
Neoclassicismo – Ripetizioni di Letteratura dell’800 – 29elode
28 Dicembre 2019
Qualifica dirigenziale – Dirigenza scolastica
28 Dicembre 2019Il video YouTube del professor Gaudio “Storia della scuola – l’obbligo – Videocorso dirigenza scolastica – 29elode” analizza l’evoluzione del sistema scolastico italiano, partendo dal Regno Sabaudo e dall’unificazione d’Italia.
Vengono illustrate le leggi fondamentali, come la legge Casati del 1859, che introdusse l’obbligo scolastico elementare, seppur non prescrittivo, e la legge Coppino del 1877, che lo rese vincolante. Il filmato evidenzia inoltre il progressivo ampliamento dell’obbligo di frequenza e la graduale statalizzazione dell’istruzione, inizialmente gestita in gran parte dagli enti locali e dal settore non statale.
Si discute anche l’importanza della scuola nell’ambito dell’unificazione linguistica e culturale del paese e i cambiamenti nell’organizzazione e nel finanziamento dell’istruzione.
Questo breve video, in realtà, è solo una piccola parte di una videolezione che è possibile vedere nella sua versione integrale, lunga più di cinque volte tanto, acquistando, anche solo per un mese a prezzo ridotto, anche con carta docente e 18app, il corso sulla Dirigenza Scolastica su 29elode,
Evoluzione dell’Istruzione Pubblica Italiana: Dalle Origini alla Statalizzazione
Evoluzione dell’Istruzione Pubblica in Italia (dal periodo che precede ancora l’Unificazione fino all’inizio del XX Secolo)
Questo video del prof. Gaudio ripercorre le tappe fondamentali dell’evoluzione dell’istruzione pubblica in Italia, evidenziando le leggi chiave, le responsabilità dei diversi livelli di governo e i principali obiettivi perseguiti nel corso del tempo.
1. Origini e la Legge Casati (Pre-Unificazione – 1859)
L’organizzazione pubblica e l’assunzione da parte dello Stato delle funzioni correlate all’istruzione dei cittadini ha radici nell’epoca pre-unitaria.
- 1847: Viene istituito il Ministero della Pubblica Istruzione nel Regno di Sardegna, “sull’onda lunga della presenza Napoleonica in Italia”.
- Legge Casati (1859): Questa è la “legge fondamentale che sancisce il principio dell’obbligatorietà della scuola e è la gratuità dell’Istruzione elementare”. Sebbene prevedesse l’obbligo fino a 9 anni, non lo rese immediatamente prescrittivo.
- Obiettivi: Istruzione Elementare: Quadriennale, “strumenti fondamentali che il nascente poi stato d’Italia utilizzerà per la diffusione o meno per il tentativo della diffusione della Cultura e della stessa lingua italiana”, ai fini dell’unificazione e contrasto all’analfabetismo.
- Formazione delle Classi Elevate: Attraverso il ginnasio e il liceo.
- Formazione Professionale: Scuole tecniche di primo grado (biennali) e istituti tecnici di secondo grado, sebbene in questa fase (1859) il loro sviluppo fosse “a un livello più che altro teorico”. Si menziona l’operato di Don Bosco in Piemonte come esempio di scuole professionali concrete.
2. La Legge Coppino e la Riforma del Ministero (1877-1878)
- Legge Coppino (1877): Emanata nel Regno d’Italia, questa legge rese l’obbligo scolastico “prescrittivo”. Le scuole elementari divennero di 5 anni, di cui “almeno tre devono essere obbligatorio”, mantenendo l’obbligo fino ai 9 anni.
- Riforma del Ministero della Pubblica Istruzione (1878): L’anno successivo alla Legge Coppino, il Ministero fu riformato.
- Divisione delle Competenze: Alle scuole e istituti tecnici statali furono conferite “finalità formative di carattere generale”, mentre la “Formazione eminentemente tecnica” fu devoluta a “soggetti non statali quali gli enti locali e le camere di commercio”. Questo portò alla creazione di un “sistema scolastico extrastatale parallelo a quello statale”, con scuole di arti e mestieri, arti applicate all’industria e scuole industriali.
3. Il Ruolo Predominante degli Enti Locali e il Passaggio all’Intervento Statale (XIX Secolo – Primo Decennio del XX Secolo)
Per tutto l’Ottocento e la prima parte del Novecento, il ruolo degli enti locali, in particolare dei comuni, fu “fondamentale” nella gestione della scuola.
- Responsabilità Iniziali (1860 in poi): L’intervento statale era “riservato alla sola direzione pedagogica”, mentre “gli oneri amministrativi e finanziari competevano sostanzialmente alle amministrazioni locali”. Le scuole elementari erano prevalentemente “scuole locali, scuole elementare comunali”.
- Intervento Economico dello Stato: Inizialmente, lo Stato si faceva carico economicamente “unicamente per l’istruzione universitaria e per un circoscritto numero di licei Ginnasi e scuole normali” (scuole per la formazione delle maestre).
- Statizzazione Progressiva (dal 1900 in poi): Solo “dal primo decennio del 1900 l’intervento pubblico statale iniziò ad assumere Maggiore peso anche Con riferimento agli oneri organizzativi”. Questo segnò l’avvio della “statalizzazione della gestione della scuola elementare e secondaria con assunzione dei relativi oneri”, processo che si completò “intorno al 1930” (durante il regime fascista).
- Ruolo degli Enti Locali Oggi: La progressiva statizzazione ha portato alla configurazione attuale, dove il ruolo degli enti locali si è “circoscritto alla contribuzione alle spese di mantenimento e alla fornitura di beni e servizi”. Oggi i comuni sono responsabili dell'”edilizia scolastica” per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre le province per le scuole secondarie di secondo grado.
4. L’Estensione dell’Obbligo Scolastico: La Legge Orlando (1904)
- Legge Orlando (1904): Con questa legge, “l’obbligo scolastico è stato esteso dal nono al 12o anno di età”. Ai comuni fu imposto l'”onere di provvedere all’istituzione delle strutture scolastiche” necessarie per questo ampliamento.
Conclusioni e Punti Chiave:
- Progressività dell’Obbligo: L’obbligo scolastico è evoluto da un principio teorico (Casati, 1859) a una realtà prescrittiva (Coppino, 1877), estendendosi poi in età (Orlando, 1904).
- Centralizzazione Statale: Si osserva un graduale passaggio da un sistema prevalentemente gestito e finanziato dagli enti locali (specialmente per l’elementare) a una crescente centralizzazione e assunzione di oneri da parte dello Stato, culminata intorno al 1930.
- Obiettivo Unificante: L’istruzione elementare è stata concepita fin dall’inizio come uno strumento fondamentale per l’unificazione culturale e linguistica del nascente Stato italiano (“fatta l’Italia facciamo gli italiani”).
- Formazione Professionale: L’importanza della formazione tecnica è riconosciuta, sebbene la sua gestione abbia visto una fase significativa di delega a soggetti non statali prima di una successiva statalizzazione (il cui impatto viene posto come un quesito aperto dalla fonte).
- Evoluzione della Burocrazia Ministeriale: La “macchina burocratica” del Ministero dell’Istruzione, che oggi è “mastodontica”, non lo era affatto nelle fasi iniziali, espandendosi significativamente solo a partire dal primo decennio del 1900 con la statalizzazione.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
Ascolta “Pedagogia e organizzazione della scuola” su Spreaker.