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27 Gennaio 2019Programmazione didattica classe quarta primaria di Arte e Immagine
27 Gennaio 2019La maschera e il volto
Luigi Chiarelli nasce a Trani nel 1880. Giornalista, scrittore, sceneggiatore, ma soprattutto autore teatrale, fonda il genere grottesco contemporaneo, con la Commedia La maschera e il volto”, composta nel 1913 e rappresentata, per la prima volta, nel 1919. Dal 1937 intrattiene rapporti con i fratelli De Filippo, in particolare con Eduardo, che gli ispira la stesura del Pulcinella, uscito nel 1939. Di Chiarelli esistono anche alcune sceneggiature cinematografiche: L’amante del male, 1946; Luisa Sanfelice, 1942; I sette peccati, 1941;Sotto la croce del sud, 1938; Fuochi d’artificio, 1938
Muore a Roma nel 1947.
Dovendo cominciare con Pirandello, mi preme parlare di una commedia che ha ispirato le sue opere.
Questa commedia, di Luigi Chiarelli, s’intitola La maschera e il volto” e, non solo ha dato fortuna a Pirandello ma aperto anche le porte per il teatro grottesco, corrente molto innovativa in quanto mette fine alle grandi tragedie dannunziane, prende in giro tutta la società borghese, capovolgendone i suoi punti fondamentali e introducendo inoltre un punto di vista più introspettivo dei personaggi.
Tutti gli autori del grottesco trassero ispirazione da quel particolare stato di crisi morale e culturale che investì l’Italia nel dopoguerra, mostrandone gli effetti e smascherando la falsità.
Esisteva ormai una profonda frattura tra apparenza e realtà, tra principi ed azioni, tutti giocavano con se stessi per mostrarsi diversi da quelli che realmente erano.
· La trama.
Il conte Paolo di Grazia durante una serata con amici nella sua villa sul lago di Como, dichiara che egli non esiterebbe ad uccidere la moglie se questa lo tradisse.
La sera stessa egli scopre davanti a tutti i suoi ospiti che lei lo tradisce veramente.
Ora il conte per non potendo tradire quanto detto, ma allo stesso tempo non avendo il coraggio di ucciderla, impone alla moglie di cambiare nome e segretamente la fa scappare di casa, fingendo agli amici daverla uccisa.
Paolo dovendo sostenere il processo viene assolto per delitto ad onore e così esce dal carcere e torna a casa accolto come un vero trionfatore.
Un giorno però, nelle acque del lago viene trovato un corpo di donna e tutti stranamente lo riconoscono come quello di Savina(moglie del conte), così è costretto a preparare in suo onore un solenne funerale.
Ma improvvisamente durante la cerimonia, ricompare Savina ed il conte è costretto, caduta la maschera, a riconciliarsi con la moglie e scappare con essa per non essere arrestato come simulatore di reato.
· La morale
Nessuno può illudersi di giocare con i propri sentimenti: la faccia si perde proprio quando vogliamo imporci un comportamento che va al di là delle nostre forze.
Paolo invece per paura del ridicolo per la parola non rispettata, decide di indossare la maschera di finto assassino; e qui sta il paradosso fra conformismo ed istinto, perché l’agire secondo canoni o formule” (come dice il conte), aliena l’uomo da quello che realmente è, e Paolo è un uomo debole e fragile.
Paradossale è poi il punto in cui deve essere arrestato per simulazione di omicidio, in cui il conte dice: ma come lho uccisa e mi assolvono, non lho uccisa e mi arrestano” che sta a testimoniare come la società fosse comandata da leggi etiche che non dessero possibilità all’uomo di esprimersi con sincerità.
Ritornando al teatro grottesco si ritrova l’influenza del futurismo, ad esempio nella commedia del Chiarelli, proprio nel momento del funerale, riappare, come rinata, Savina, cioè come per i futuristi, nella morte si ritrova un momento di rinascita.
Mentre sono pochi i tratti del futurismo riproposti dagli autori grotteschi, in Pirandello gli elementi ripresi dalla maschera e il volto” sono diversi ed alquanto visibili.
L’esempio emblematico è il romanzo che diede grande successo a Pirandello: il fu Mattia Pascal”, nel quale troviamo tratti simili come: il tradimento, la finta morte, il ritorno, lo specchio( Paolo si guarda allo specchio dividendosi in Paolo reale – Paolo uomo di parola) e la maschera che cade dopo un trauma.
Questo romanzo è una sintesi della prima parte del pensiero pirandelliano ed è più impegnativo rispetto alle prime novelle.
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torna all’indice della tesina multidisciplinare Essere o apparire di Silvia Angelotti – a.s. 2006/2007 – Liceo Socio-Psico-Pedagogico G. Caetani” – Classe V sezione E