Vita di Galileo
27 Gennaio 2019ATTO QUARTO
27 Gennaio 2019Tipologia C: Quesiti a risposta chiusa
1. «Se dunque glitaliani avessero aspettato fin qui a sentire il bisogno duna lingua comune, uno potrebbe dir loro: – Lingue, ne avete molte, una […] ne volete: sceglietene una» (A. Manzoni).
Quale fu la lingua che Manzoni scelse per i suoi Promessi sposi?
a) una lingua ricostruita sui grandi modelli trecenteschi (in particolare Boccaccio);
b) il fiorentino contemporaneo parlato dalle classi colte;
c) una lingua di base milanese, aperta alle influenze europee, in particolare il francese che lo scrittore padroneggiava meglio del toscano.
2. «L’anima umana […] desidera sempre essenzialmente, e mira unicamente […] al piacere, ossia alla felicità» (G. Leopardi). A partire da questa affermazione, Leopardi constata
a) che la ricerca del piacere è inesauribile e perciò destinata a una non mai piena soddisfazione;
b) che il saggio deve rinunciare ai piaceri;
c) che la ricerca del piacere si compie felicemente.
3. I componimenti leopardiani detti idilli” (sono tali, fra gli altri, Lìinfinito e La sera del dì di festa) sono così chiamati
a) dal greco edyll’ion, quadretto”, termine che designava componimenti agresti dell’epoca alessandrina;
b) per significare il contenuto amoroso e romantico dei testi;
c) per alludere alla loro ispirazione positiva e ottimista.
4. Nella sua concezione critica, Francesco De Sanctis si fa sostenitore
a) dell’idea che la forma, intesa come raffinatezza stilistica e retorica, sia il fondamento dell’arte;
b) dell’idea che, in presenza di contenuti forti e significativi la forma sia un dato quasi insignificante;
c) che la forma” che l’opera assume è una conseguenza del «contenuto attivo nella mente dell’artista».
5. Gli scrittori del verismo sostenevano che
a) il lettore doveva costantemente avvertire la presenza dell’autore nell’opera, percepire il suo stile personale e i suoi giudizi, quali garanzie dell’autenticità del sentimento (verismo);
b) il lettore non doveva avvertirà la presenza dell’autore, e l’opera doveva apparire fatta da sé”, e quindi vera;
c) l’opera, quale che fosse lo stile, doveva ispirarsi solo a fatti storici realmente documentati.
6. La poesia pascoliana
a) si pone sostanzialmente sulla scia di quella tradizionale, per la scelta di un linguaggio aulico e ricercato, ricco di latinismi;
b) rompe con la tradizione lirica italiana per il ricorso a parole popolari, umili” e per l’impiego di onomatopee, effetti di imitazione dei suoni naturali ecc.;
c) imita consapevolmente modelli stranieri, in particolare Baudelaire.
7. Il romanzo di Svevo La coscienza di Zeno
a) è un’opera di impianto narrativo classico, ispirata ai modelli del naturalismo francese (Zola, Maupassant);
b) è un’opera narrativamente innovativa, in cui il narratore in prima persona indaga soprattutto la sua eperienza personale;
c) è un’opera in cui il narratore è invisibile” perché non esprime mai il suo punto di vista.
8. Alcuni dei maggiori romanzi di Carlo Emilio Gadda
a) sono modellati, quanto a impianto narrativo, sul genere popolare del giallo”;
b) sono rigorosamente di impianto storico;
c) sono ispirati al genere novellistico di impianto boccacciano.
9. La poesia di Montale
a) segue, dal punto di vista stilistico e metrico, i modelli carducciani, rinnovandoli però nella sensibilità;
b) innova la tradizione dal punto di vista stilistico e metrico, non seguendo in modo rigoroso i metri tradizionali e dando spazio a vocaboli e locuzioni di registro alto” e basso”;
c) si ispira alle avanguardie, in particolare il futurismo.
10. Il romanzo di Moravia Gli indifferenti
a) è un romanzo politico, scritto, non a caso, a ridosso della Resistenza;
b) è un romanzo di tipo psicologico, scritto alla fine degli anni venti;
c) è un romanzo che descrive l’alienazione cui è sottoposto l’individuo nella società industriale dell’epoca del cosiddetto miracolo economico”.
11. Scegli tra le seguenti affermazioni quella corretta.
L’espressione monologo interiore” indica
a) Un procedimento narrativo grazie al quale il lettore si sente spinto a svolgere riflessioni su se stesso
b) Un procedimento narrativo per mezzo del quale il personaggio si esprime direttamante, senza la mediazione del narratore, come se pensasse ad alta voce
c) Un procedimento narrativo che si basa sull’assenza di dialoghi
d) Un procedimento narrativo tipico del romanzo ottocentesco, rifiutato dagli scrittori del Novecento
12. Nella tabella seguente, indicate per ogni opera di D’Annunzio il genere letterario di appartenenza:
Titolo | Romanzo |
Raccolta di novelle |
Raccolta di poesie |
Tragedia |
La nave |
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Linnocente |
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Poema paradisiaco |
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Alcyone |
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Terra vergine |
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Il fuoco |
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Elettra |
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