Bandiera gialla cover
28 Dicembre 2019Muzio base musicale
28 Dicembre 2019“Spingendo la notte più in là” è un libro scritto da Mario Calabresi, giornalista e scrittore italiano. Questo libro è una riflessione intima e profonda sull’amore, la famiglia e la perdita di suo padre, il commissario Luigi Calabresi ucciso dagli estremisti di sinistra.
Calabresi condivide la sua esperienza personale di affrontare la malattia e la morte del padre, Luigi Calabresi, un commissario di polizia assassinato nel 1972. Attraverso le pagine del libro, l’autore esplora il dolore della perdita, ma anche la bellezza dei ricordi e la forza dell’amore familiare.
Calabresi racconta la storia di suo padre, il cui lavoro nella lotta al terrorismo politico lo ha reso un bersaglio per gli estremisti dell’epoca. L’autore esplora il rapporto complicato tra suo padre e la sua famiglia, il suo impegno per la giustizia e il sacrificio che ha fatto nel perseguire la sua missione.
Il titolo “Spingendo la notte più in là” suggerisce la volontà di Calabresi di andare avanti nonostante il dolore e la perdita, di trovare una luce nella più profonda oscurità. Il libro è un’ode all’amore e alla resilienza, e offre una testimonianza toccante sull’importanza di affrontare la vita con coraggio e determinazione, anche di fronte alle avversità più grandi.
Il padre dell’autore è morto vittima di un attentato terroristico
Il Commissario Luigi Calabresi è stato un noto funzionario di polizia italiano, noto principalmente per il suo coinvolgimento nella lotta al terrorismo degli anni ’70. Luigi Calabresi è nato il 14 ottobre 1937 a Roma ed è entrato a far parte del corpo di polizia nel 1956.
È diventato particolarmente famoso per il suo ruolo nell’indagine sull’omicidio di Giuseppe Pinelli, avvenuto il 12 dicembre 1969. Pinelli era un anarchico sospettato di essere coinvolto nell’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano, avvenuto il giorno prima, ma successivamente si scoprì che era innocente. La sua morte durante un interrogatorio è stata oggetto di polemiche e accuse di brutalità da parte della polizia, con Calabresi coinvolto nelle indagini sull’episodio.
Successivamente, Calabresi è stato coinvolto in indagini su vari gruppi terroristici degli anni ’70, compresi i Brigate Rosse. Il suo impegno e la sua determinazione nel contrastare il terrorismo lo hanno reso un bersaglio per gli estremisti di sinistra.
Luigi Calabresi è stato assassinato il 17 maggio 1972 a Milano, in un agguato perpetrato dai membri delle Brigate Rosse. La sua morte ha suscitato un’enorme agitazione in Italia e ha avuto un impatto significativo sulla lotta contro il terrorismo nel paese. La sua figura è stata oggetto di ampio dibattito e controversie nel corso degli anni, con interpretazioni contrastanti della sua carriera e della sua morte.
Audio Lezioni sulla Narrativa e testo narrativo del prof. Gaudio