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Don Savino – «Abbracciato da Cristo»
La serata in ricordo del parroco e la presentazione del libro
Venerdì 27 gennaio scorso presso la nostra parrocchia si è tenuto un incontro per commemorare Don Savino Gaudio (parroco di Mezzate dal 2010 al 2012) e presentare il libro «Don Savino Gaudio – Abbracciato da Cristo».
Il libro è curato dal fratello Luigi, da Giuliana Sala e Manuela Dacomo. Il libro si divide principalmente in tre par : la prima dove sono rappresentate le omelie, la seconda dove ci sono gli articoli parrocchiali e le meditazioni e una terza dove sono riportate le fiabe che Don Savino amava raccontare.
Don Savino Gaudio nasce a Bari il 5 aprile del 1944.
Diventa Sacerdote nel 1972 (fondamentale è stata l’amicizia con Don Luigi Giussani per il suo percorso vocazionale).
Nella sua vita sono state tante le parrocchie e le persone che ha incontrato: «Dal primo e travolgente amore a Baranzate, all’euforia missionaria tra i giovani di Cesano Boscone, alla prima e lunga esperienza di parroco a Molinazzo di Cormano, alla appassionata missione tra il grande popolo di Dergano, al guizzo di fraternità e bellezza a Brugherio, ï¬no ad arrivare all’abbraccio del popolo di Mezzate» (tra%o dall’omelia del quarantesimo anniversario di Sacerdozio, 24 giugno 2012). Per non dimenticare l’ultima tappa terrena nella parrocchia di Corsico dove ha sperimentato in modo tangibile l’attaccamento a Cristo nella malattia che poi l’8 febbraio 2016 l’ha riconsegnato nella casa del Padre.
Durante l’incontro, dopo aver proiettato molte foto dell’esperienza mezzatese, è intervenuto il fratello Luigi, che ha raccontato di come Don Savino si sia messo completamente in gioco con i bambini soprattutto rispolverando molti testi teatrali come «Il leone, la strega e l’armadio» nel 2011 e «La compagnia dell’anello» l’anno successivo. Poi ha ricordato le mattine quando incontrava i ragazzi delle medie per pregare insieme e fare colazione con loro prima della scuola. Successivamente ha sottolineato il periodo della malattia, due anni di calvari, nei quali non sono manca esperienze di fede e di vita cristiana, ma anzi dai quali ha imparato ancora di più cosa voglia dire essere cristiano, ossia fare la volontà del Padre.
«Se siete amici, dovete esserlo ï¬no alla morte», inizia così don Edoardo Canetta, grande amico di Don Savino, nel ricordarlo. Ci rammenta che Gesù vale di più di tutte le parole del mondo e l’esperienza della malattia, della sofferenza e della morte gli ha spalancato proprio questa grande verità.
«Il cristianesimo non è fare le cose giuste o dire le cose giuste, ma dirle con quella tenerezza che è il frutto di quel bene che non è un discorso» continua don Edoardo, parlando dell’amicizia con Savino.
Successivamente Carla, una parrocchiana di Mezzate, ha letto una lettera dedicata al parroco e di come sia stato ed è tuttora, un faro nei momenti di sofferenza e dolore e dell’insegnamento di non abbattersi mai e di trovare forza nel Signore, perché lui può donare il vero conforto.

Caro Don voglio ricordare con una tua preghiera e abbraccio con amore:
«La vita nasce da un abbraccio umano con la scintilla del divino. La morte è vinta dall’abbraccio della Madre divina che non abbandona un istante il figlio che vuole rigenerare: cioè me e te! Gesù fammi trovare pronto, come Te, sulla croce a dire il mio sì come l’hai detto Tu, affinché non la mia, ma la Tua volontà si compia o Padre, per la Gloria umana del Tuo Nome e il compiersi del Destino di ogni uomo!» Don Savino Gaudio, 3 febbraio 2016.
Per chi volesse condividere ricordi o pensieri su Don Savino è stato creato un blog in suo nome all’indirizzo: donsavino.blogspot.it
Fabio Scandamarre