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27 Gennaio 2019Il Parc Güell rappresenta uno dei capolavori assoluti del Modernismo catalano e dell’architettura organica mondiale.
Progettato dall’architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano, a carico dell’impresario Eusebi Güell e inaugurato come parco pubblico nel 1926, questo complesso di 17,18 ettari situato sul versante meridionale del Monte Carmelo a Barcellona costituisce un unicum nell’storia dell’architettura.
Genesi storica e visione originaria
Il parco deve il suo nome a Eusebi Güell, un ricco impresario, appassionato dell’opera di Gaudí, che fu il suo principale mecenate. Il nome Park Güell deriva dall’influenza e dalla richiesta di ricreare i parchi residenziali britannici, che tanto avevano entusiasmato Eusebi Güell. Park Güell fu commissionato da Eusebi Güell, che voleva creare un parco elegante per l’aristocrazia di Barcellona.
Il progetto originario prevedeva la creazione di un complesso urbanistico residenziale di lusso, concepito come una città-giardino per l’élite catalana. Durante i lavori, l’idea era quella di creare un edificio pilota: in altre parole, un modello per incoraggiare Barcellona ad acquistare appezzamenti di terra in cui edificare lussuose residenze. Tuttavia, l’ambizioso progetto commerciale non ebbe successo, trasformandosi successivamente in quello che oggi conosciamo come parco pubblico.
Architettura e linguaggio formale
Parc Güell è il luogo in cui l’architettura diventa poetica. Progettato da Antoni Gaudí all’inizio del XX secolo, questo parco collinare è un capolavoro del Modernismo catalano: audace, organico e assolutamente originale. La realizzazione del Park appartiene al periodo naturalistico di Gaudí, durante il quale perfezionò il suo stile personale traendo ispirazione dalle forme organiche della natura.
L’approccio architettonico di Gaudí nel Parc Güell si caratterizza per la totale integrazione tra costruzione e ambiente naturale. Per il Parc Güell immaginò qualcosa di più dell’architettura: uno spazio dal vivo in cui le colonne crescevano come alberi, le panchine si arricciavano come onde e i mosaici brillavano come pelle di rettile. La sua firma? Sfumare il confine tra forma costruita e forma naturale.
Elementi architettonici principali
Il parco presenta una serie di elementi architettonici che costituiscono altrettanti capolavori:
La Salamandra: La celebre fontana del drago all’ingresso del parco, rivestita di mosaici colorati, è diventata uno dei simboli di Barcellona. Questo Park è uno dei simboli per eccellenza di Barcellona, una città che conta oltre 400 draghi che fanno riferimento alla leggenda di Sant Jordi (patrono della Catalogna)
La Sala Ipostila: Una sala con 86 colonne che sostengono la terrazza superiore, creando uno spazio suggestivo che richiama i templi dorici ma con una reinterpretazione completamente originale.
La Terrazza Principale: Caratterizzata dalla famosa panchina serpentina rivestita di mosaici colorati, rappresenta uno degli esempi più riusciti dell’integrazione tra funzione e bellezza estetica.
I Viadotti: Da non perdere la fontana del drago all’ingresso, la panchina serpentina sulla terrazza principale, la sala ipostila e i viadotti unici, che si integrano perfettamente nel paesaggio collinare.
Significato simbolico e culturale
L’architetto, ispirandosi alle forme della natura, diede al parco un’impressionante struttura ornamentale, priva di rigidità e di classicismo. Tutte le sinuose e colorate forme degli elementi del parco possiedono un importante simbolismo, sia politico che religioso.
Il Parc Güell rappresenta la sintesi perfetta della filosofia architettonica gaudíana, dove la natura non è solo fonte di ispirazione formale ma diventa principio generatore dell’intera concezione spaziale. Dal 1984, il parco è sotto la tutela dell’UNESCO, che ne ha riconosciuto il valore culturale e ambientale: in quest’opera, come in pochissime altre, architettura e natura si fondono, tanto che è difficile comprendere se la natura sia stata piegata al progetto di Gaudì, oppure se l’opera sia stata proprio generata dalla natura stessa
Innovazione tecnica e materiale
Gaudí utilizzò nel Parc Güell tecniche innovative per l’epoca, sperimentando con materiali di recupero e sviluppando la tecnica del “trencadís” (mosaico di frammenti ceramici). Simboleggia la bellezza dell’imperfezione ed è un elemento chiave del fascino del parco. Questa tecnica non solo conferiva un aspetto cromatico unico alle superfici ma rappresentava anche un approccio sostenibile al riutilizzo di materiali.
Significato nel contesto del Modernismo catalano
Il Park Güell è un vero museo a cielo aperto, simbolo del Modernismo a Barcellona, dove Gaudí ha messo l’architettura e l’urbanistica al servizio della sua principale fonte d’ispirazione: la natura. L’opera rappresenta l’apice della ricerca gaudíana verso un’architettura totale, dove ogni dettaglio concorre alla creazione di un’esperienza estetica e spirituale unitaria.
Il parco costituisce inoltre un manifesto del nazionalismo catalano dell’epoca, incorporando riferimenti alla cultura locale e alla tradizione mediterranea, reinterpretati attraverso il linguaggio innovativo del Modernismo. La sua realizzazione coincise con il momento di massimo splendore della Renaixença catalana, il movimento di rinascita culturale e linguistica della Catalogna.
Il Parc Güell rimane oggi testimonianza straordinaria della capacità visionaria di Gaudí di immaginare spazi che superano la distinzione tra architettura e arte, tra costruzione e natura, proponendo un modello di abitare che anticipa molte delle preoccupazioni ecologiche contemporanee.
Parc Guell di Gaudì a Barcellona
Foto della visita didattica