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28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019La Prefazione al Ciclo dei Vinti è un documento cruciale per comprendere il progetto letterario di Giovanni Verga e, in particolare, il suo approccio al verismo.
Questa prefazione fu scritta da Verga per introdurre il suo romanzo “I Malavoglia”, ma in realtà serve come manifesto programmatico per l’intero Ciclo dei Vinti, una serie di romanzi che Verga intendeva scrivere (anche se alla fine ne completò solo due: “I Malavoglia” e “Mastro-don Gesualdo”).
Ecco alcuni punti chiave della Prefazione:
1. Il progetto del Ciclo dei Vinti: Verga annuncia il suo piano di scrivere una serie di romanzi che rappresentano la “fiumana del progresso” attraverso diversi strati sociali. Il suo intento è mostrare come il desiderio di miglioramento e progresso porti spesso alla sconfitta e alla disillusione.
2. La scala sociale: L’autore delinea una progressione di romanzi che avrebbero dovuto coprire l’intera gamma della società, dai più umili pescatori (“I Malavoglia”) fino all’aristocrazia (“L’Onorevole Scipioni” e “L’Uomo di Lusso”, mai completati).
3. Il concetto di “vinti”: Verga introduce l’idea che i protagonisti di questi romanzi siano “vinti” nella loro lotta per il progresso. Questo non implica un giudizio morale, ma piuttosto un’osservazione sulla natura implacabile del cambiamento sociale.
4. L’approccio scientifico: Verga paragona il suo metodo a quello di uno scienziato che osserva i fenomeni sociali. Questo riflette l’influenza del positivismo e del naturalismo francese sul verismo italiano.
5. L’impersonalità dell’arte: L’autore sottolinea l’importanza di un approccio impersonale alla narrazione. L’artista deve scomparire dietro la sua opera, lasciando che i fatti parlino da soli.
6. Il “meccanismo delle passioni”: Verga si propone di studiare e rappresentare il “meccanismo delle passioni” che muove i personaggi, mostrando come le loro azioni siano determinate da forze sociali ed economiche.
7. La critica sociale implicita: Sebbene Verga dichiari di non voler giudicare, la sua rappresentazione della lotta dei “vinti” contro le forze del progresso contiene una critica implicita alla società contemporanea.
8. Lo stile e il linguaggio: Verga accenna al suo intento di adattare il linguaggio e lo stile al livello sociale dei personaggi rappresentati, anticipando l’uso innovativo del dialetto e del discorso indiretto libero nei suoi romanzi.
9. Il ruolo del lettore: L’autore suggerisce che il lettore debba essere attivo nell’interpretazione dell’opera, invitandolo a trarre le proprie conclusioni dai fatti presentati.
10. L’universalità del tema: Nonostante si concentri sulla società italiana (e in particolare siciliana) del suo tempo, Verga suggerisce che il tema della lotta per il progresso e le sue conseguenze sia universale.
Conclusione:
La Prefazione al Ciclo dei Vinti è fondamentale per comprendere non solo l’opera di Verga, ma anche il movimento verista in generale. Riflette le idee contemporanee sul ruolo della letteratura nella società e anticipa molte delle tecniche narrative che Verga avrebbe poi impiegato nei suoi romanzi. Questo documento rimane un testo chiave per gli studiosi della letteratura italiana e per chiunque sia interessato all’evoluzione del romanzo realista nel XIX secolo.