Don Savino ha lasciato tanto a più di una generazione. Il giorno dei suoi funerali mi sono ritrovata in lacrime insieme ad un popolo, il suo, di tutte le età e di più provenienze. Tre anni fa io e mio marito Carlo siamo andati a trovarlo per la prima volta in Parrocchia a Corsico con la coda tra le gambe per raccontargli che avevamo iniziato da poco la nostra convivenza ma che il nostro cuore tendeva a qualcosa di più grande. Lui ci ha voluto bene da subito, ci ha accolti come dei figli. Non ha perso tempo in giudizi superflui ma con lo sguardo un po’ severo, quello che solo un Padre può avere nei confronti dei suoi figli, ci ha detto: “di questo ne parleremo poi” , riferendosi alla convivenza. Non ne abbiamo più parlato perché ci ha presi per mano accompagnandoci in un cammino ben più importante che ci ha portati oggi ad essere una Famiglia. Attendevamo con ansia ogni incontro del corso pre-matrimoniale, con gioia raccontavamo agli amici del bell’incontro con quest’uomo che ci ha cambiato la vita. Gli amici di Corsico ci chiedevano, ma perché venite fin qui voi che abitate a Monza? E noi rispondevamo: per lui. A capodanno ho avuto la fortuna di poter trascorrere insieme qualche giorno in Puglia, la sua terra natale. Aveva piacere a mangiare cose buone, metteva peperoncino dappertutto. La malattia, diceva, aveva cambiato anche quello. Ma lui non era affatto rassegnato. Aveva scoperto DEI NUOVI SAPORI. Ha saputo trasmetterci la bellezza della vita anche attraverso la sua sofferenza. Diceva: “Lui ha avuto pietà del mio niente. Se il mio niente diventa altro, allora Lui non può nulla. Siamo nelle Sue mani.” L’ho ammirato, così piccolo e così grande al tempo stesso. Un uomo, un padre. Ringrazio i miei genitori per avermelo fatto incontrare. Siamo la sua memoria e sarà un grande onore poterla tramandare. Una sera tutto fiero ci aveva mostrato la foto che lo ritrae insieme a Madre Teresa di Calcutta. Avevano sistemato insieme la Casa delle Suore Missionarie della Carità a Baggio e quando lei gli aveva chiesto di seguirlo, lui aveva risposto SI. Quello stesso SI che ha risposto al Signore Lunedì mattina 8 febbraio e durante tutta la sua vita. Grazie Don, come dico io, tu hai lasciato un GRAN PIENO in tutti noi!