GIUSEPPE UNGARETTI – Vita, biografia
14 Giugno 2015L’esempio d’impegno sociale dell’Associazione Simba – di F…
29 Giugno 2015Fluidità e disgregazione definiscono il tessuto sociale in cui viviamo e del quale percepiamo quotidianamente le carenze e i contrasti sempre più stridenti. Dall’immigrazione alla perdita di credibilità nella politica, navighiamo ormai a vista, senza trovare i punti di riferimento necessari per la sicurezza, l’identità personale che rispecchia e rende significativi i diritti e i doveri, il senso di appartenenza che equivale al riconoscimento sociale delle giuste cause.
Ci meravigliamo che i giovani manifestino
così apertamente il desiderio di allontanarsi dall’Italia e che non hanno più ideali ne’ un credo politico verso il quale indirizzare opinioni e idee; ma tutto questo e’ il risultato di anni di lenta e profonda scissura tra le parole e i fatti, tra realtà e impellente necessità di un vero cambiamento che continua ad essere il miraggio di tanti. Quando una società diventa fluida la sua stessa struttura si frammenta, l’individualismo detta le sue leggi che spesso si affermano come violenza gratuita e criminalità. In primo luogo la famiglia,che rappresenta il nucleo sociale primario, risente della crisi che mette in serio pericolo i legami interpersonali. La violenza della quale sentiamo ogni giorno parlare si traduce in intolleranza e negazione, verso se stessi e verso gli altri. Così il ” diverso” rappresenta il pericolo che incombe e che vogliamo ignorare o combattere, l’occasione per difendere il proprio territorio, in una lotta che ricorda ” homo hominis lupus” e che ci riporta, purtroppo, molto indietro nel tempo. Per una società ” solida” diventa necessario ricostituire il tessuto sociale, il terreno in cui le leggi possano diventare il catalizzatore delle risorse individuali e collettive. Tra l’individuo e la società si deve ristabilire una osmosi, un passaggio di insegnamenti e di consegne che possano generare l’equilibrio e la certezza delle funzioni delle parti. ” Il futuro non esiste, va creato” afferma Bauman che in questa direzione vede anche il vero coinvolgimento dei sentimenti e delle aspettative personali. ” Il dovere della speranza” e’ il percorso di crescita che restituisce credibilità e orientamento etico e morale al singolo e alla collettività.