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28 Dicembre 2019
09 Beatrice Il canto di Dante di Luigi Gaudio
28 Dicembre 2019🎵 “Piccarda – Paradiso III”, è una canzone tratta dal Canto di Dante del prof. Luigi Gaudio 🎼✨, interpretata dalla cantante Eleonora Rindi.
Anche qui, la potenza spirituale dei versi di Dante viene esaltata dalla musica, che rende più accessibile e toccante uno dei momenti teologicamente più profondi del Paradiso.
1️⃣ Testo poetico e significato 🕊️🌟
Il Paradiso III introduce uno dei temi centrali dell’intera cantica: la beatitudine nei diversi gradi del Paradiso, senza invidia, senza gerarchie umane. Piccarda Donati, anima del Cielo della Luna, spiega a Dante perché lei e le anime lì presenti sono perfettamente felici, anche se sembrano in una sfera “più bassa”.
❝ E ’n la sua volontade è nostra pace:
ell’è quel mare al qual tutto si move ❞
🌊 L’immagine del “mare” della volontà divina richiama la piena armonia con Dio: il libero arbitrio delle anime beate coincide perfettamente con la volontà celeste.
Piccarda rappresenta la serenità della rinuncia, l’accettazione dell’ordine divino come gioia, e la certezza che nessuna posizione è “inferiore” se abitata dall’Amore.
🎶 La canzone accompagna con un tono dolce e contemplativo, riflettendo la luce interiore e la quiete spirituale del Paradiso.
2️⃣ Analisi narrativa in tre parti 🎤🎸
🔹 PRIMA PARTE – L’identità di Piccarda e la sua beatitudine
“I’ fui nel mondo vergine sorella…”
Piccarda si presenta a Dante, spiegando il suo stato beato nella sfera della Luna, legato al mancato adempimento dei voti monastici. Nonostante l’apparente “inferiorità”, afferma:
“Beata sono in la spera più tarda.”
🎵 Il canto in questa sezione è limpido, solenne, accompagnato da accordi che evocano pace e dolcezza. La musica dona sacralità alla voce di Piccarda e all’ambiente lunare.
🔹 SECONDA PARTE – La volontà unificata con Dio
“Frate, la nostra volontà quïeta
virtù di carità…”
Piccarda spiega che nessun beato vorrebbe un grado più alto, perché la loro volontà è perfettamente fusa con quella divina. Nessuna invidia, nessun rimpianto: la carità è l’unico desiderio.
“Anzi è formale ad esto beato esse
tenersi dentro a la divina voglia…”
🎶 La musica qui si fa più meditativa, con accordi ampi che aiutano a interiorizzare l’idea del desiderio perfettamente quieto, dell’amore che coincide con la volontà divina.
🔹 TERZA PARTE – Il compimento nella volontà di Dio
“E ’n la sua volontade è nostra pace…”
È il verso chiave dell’intero brano. Qui Dante riceve una definizione teologica della beatitudine: la vera pace si trova solo nella volontà di Dio. Tutto ciò che esiste si muove dentro questa volontà, come onde in un mare.
“Ell’è quel mare al qual tutto si move
ciò ch’ella crïa o che natura face.”
🎵 Il finale è profondo e luminoso, sostenuto da una melodia che pare levitazione spirituale. Le “La la la” della chiusura musicale sono un’estensione della letizia celeste.
🎯 Conclusione
La canzone “Piccarda” è molto più di un adattamento musicale: è un inno alla pace dell’anima, alla libertà ritrovata nell’adesione alla volontà divina.
