L’Ortis in mezz’ora
28 Dicembre 2019Palazzo Medici-Riccardi
28 Dicembre 2019“Un’impiccagione” è un breve ma potente testo narrativo di George Orwell, pubblicato per la prima volta nel 1931.
Questo racconto, ispirato dall’esperienza personale di Orwell come ufficiale della polizia imperiale britannica in Birmania (oggi Myanmar), ed è un’intensa riflessione sulla brutalità e disumanità della pena di morte.
Trama del Racconto
Il testo si apre con la descrizione di un condannato a morte, un prigioniero birmano, che viene condotto al patibolo per essere impiccato.
Il narratore, che rappresenta la voce di Orwell stesso, osserva in modo distaccato e quasi meccanico l’intero processo.
Il prigioniero, silenzioso e rassegnato, cammina tra le guardie verso il luogo dell’esecuzione.
Un dettaglio apparentemente insignificante ma profondamente rivelatore cattura l’attenzione del narratore: durante il tragitto verso il patibolo, il condannato si sposta per evitare una pozzanghera. Questo piccolo gesto, che indica un istinto di preservazione della vita, scuote il narratore, facendogli comprendere con intensità il valore della vita umana, anche quella di un uomo condannato a morte.
Nonostante questa “epifania”, l’esecuzione procede come previsto. Il prigioniero viene impiccato, e dopo la sua morte, i funzionari presenti, incluso il narratore, riprendono le loro vite come se nulla fosse accaduto, scambiandosi battute e bevendo alcolici per alleggerire l’atmosfera, e dimenticare una morte che poteva creare disagio.
Significato e Tematiche Principali
“Un’impiccagione” di George Orwell è un’opera breve ma estremamente significativa, che esplora temi universali e profondi attraverso un evento specifico e personale.
Ecco alcune delle tematiche principali del racconto:
- La Disumanizzazione della Pena di Morte: Orwell mostra come la pena di morte, sebbene legalmente sancita, sia un atto profondamente disumanizzante. Il prigioniero è ridotto a un semplice oggetto della legge, la cui vita può essere tolta con un gesto burocratico.
- La Natura Assurda della Morte: Il gesto del prigioniero che evita la pozzanghera sottolinea l’assurdità della morte. Anche nel momento della sua esecuzione imminente, il prigioniero mostra un istinto di sopravvivenza che è profondamente umano e contrasta con la brutalità dell’atto che sta per essere compiuto.
- Indifferenza e Complicità: Il racconto mette in luce l’indifferenza con cui i funzionari assistono e partecipano all’esecuzione. Dopo l’impiccagione, il ritorno alla normalità con battute e bevande evidenzia come la società possa anestetizzarsi di fronte alla violenza istituzionalizzata.
- L’Impatto Personale della Violenza: Sebbene il narratore mantenga un tono distaccato, l’episodio dell’evitamento della pozzanghera rivela una profonda crisi morale. Questo momento mostra l’impatto che la partecipazione a un atto così violento può avere anche su chi è chiamato a eseguirlo.
Conclusione
“Un’impiccagione” di George Orwell è un racconto che, pur nella sua brevità, offre una potente riflessione sulla natura della giustizia, della vita e della morte. Attraverso una narrazione sobria e priva di retorica, Orwell riesce a trasmettere il senso di disumanizzazione che accompagna l’atto della pena capitale e l’indifferenza con cui la società la accetta.
Questa narrazione rimane un testo fondamentale per comprendere la visione di Orwell sulla giustizia e la moralità, oltre che un’importante critica alla pena di morte e alla violenza di Stato.
Se sei interessato ai temi della giustizia sociale, dei diritti umani e della critica alla violenza istituzionalizzata, “Un’impiccagione” è una lettura essenziale.