
La lavandaia di Isaac Bashevis Singer
28 Dicembre 2019
Non chiederci la parola dagli Ossi di seppia di Eugenio Montale
28 Dicembre 2019Marina Corradi è capace di osservare e descrivere la realtà quotidiana e apparentemente banale di Milano all’alba, trovando in essa significati e bellezza inattesi.
“Milano vista all’alba.” è un pezzo giornalistico che esalta l’approccio osservativo di Corradi, che trova bellezza e significato nelle scene quotidiane e apparentemente banali dell’alba milanese, come i tram, i camion della spazzatura e la frenesia dei pendolari. Il prof. Gaudio suggerisce che gli scritti di Corradi possono servire da ispirazione per imparare a descrivere luoghi semplici, proprio come si studiano le descrizioni di autori classici per imparare a descrivere persone. Il tema ricorrente è la fretta e l’ansia che caratterizzano Milano al mattino, ma nonostante ciò, Corradi riesce a scorgere una bellezza intrinseca nella laboriosità della città. Il video incoraggia a valorizzare questi aspetti della vita cittadina, anche quelli che possono sembrare banali o inquietanti.
Chi è Marina Corradi
Marina Corradi è una giornalista e scrittrice italiana, attiva professionalmente dal 1983. Ha iniziato la sua carriera come cronista di cronaca nera per il quotidiano milanese La Notte, per poi passare a Repubblica e successivamente, nel 1988, a Avvenire, dove ha ricoperto i ruoli di inviata e, attualmente, di editorialista.
Nel corso della sua carriera, Corradi ha ricevuto numerosi riconoscimenti giornalistici, tra cui il Premio Saint-Vincent, il Premio Unione Cattolica Stampa Italiana, il Premio Dino Buzzati della Provincia di Milano e il Premio Giovannino Guareschi.
Oltre al giornalismo, ha pubblicato diverse opere letterarie, tra cui Innanzitutto uomini. Le storie di 15 giovani preti (San Paolo), Con occhi di bambina (Marietti), L’ombra della madre (Marsilio), Figli dei figli e L’anno che verrà (Itaca). Ha anche scritto Cercando un tetto a Dio, un adattamento teatrale della storia di Etty Hillesum, rappresentato al Meeting di Rimini nel 2009.
Marina Corradi è figlia di Egisto Corradi, noto inviato speciale del Corriere della Sera e del Giornale di Indro Montanelli. È sposata e madre di tre figli.
Temi Principali:
- L’Osservazione del Quotidiano: Il tema centrale è la capacità di Marina Corradi di osservare attentamente aspetti della vita quotidiana e cittadina che solitamente sfuggono o sembrano insignificanti. “magari di cose che a noi sfuggono sembrano banali insignificanti ma che invece all’occhio attento possono sembrare molto significativi”. Questa capacità trasforma il banale in qualcosa di interessante e significativo.
- La Poetica del Banale: Nonostante l’apparente mancanza di poeticità negli elementi descritti (camion della spazzatura, tram vuoti, traffico), Corradi utilizza metafore e immagini evocative per rendere la descrizione “molto bella e molto poetica”. La sua scrittura eleva il quotidiano a un livello quasi lirico.
- Milano all’Alba: Un Ritratto di Fretta e Attività: La descrizione di Milano tra le 7 e le 7:30 del mattino è dominata dal senso di fretta e dall’intensa attività. Tutto si muove velocemente, “neanche un secondo deve andare perduto”. Questo ritmo frenetico è una caratteristica distintiva della città in quell’ora. “Ciò che sembra caratterizzare…la città di milano soprattutto poi all’alba alle sette e mezza è la fretta”.
- Trovare Bellezza nel Non Bello: Un tema ricorrente è la scoperta di una bellezza intrinseca in una città che, in certi aspetti, non è tradizionalmente considerata “bella” come paesaggi naturali descritti da altri autori lombardi. “c’è una bellezza in questa città non bella che si sveglia una bellezza come incanalata nella sua stessa fretta e ansia di fare”. Questa bellezza è legata all’energia, all’operosità e alla determinazione dei suoi abitanti.
