Clownterapia – di Naomi Carbonoli
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20 Maggio 2014
Ti invito a partecipare alla seguente petizione di CitizenGO (http://www.citizengo.org/it/7352-liberate-meriam-meriamdevevivere), dedicata al caso di Meriam Yahia Ibrahim Ishag.
Meriam è una donna sudanese di 27 anni con un bimbo di 20 mesi e che a breve partorirà il suo secondo figlio. Dopo la denuncia di un fratello, negli scorsi mesi, la donna è stata formalmente accusata di apostasia e adulterio.
Meriam è stata educata fin da piccola alla religione cristiana ortodossa dalla madre, ma secondo il diritto islamico la donna è da considerarsi musulmana (in quanto avrebbe ereditato la religione del padre, che la ha abbandonata all’età di 6 anni). Di conseguenza, la professione di fede cristiana della donna è stata interpretata come apostasia e anche il suo matrimonio cristiano con il marito Daniel, non essendo considerato valido, costituirebbe adulterio.
In conseguenza di queste accuse, Meriam è stata condannata a una pena atroce e inumana: subire 100 frustate ed essere giustiziata per impiccagione. La vicenda ha suscitato l’indignazione e la mobilitazione di moltissimi enti istituzionali e non governativi dell’Occidente, portando le autorità sudanesi ad annunciare l’inizio di un nuovo processo.
Sembra che la vita di Meriam sia salva, almeno per ora. Ma la giovane donna è ancora chiusa in carcere con il proprio bambino di 20 mesi e non può tornare a casa per badare alla fattoria dove lavora con il marito Daniel. Quest’ultimo è costretto su una sedia a rotelle e dipende completamente dalle cure della moglie.
La forza e il coraggio con cui Meriam ha affrontato e sta affrontando questa situazione rappresenta una grande testimonianza di fede e di libertà. Ti chiedo di compiere un gesto molto più semplice e immediato per contribuire alla sua liberazione e alla tutela della libertà di religione dei cristiani in Sudan. Non appena avrai firmato questa petizione (http://www.citizengo.org/it/7352-liberate-meriam-meriamdevevivere), il nostro sistema invierà una email ad Amira Daoud Hassan Gornass, ambasciatrice del Sudan in Italia, chiedendole di adoperarsi per il rilascio di Meriam Yahia Ibrahim Ishag e per un maggior rispetto della libertà religiosa nel suo Paese, anche nei confronti dei cristiani. Lo stesso accadrà con la firma di tutti i sottoscrittori di CitizenGO in italiano e nelle altre lingue: vogliamo manifestare con la maggior decisione possibile la nostra preoccupazione per la sorte di Meriam e della sua famiglia e per la cristianofobia in Sudan alle ambasciate di tutti i Paesi in cui siamo attivi.
Grazie mille per questo tuo gesto, piccolo ma importante e concreto, a difesa di Meriam Yahia Ibrahim Ishag e di tutti i cristiani perseguitati.
A presto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO
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