
I componimenti poetici
28 Dicembre 2019
Le strofe e il componimento poetico del sonetto
28 Dicembre 2019📝 Testo, parafrasi, commento, tematiche e analisi della poesia Stornello di Giorgio Caproni
✒️ Testo e parafrasi
Testo: Stornello (da Il passaggio d’Enea, 1956)
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🔁 ParafrasiMia Genova, città chiusa in se stessa e padrona di sé. Le tue case, così stabili nei loro colori affrescati all’aperto, Genova, città di pietra. E allo stesso tempo arcobaleno. E vento. |
🧩 Analisi stilistica
📐 Forma e metrica
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Il componimento si presenta come uno stornello lirico, breve e musicale.
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Versi liberi, senza schema fisso, ma con una musicalità interna data dalle assonanze e dalle ripetizioni.
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Il titolo Stornello richiama un genere popolare e leggero, ma il tono è più riflessivo ed elegiaco.
🔤 Lessico e suoni
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Ripetizione e accumulo lessicale: “ardesia”, “arenaria”, “sasso” → insistenza sulla materialità della città.
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Contrapposizioni:
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Case salde ↔ vita precaria
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Sasso ↔ aria
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Fermezza ↔ brezza
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Suoni duri e aspri (consonanti occlusive: “d”, “t”, “r”) rendono il paesaggio scabro, ruvido, ma anche saldo.
🖼️ Figure retoriche
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Metafora: Genova è difesa e proprietaria → è autosufficiente, fiera, inaccessibile.
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Sinestesia: “salde nei colori a fresco in piena aria” → unisce elementi visivi e tattili.
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Anastrofe e inversioni: “è dalle case tue che invano impara” → ritmo rallentato e riflessivo.
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Enumerazione finale: “di sasso. Iride. Aria.” → tre immagini simboliche, chiuse da una cesura netta.
🎯 Tematiche
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Genova come figura femminile e madre rocciosa: la città è vista come modello di forza che il poeta non riesce a eguagliare.
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Identità e precarietà esistenziale: il contrasto tra la solidità della città e l’instabilità della vita del poeta.
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Matericità e spiritualità: Genova è fatta di “sasso”, ma anche di “iride” (luce) e “aria” (impalpabile).
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Radici e sradicamento: la città natale è concreta e solida, ma il poeta è come estraneo, in lotta con la propria fragilità.
💬 Commento interpretativo
Lo Stornello è un piccolo gioiello di lirismo intimo e condensato. Caproni dipinge Genova come un luogo di bellezza aspra e compatta, solida nelle sue pietre e nei suoi colori, una città che rappresenta la forza che il poeta sente di non possedere. La vita “precaria” del poeta, il suo spaesamento esistenziale, si riflette nel contrasto tra le case ferme e la sua instabilità.
Le immagini conclusive – “sasso. Iride. Aria.” – mettono in scena una trinità simbolica: la città concreta (sasso), la luce dell’arcobaleno (iride), e la leggerezza impalpabile (aria). Genova diventa così un luogo della memoria e del desiderio, impossibile da imitare, ma anche inesauribile fonte di poesia.