- La D Ignità del Lavoro e dell’Impegno: Nonostante l’ansia e la fretta, viene sottolineata la “tenace voglia di lavorare” e la dignità insita nella trasformazione della realtà operata dagli uomini. La bellezza si manifesta anche nel lavoro e nell’impegno quotidiano. “c’è chi desidera di andarsene c’è chi pensa tutto l’anno alle ferie…invece marina probabilmente ci vuole trasmettere questo goderci anche questi aspetti che sembrano così triviali…e tuttavia c’è questa bellezza”.
Idee e Fatti Importanti:
- Contesto Temporale e Atmosferico: La descrizione si concentra sulle “sette del mattino”, “ancora buio a ottobre”, con un “accenno di nebbia”. Questo crea un’atmosfera particolare, quasi un sipario che si solleva lentamente sulla città.
- Immagini Evocative: Corradi utilizza immagini potenti per descrivere gli elementi urbani:
- Tram “appena usciti dai depositi indisturbati”
- Camion della spazzatura “lampeggianti di luce rossastra”, con la bocca “vorace del cassone che divora e ingoia”
- La Stazione Centrale come “maestosa grigia massiccia elefantessa” (una citazione/riferimento a Testori, un altro scrittore lombardo)
- I treni della metropolitana che arrivano con una “folata di vento” e la motrice “lanciata per un istante terribile come se non si volesse fermare”
- Il Ritmo Acelerato: Dalle “colonne di auto…in pazienti alla barriera” ai “petizione come mi stanno dicendo prima si tratta di descrizioni di cose che più delle volte ci inquietano ad esempio dover andare a lavorare al mattino”, il movimento è costante e impaziente. Il “groviglio di traffico contorto” e la fretta sono palpabili.
- I Dettagli Umani: In mezzo al movimento generale, emergono dettagli umani: “bambini assonnati”, “gente che telefona”, “impiegate che a semaforo si portano avanti sistemando il trucco”, “il ragazzo che scarica le brioche al bar beve di corso e caffè”. Questi dettagli personalizzano la scena frenetica.
- Metafora dell’Alveare Impazzito: Milano all’alba viene paragonata a “un alveare impazzito dove tutti vogliono andare in un posto diverso da quello in cui si trovano”. Questa metafora cattura perfettamente il caos organizzato e la molteplicità di direzioni in cui si muovono le persone.
- Il “Nordico Imperativo di Lavorare”: Viene identificata una forza trainante, un “nordico imperativo di lavorare [che] domina visibilmente le nostre albe grigie”. Questo suggerisce una cultura del lavoro forte e quasi ineludibile.
- Valorizzazione dello “Spirito Lombardo”: Il video didattico conclude con un invito a valorizzare questo aspetto della realtà milanese e lombarda, la “bellezza di una milano in cui la gente trasforma la realtà per gli uomini”, la “bellezza anche del lavoro”. Questo suggerisce che la descrizione di Corradi offre una prospettiva che può rafforzare un senso di identità e orgoglio regionale legato all’operosità.
- Applicazione Didattica: Il testo di Corradi è presentato come un modello per gli studenti per imparare a descrivere luoghi quotidiani, attingendo e modificando il suo stile e le sue osservazioni per le proprie esperienze. “prendendo un testo come quelli di marina corradi modificandolo in base a quella che la nostra esperienza”.
In Sintesi:
Gli estratti da “Milano vista all’alba” di Marina Corradi, attraverso la sua acuta capacità di osservazione e l’uso di metafore evocative, trasformano il paesaggio urbano apparentemente banale dell’alba milanese in un ritratto vivido e significativo. Nonostante la fretta e l’ansia che caratterizzano l’ora, Corradi riesce a trovare una bellezza unica e una dignità nel lavoro e nell’impegno che animano la città, offrendo una prospettiva che invita a valorizzare anche gli aspetti più comuni e quotidiani della realtà. Il testo serve come esempio potente di come la letteratura possa rivelare il “grande stupore” nascosto nel banale.