
Università, l’Italia retrocede
27 Gennaio 2019


Secondo un nostro sondaggio, è inaffidabile la correzione degli scritti del conco…
27 Gennaio 2019Per lo SNALS basterebbe l’anzianità di servizio
Infatti,in unintervista al segretario nazionale dello SNALS, pubblicata su Il Tempo del 13 dicembre 2009 Nigi (Snals) afferma che «Non è un problema di facile soluzione – dice Marco Paolo Nigi, segretario generale dello Snals Confsal – perché non abbiamo un sistema di valutazione già collaudato come succede in alcuni paesi europei. Noi, quindi, pensiamo che, attualmente, il merito sia valutabile con il metro dell’anzianità di servizio cioè un elemento di professionalizzazione. E che quindi per la valutazione bisognerebbe partire da una selezione di quei docenti che hanno almeno una ventina d’anni di anzianità professionale» E dopo la selezione? «Chi è destinato al merito potrà accedere a una specie di corso-concorso di formazione che tenga conto dei titoli personali, dei titoli di studio. Quelli ammessi verrebbero, così, gratificati». Perché non chiedere il giudizio degli alunni? «Se facciamo giudicare gli alunni sarebbe una specie di tribunale, una gogna. Un merito potrebbe essere la promozione del 100% degli alunni ma c’è il rovescio della medaglia: il sospetto di troppo buonismo». Il premio cos’è: un aumento di stipendio? «Naturalmente, in virtù del 30% dei risparmi di tre anni di finanziaria (in base all’art 64 del 133) che sono stati destinati al merito dei docenti. Alla fine, sarà un premio più simbolico che reale».
di Luigi Gaudio