformio, Foscolo rimase profondamente deluso e tradito nei suoi ideali.
Questa disillusione si riflette nella sua opera più celebre, “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, un romanzo epistolare in cui il protagonista, alter ego dell’autore, esprime la sua amarezza per la perdita della libertà e il fallimento delle aspirazioni politiche. Il suicidio di Jacopo Ortis rappresenta simbolicamente la disperazione di una generazione che vede i propri sogni infrangersi contro la realtà politica.
La Vita Sentimentale e i Tormenti
Foscolo ebbe una vita sentimentale intensa e travagliata, caratterizzata da numerose relazioni amorose, molte delle quali non corrisposte o destinate a finire male. Questi amori, spesso difficili e contrastati, furono una costante fonte di ispirazione per la sua poesia, ma anche di profondo tormento interiore.
Le sue relazioni con Teresa Pickler e Isabella Roncioni, tra le altre, influenzarono profondamente la sua produzione poetica, riempiendo le sue opere di un senso di malinconia e dolore. Foscolo vedeva l’amore come un ideale irraggiungibile, un’aspirazione che, come i suoi ideali politici, non poteva essere realizzata nella vita concreta.
L’Esilio e la Vita da Errante
A causa delle sue idee politiche e delle sue posizioni contro l’Austria, Foscolo fu costretto a vivere gran parte della sua vita in esilio. Dal 1815, dopo la sconfitta di Napoleone e la Restaurazione, si trasferì prima in Svizzera e poi in Inghilterra, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Durante l’esilio, visse in condizioni di estrema difficoltà economica e solitudine, ma continuò a scrivere e a impegnarsi in progetti letterari. L’esilio segnò profondamente il suo spirito, alimentando quel senso di nostalgia e di malinconia che caratterizza gran parte della sua opera.
La Morte
Ugo Foscolo morì il 10 settembre 1827 a Turnham Green, vicino a Londra, in povertà e quasi dimenticato. Solo dopo la sua morte, le sue spoglie furono trasferite in Italia, e oggi riposano nella Basilica di Santa Croce a Firenze, il Pantheon delle glorie italiane, che lui stesso aveva celebrato nei “Sepolcri”.
Conclusione
La vita “spericolata” di Ugo Foscolo è emblematica di un’esistenza vissuta al limite, tra passioni ardenti e grandi delusioni. Foscolo incarnò l’immagine del poeta esule, in perenne lotta contro un destino avverso, ma sempre animato da ideali di bellezza, libertà e verità. La sua vita e la sua opera sono testimonianze della complessità dell’animo umano e della tragica consapevolezza dell’impossibilità di realizzare pienamente i propri sogni.