U.SABA – CASA E CAMPAGNA – L’arboscello: analisi e commento
L’arboscello
Testo che apre casa e campagna
Una poesia che assolve funzione di testo proemiale, è segnale di inizio
Osservazione strutturale:
→ andamento allocutivo + protagonista moglie
- primo e secondo testo
- quinto e sesto testo (anche se il quinto è per la figlia, ma il finale della poesia porta ancora al centro figura moglie)
→ il tu femminile occupa le zone liminari di questa sezione
→ nelle due poesie centrali soggetto è in scena da solo
→ già da questi elementi minimi emerge l’attenzione compositiva a cui corrisponde tutto il lavorio di Saba
- Situazione enunciativa:
Cosa no così frequente ci propone sintomatico che è primo testo di una sezione, un io in praesentia sulla scena
→ l’io parla all’interno dell'”oggi”
→ scelta che punta a situare il soggetto lirico in un luogo e tempo situazione contesto ben preciso
È un io che ha orientamento allocutivo: tratto molto ricorrente come vedremo nel canzoniere, l’io si rivolge ad un tu (si vede soprattutto dalla seconda metà del testo)
→ questo tu già dal testo lo riconosciamo come la moglie del poeta: è facile riconoscerla nella misura in cui il
testo successivo si chiama A mia moglie e di nuovo presenta una situazione allocutiva di questo tipo
→ presenta fin da subito il coprotagonista del soggetto dell’io (NB: Lina è già stata nominata in testi precedenti)
- Situazione rappresentata:
Descrive un “arboscello” devastato dal vento della tempesta primaverile (ma sembra autunnale)
→ il “giovinetto” è rappresentazione metaforica dell'”arboscello”
Qui c’è riferimento alla “bora”: non è esplicitamente chiamata Trieste, ma la bora contribuisce a dare concretezzaal qui ed ora → in Casa e campagna non sono rappresentati luoghi generici, non sono loci amoeni della tradizione e poesia petrarchesca in cui sono luoghi generici, ma luoghi contingenti, riconoscibili che appartengono alla realtà
→ riferimenti alla stagione e situazione atmosferica: siamo in un giorno di primavera, dettaglio non di per sé
che aggiunge moltissimo ma tuttavia Saba attento a seminare piccoli
- Situazione rappresentata:
È una rappresentazione tutta giocata evidentemente sulla dialettica fra apparenza e verità
→ sembra il giorno una sera, la primavera sembra autunno, l’alberello è saldo anche se non pare, giovanetto è
piccolo ma definito “troppo alto” → dinamica di suggestioni impressive
Prima parte del testo: gioca su una possibilità di visione più profonda della natura dell’oggetto osservato
→ ma con dinamiche oscillatorieper cui il ruolo dei due poli non è sempre definito in termini positivi o negativi
→ es: le condizioni atmosferiche sembrano rivelare che la primavera sembri un autunno, cosa che sembra essere
il carattere più sostanziale e più vero → ma è solo un’apparenza, perché la verità è che è primavera
→ è una rappresentazione che oscilla fra modalità rappresentative opposte o alternative dell’oggetto che ha di
fronte → già in questo micro esempio è evidente l’oscillazione fra rappresentazione realistica e sforzo suo di
cogliere nucleo di verità che balugina dietro il reale: questa è una scena quotidiana, banale, e tuttavia
all’occhio del poeta rivela qualcosa della vita e della struttura della vita, è un modo per andare al fondo
Osservazione sulle stagioni atmosferiche:
- L’arboscello: primavera che sembra autunno
- L’insonnia in una notte d’estate: estate
- L’autunno (Trieste e una donna): autunno
→ possiamo leggere i riferimenti stagionali come stagioni dello stesso anno? No, ma c’è un’evidente intenzione
di Saba di creare piccoli elementi che possono generare effetto di progressione temporale
→ facile associazione fra stagioni atmosferiche e stati psicologici:
- Primavera = rinascita
- Autunno = esaurimento, tramonto, disfacimento
Seconda parte del testo: ha al centro un rapporto = lo sguardo della donna sull’oggetto alberello
→ l’alberello che perde fiori ha in sé un’immagine ancora del ragazzo e quindi prende forza l’idea del dolore della
donna di fronte allo sperpero della possibilità dei doni
→ dietro alla rappresentazione concreta balugina un’immagine metaforica: a dolersi per questa perdita sia la
“vasta maternità” della donna → tensione che culmina nel testo successivo: rappresentazione della donna-
moglie come immagine di una femminilità quasi archetipica, primigenia, questa donna è partecipe della
maternità della natura → rapporto di armonia, contatto, sintonia con natura e logiche della natura
Testo semplice sul piano rappresentativo, ma ha un messaggio tutt’altro che banale e scontato ma declinato in modo non difficile da capire
- Aspetti linguistici e stilistici:
Massimo di chiarezza e limpidezza, minimo di sofisticazione stilistica
→ comunque è il frutto di un lavoro (vedi metrica), il risultato di una procedura di stilizzazione efficace
La struttura del testo è attraversata da una fittissima serie di dinamiche e di strutture simmetriche:
→ es: sembra, troppo, pare = anafora
→ propensione al binarismo: è una delle firme di Saba, della sua sensibilità stilistica, elemento semplice
elementare tuttavia in grado di produrre forte effetto costruttivo
→ è uno dei mezzi con cui riesce a produrre sintesi fra massimo di apparente semplicità e massimo di cura rigore
armonia, messa in musica secondo immagine di poesia come canto del semplice quotidiano banale.
- Metrica:
14 versi → fa riecheggiare l’ombra del sonetto, ma è un testo indiviso, monostrofico
→ però bisogna notare che sintatticamentee anche per logica rappresentativa il testo in realtà sia diviso in due
parti totalmente simmetriche: non è una vera divisione strofica e tuttavia c’è un’attenzione molto calibrata
alla costruzione del testo
Polimetria: endecasillabie settenari tranne un quinario all’ultimo verso
→ prima parte: tre settenari e quattro endecasillabi
→ seconda parte: quattro endecasillabi (vv. 9-10 e 12-13), due settenari ma con logica di alternanza e intreccio → stesso rapporto versi brevi e versi lunghi: grande lavoro di armonizzante, apparentemente molto semplice ma
in realtà molto studiata con una logica binaria di simmetria parallelismo
Altro elemento di simmetria: rime → non sistematiche in questo testo
→ l’ultimo verso della prima parte (età) rima con il primo verso della seconda parte (pietà) e l’ultimo (maternità)
→ rima al mezzo, posizione riposta ma molto marcata isolata da pausa sintattica molto forte e questo da
evidenza al ritorno fonico. (Sta)
→ ci sono altre rime:
- sera : primavera (rima perfetta)
- rime leggermente imprecise, novecentesche: saldo : alto (assonanza con identità della consonante dentale, prima sonora poi sorda)
Primo verso: sembra un verso irrelato, ma invece ha una struttura ritmica al proprio interno → oggi : pioggia