L’espressione una barca nel bosco significa, che una persona si trova in un luogo, in cui si sente spaesato e solo.
Questa espressione è inerente il protagonista, Gaspare Torrente. Questi si è trasferito a Torino, una città che rispetto alla sua isola è un mondo ove egli non riesce ad ambientarsi.
Gaspare Torrente è un ragazzo proveniente da una piccola isola del Sud Italia particolarmente meritevole negli studi, che decide di trasferirsi con la madre nella grande Torino presso la zia Elsa.
All’inizio dell’anno scolastico Gaspare viene evitato da tutti i suoi compagni di classe, soprattutto perché prendeva sempre 10″ in latino.
Gaspare nel tentativo di farsi accettare dai suoi compagni decide di far copiare le sue versioni di latino a tutta la classe.
Con questo sistema, un compagno di classe di Gaspare, tale Masonti per ringraziarlo la fa inserire nel “branco” , insegnandogli in seguito parolacce e termini del branco.
Da qui, il protagonista va a molte feste dei suoi compagni di classe e incomincia ad essere accettato da tutti.
In seguito, durante gli scambi culturali, momenti di convivenza con ragazzi/e stranieri/e, Gaspare inizia ad usare il computer e cerca di sistemare al meglio la casa di zia Elsa prima dell’arrivo di Corinne, la ragazza con cui dovrà convivere. Per Gaspare è un momento molto importante, in quanto vive con eccitazione questa esperienza.
Il sogno nel cassetto di Gaspare è quello di avere una macchina, perché pensa che in questo modo il mondo sarebbe stato nelle sue mani, ma sua madre non gliela compra.
Finito il liceo Gaspare si iscrive a Scienze della Comunicazioni, perché è una facoltà a suo parere frizzante e nuova ed anche perché non riesce più a tradurre con facilità il latino.
In seguito la madre di Gaspare muore in ospedale e il protagonista si sente malissimo, perché era arrivato tardi in ospedale per andarsi a comperare un paio di calzini.
La macchina, infine, gliel’avrebbe regalata il proprietario dellofficina, ove lavorava il suo amico Masonti.
Insieme all’amico Furio, Gaspare vuole creare il BOSCO MONDO, che purtroppo in seguito si dimostrerà un fallimento clamoroso.
In seguito Gaspare apre un bar che gli farà fruttare un molti di soldi e lo farà divertire.
Alla fine zia Elsa muore e Gaspare chiede in sposa la sorella di Furio, Gemma.
Ma il dolore più grande di Gaspare è la morte di suo padre, da sempre il suo modello.
Gli spazi in cui si svolge il racconto sono: l’isola natale di Gaspare, Torino, la scuola, la casa di zia Elsa, il Po e la casa di Cartonzi.
La differenza tra spazi del Nord e quelli del Sud è che nei primi Gaspare si sente meno libero e meno tranquillo.
La storia si prolunga in un arco di tempo che dura circa cinque, sei anni. [correzione: dura almeno dieci-quindici anni]
Un esempio di flashback è quando Gaspare parlando della sua amica Giorgia, descrive quando ci giocava insieme, il carattere di lei, il suo comportamento, i suoi tratti fisici e soprattutto racconta la sua partenza per Torino, ove la sua amica era a pezzi ,perché se ne stava andando il suo migliore amico, che probabilmente non avrebbe mai più visto.
Gaspare Torrente è un ragazzo di media statura, un po timido e secondo me troppo solitario, perché durante il suo periodo a Torino poche volte è uscito di casa dopo la scuola.
Per quanto riguarda la condizione familiare-sociale si può dire che il protagonista sicuramente non è benestante, tantè che per i primi due anni di liceo il ragazzo è poco accettato dai compagni , in quanto non può permettersi dacquistare abbigliamento di marca.
I personaggi che svolgono dei ruoli importanti sono: la madre e il padre di Gaspare, zia Elsa, l’amico Furio, il compagno Masonti, la sorella di Furio, Corinne, il professor de Gente e la professoressa dascolto Lo Gatto.
Il passo si trova a pag 108:
Non so cosa voglia dire cammellare, ma lui è uno del branco e lo trovo
assolutamente fantastico che uno cosi voglia insegnarmi una cosa.
Questo passo è particolare, perché il protagonista dice proprio quello che ha
nella testa ed è un esempio vivente di un io narrante”.
Il passo si trova a pag 109, trasformazione in terza persona:
“Decise di non studiare mai più e di comprarsi un Nokia 3210, con sei cover una diversa dall’altra.
Se non avesse avuto questo modello di cellulare , si sarebbe sentito un perfetto cretino o meglio un deficiente, come avrebbero detto gli altri e doveva avere un bel set di cover. le copertine per i cellulari.
Il perché non lo sapeva. Sapeva che si faceva così e basta e se non avesse avuto le cover di ricambio sarebbe stato di nuovo un cretino.”
Davide Francolini