Roma in fiamme Annales XV, 38, prima parte
28 Dicembre 2019Contovello di Umberto Saba
28 Dicembre 2019La poesia “Ritratto della mia bambina” di Umberto Saba è un tenero e delicato omaggio alla figlia, che diventa simbolo di innocenza e leggerezza.
In pochi versi, Saba riesce a esprimere l’affetto paterno, la meraviglia e l’incanto che il poeta prova nel guardare la propria bambina, trovando per lei paragoni con elementi naturali ed effimeri, che riflettono la purezza e la fragilità dell’infanzia.
Testo della poesia “Ritratto della mia bambina” di Umberto Saba
Analisi
La poesia si apre con una scena domestica e semplice: la bambina, con la palla in mano, esprime il desiderio di passare la giornata con il padre. Il dettaglio del gioco con la palla è significativo perché rappresenta un’azione tipica dell’infanzia, un momento di spensieratezza e gioia. La descrizione degli “occhi grandi color del cielo” evoca un’immagine di purezza e vastità, con il cielo come metafora di innocenza e sogno, mentre la “vesticciola estiva” richiama la leggerezza e la freschezza della giovinezza.
Nel dialogo fra la bambina e il padre, si percepisce la tenerezza della scena: “Babbo – mi disse – voglio uscire oggi con te”. La semplicità e la dolcezza di questa richiesta sono colte dal poeta, che risponde non con parole dirette, ma con un flusso di pensieri e immagini che esprimono il suo amore e la sua ammirazione.
Saba, in uno slancio di affetto e contemplazione, cerca di trovare dei paragoni per la bellezza e la delicatezza della sua bambina: “Di tante parvenze / che s’ammirano al mondo, io ben so a quali / posso la mia bambina assomigliare”. Questa riflessione introduce il cuore della poesia, dove il poeta cerca di spiegare, attraverso immagini naturali, ciò che la bambina rappresenta per lui.
La prima immagine scelta è quella della “schiuma marina”, leggera e mutevole, che “sull’onde biancheggia”. La schiuma è simbolo di fugacità e bellezza transitoria, proprio come l’infanzia, che scorre rapidamente e porta con sé momenti di gioia, ma che presto svanisce. Subito dopo, Saba paragona la bambina a una “scia / che esce azzurra dai tetti e il vento sperde”, un’immagine di leggerezza e volatilità, che simboleggia il carattere effimero e sfuggente dell’infanzia.
Il poeta continua poi con le “nubi”, che si formano e si dissolvono nel cielo: queste rappresentano l’imprevedibilità e la trasformazione, tipiche della crescita e dello sviluppo di una bambina. Come le nubi, la bambina cambia, cresce, evolve, senza mai perdere quella qualità eterea che Saba coglie in ogni suo gesto.
Commento
L’uso delle immagini nella poesia è cruciale per comprendere il modo in cui Saba percepisce la sua bambina. Il poeta ricorre a elementi naturali come la schiuma marina, il vento, le nubi, per esprimere la leggerezza e la purezza dell’infanzia, ma anche il suo carattere transitorio. Questi paragoni evidenziano la fragilità e la bellezza passeggera di quell’età, che è destinata a mutare rapidamente, proprio come i fenomeni naturali descritti.
Il legame padre-figlia emerge chiaramente come un rapporto di amore e protezione. Il poeta osserva la figlia con uno sguardo pieno di meraviglia, cercando di fissare in parole la sua essenza, sapendo però che, come ogni cosa leggera e vagante, anche questi momenti di felicità familiare sono destinati a dissolversi.
Conclusione
“Ritratto della mia bambina” di Umberto Saba è una poesia che cattura l’essenza della paternità, il senso di meraviglia e protezione che un genitore prova verso il proprio figlio. Attraverso immagini delicate e naturali, Saba riesce a trasmettere la leggerezza e la transitorietà dell’infanzia, rendendo omaggio alla bellezza fugace di quei momenti irripetibili.