
Ritratto della mia bambina di Umberto Saba
28 Dicembre 2019
Il progetto storiografico di Tacito: Historiae ed Annales
28 Dicembre 2019Le due poesie di Umberto Saba, “Mia figlia” e “Il vetro rotto”, sono entrambe cariche di intimità, emozioni e riflessioni profonde, ma con toni e atmosfere diversi.
La prima, “Mia figlia“, evoca tenerezza e un sentimento di abbandono affettuoso, mentre la seconda, “Il vetro rotto“, esprime un senso di disillusione e fragilità di fronte alle avversità della vita. Entrambe offrono uno spaccato delle tematiche care a Saba: il rapporto tra individuo e mondo circostante, il peso dei sentimenti e delle esperienze vissute.
1. Mia figlia
Testo: Mia figlia mi tiene il braccio intorno al collo, ignudo;
ed io alla sua carezza m’addormento.
Divento
legno in mare caduto che sull’onda
galleggia. E dove alla vicina sponda
anelo, il flutto mi porta lontano.
Oh, come sento che lottare è vano!
Oh, come in petto per dolcezza il cuore
vien meno!
Al seno
approdo di colei che Berto ancora
mi chiama, al primo, all’amoroso seno,
ai verdi paradisi dell’infanzia.
Commento:
In “Mia figlia”, Saba descrive una scena intima tra padre e figlia. L’immagine iniziale, in cui la figlia tiene il braccio attorno al collo del poeta, evoca un legame affettuoso e profondo. Il gesto semplice della figlia porta il poeta in uno stato di abbandono, di pace, che si esprime attraverso l’analogia del “legno in mare caduto”. Questo legno che galleggia simboleggia la sensazione di lasciarsi trasportare senza opporre resistenza, come se lottare contro il destino o le correnti della vita fosse inutile.
La poesia è pervasa da un senso di dolcezza e di resa: il cuore del poeta “vien meno” per la tenerezza. Questa immagine suggerisce una sorta di cedimento emozionale, dove la dolcezza e l’affetto prevalgono su ogni altra sensazione.
Il richiamo finale ai “verdi paradisi dell’infanzia” e al seno “amoroso” rievoca la figura materna e i ricordi d’infanzia. Il poeta si sente trasportato indietro nel tempo, verso una condizione primordiale di affetto e protezione, quasi a ritrovare le prime esperienze d’amore e sicurezza. La figlia, in questo momento, sembra rappresentare una continuazione della sua stessa infanzia e un ritorno a un tempo in cui tutto era più semplice e puro.
Temi e tecniche narrative:
- Affetto familiare e intimità: Il tema centrale della poesia è l’amore paterno, che si manifesta attraverso un linguaggio tenero e intimo.
- Ritorno all’infanzia: La poesia evoca l’idea di un ritorno simbolico ai paradisi dell’infanzia, attraverso la figura della figlia.
- Senso di resa: Saba trasmette un senso di abbandono, di resa all’affetto e alla dolcezza.
- Semplicità del linguaggio: Il lessico è semplice e diretto, ma capace di evocare profonde emozioni.
2. Il vetro rotto
Testo: Tutto si muove contro te. Il maltempo,
le luci che si spengono, la vecchia
casa scossa a una raffica e a te cara
per il male sofferto, le speranze
deluse, qualche bene in lei goduto.
Ti pare il sopravvivere un rifiuto
d’obbedienza alle cose.
E nello schianto
del vetro alla finestra è la condanna.
Commento:
“Il vetro rotto” presenta un’atmosfera decisamente diversa rispetto a “Mia figlia”. Qui il poeta esprime un senso di impotenza e vulnerabilità di fronte agli eventi della vita. Fin dall’inizio della poesia, Saba crea una sensazione di ostilità: tutto sembra muoversi contro il protagonista, dal “maltempo” alle “luci che si spengono”, fino alla vecchia casa, che porta con sé i segni del dolore e delle speranze infrante.
La casa, pur essendo cara al poeta per i ricordi e i momenti vissuti, diventa il simbolo di un passato di sofferenza e di aspettative disilluse. Questa visione pessimistica culmina nell’immagine del vetro rotto alla finestra. Lo schianto del vetro non è soltanto un evento fisico, ma assume una valenza metaforica: rappresenta la “condanna”, il segno tangibile della fragilità dell’esistenza e della precarietà della vita.
Il verso “ti pare il sopravvivere un rifiuto d’obbedienza alle cose” riflette una visione tragica della vita. Il poeta si sente come se continuare a vivere fosse un atto di disobbedienza nei confronti delle leggi della natura o del destino, un rifiuto di accettare la sofferenza e il fallimento.
Temi e tecniche narrative:
- Vulnerabilità e fragilità: La poesia è dominata da un senso di fragilità, rappresentato metaforicamente dallo schianto del vetro.
- Disillusione e sofferenza: La casa cara al poeta diventa un simbolo del dolore passato e delle speranze infrante.
- Sopravvivenza come disobbedienza: Il sopravvivere viene percepito come un atto di sfida o di rifiuto nei confronti delle circostanze avverse.
- Uso del simbolismo: Il vetro rotto è un simbolo potente di vulnerabilità e condanna, che amplifica il senso di impotenza del poeta.
Confronto tra le due poesie:
Le due poesie rappresentano due aspetti diversi della poetica di Saba: da un lato, l’intimità familiare e la dolcezza dei legami affettivi in “Mia figlia”; dall’altro, la disillusione e la sofferenza esistenziale in “Il vetro rotto”.
In “Mia figlia”, l’abbandono alla dolcezza dell’amore paterno offre un rifugio temporaneo dalla lotta quotidiana, mentre in “Il vetro rotto” il poeta esprime una visione tragica della vita, dove ogni cosa sembra cospirare contro di lui. Mentre nella prima poesia la figura della figlia evoca un ritorno a un paradiso perduto, nella seconda il passato è associato a delusione e sofferenza, simboleggiato dalla vecchia casa.
Entrambe le poesie, pur nella loro diversità, esprimono la profondità emotiva di Saba, la sua capacità di esplorare i legami umani e le fragilità esistenziali con grande sensibilità e immediatezza.