📚 Per docenti, studenti e appassionati, è uno strumento potente di comprensione e trasmissione della poesia dantesca. Un modo per ascoltare la luce, per lasciarsi condurre con l’orecchio e con il cuore nei cieli del Paradiso. 🌟
🎵 Testi e accordi di una canzone del “Canto di Dante” del prof. Gaudio
www.atuttascuola.it/divina – [email protected] – 347-8318450
Piccarda (versione per donna) al primo capotasto
Paradiso III
Intro SOL
SOL DO SOL DO SOL RE SOL La la la la la La la la la la La la la la la SOL DO SOL I’ fui nel mondo vergine sorella; e se la mente tua ben sé riguarda, non mi ti celerà l’esser più bella, 48 DO SOL RE DO ma riconoscerai ch’i’ son Piccarda, che, posta qui con questi altri beati, beata sono in la spera più tarda. 51 LAm MIm Li nostri affetti, che solo infiammati son nel piacer de lo Spirito Santo, letizian del suo ordine formati. 54 DO SOL E questa sorte che par giù cotanto, però n’è data, perché fuor negletti li nostri voti, e vòti in alcun canto”. 57 […] Intro SOL DO SOL DO SOL RE SOL La la la la la La la la la la La la la la la SOL DO SOL “Frate, la nostra volontà quïeta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta.72 DO SOL RE DO Se disïassimo esser più superne, foran discordi li nostri disiri dal voler di colui che qui ne cerne; 75 |
LAm MIm
che vedrai non capere in questi giri, s’essere in carità è qui necesse, e se la sua natura ben rimiri. 78 DO SOL Anzi è formale ad esto beato esse tenersi dentro a la divina voglia, per ch’una fansi nostre voglie stesse; 81 Intro SOL DO SOL DO SOL RE SOL La la la la la La la la la la La la la la la MI + ton LA RE LA RE LA MI LA La la la la la La la la la la La la la la la LA RE LA sì che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com’a lo re che ’n suo voler ne ’nvoglia. 84 RE LA MI LA E ’n la sua volontade è nostra pace: ell’è quel mare al qual tutto si move ciò ch’ella crïa o che natura face”. 87 Intro LA RE LA RE LA MI LA La la la la la La la la la la La la la la la LA RE LA sì che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com’a lo re che ’n suo voler ne ’nvoglia. 84 RE LA MI LA E ’n la sua volontade è nostra pace: ell’è quel mare al qual tutto si move ciò ch’ella crïa o che natura face”. 87 Outro LA RE LA RE LA MI LA La la la la la La la la la la La la la la la |
Piccarda (versione per uomo)
Paradiso III
Intro DO FA DO FA DO SOL DO La la la la la la
DO FA DO
I’ fui nel mondo vergine sorella;
FA DO SOL DO
e se la mente tua ben sé riguarda,
DO FA DO
non mi ti celerà l’esser più bella, 48
FA DO SOL DO
ma riconoscerai ch’i’ son Piccarda,
FA SOL MIm LAm
che, posta qui con questi altri beati,
FA SOL DO
beata sono in la spera più tarda. 51
REm LAm
Li nostri affetti, che solo infiammati
son nel piacer de lo Spirito Santo,
FA DO
letizian del suo ordine formati. 54
E questa sorte che par giù cotanto,
LAm MIm
però n’è data, perché fuor negletti
FA MI4 MI
li nostri voti, e vòti in alcun canto”. 57 […]
La la la la la la
“Frate, la nostra volontà quïeta
virtù di carità, che fa volerne
sol quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta. 72
Se disïassimo esser più superne,
foran discordi li nostri disiri
dal voler di colui che qui ne cerne; 75
che vedrai non capere in questi giri,
s’essere in carità è qui necesse,
e se la sua natura ben rimiri. 78
Anzi è formale ad esto beato esse
tenersi dentro a la divina voglia,
per ch’una fansi nostre voglie stesse; 81
La la la la la la
RE SOL RE
sì che, come noi sem di soglia in soglia
per questo regno, a tutto il regno piace
com’a lo re che ’n suo voler ne ’nvoglia. 84
E ’n la sua volontade è nostra pace:
ell’è quel mare al qual tutto si move
ciò ch’ella crïa o che natura face”. 87 (2 volte)