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17 Marzo 2011📚 Recensione a “Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra alunni e insegnanti” di Luca Serianni e Giuliana Benedetti (Carocci, 2009)
👣 Introduzione
Il volume Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra alunni e insegnanti , curato da Luca Serianni – uno dei massimi esperti di linguistica italiana – e da Giuliana Benedetti , si presenta come un’opera agile ma ricca di spunti riflessivi per tutti coloro che operano nell’ambito dell’insegnamento della lingua italiana nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Pubblicato da Carocci nel 2009, il testo non è solo un contributo scientifico, ma anche uno strumento utile per capire le dinamiche reali che si sviluppano in classe tra studenti e docenti, soprattutto in relazione all’apprendimento e alla produzione linguistica.
🧠 Contenuti e struttura
Il libro si articola in una serie di saggi brevi ma ben documentati, che affrontano diverse tematiche legate all’insegnamento dell’italiano:
- Analisi degli errori grammaticali più comuni negli elaborati degli studenti
- Osservazioni sulla capacità di argomentare e scrivere in modo coerente
- Il ruolo dell’insegnante come guida e correttore
- Le differenze regionali e sociolinguistiche tra gli studenti
- L’uso delle nuove tecnologie e la loro influenza sul linguaggio scritto
Un punto di forza del libro è l’utilizzo di dati concreti: vengono presentati esempi tratti da compiti in classe veri, analizzati con rigore linguistico ma senza perdere mai di vista la prospettiva pedagogica.
Inoltre, il testo non si limita a descrivere i problemi, ma propone anche suggerimenti pratici per migliorare la didattica e la valutazione, rendendosi particolarmente utile per gli insegnanti alle prese con le difficoltà quotidiane dell’aula.
🔍 Osservazioni critiche
Quello che colpisce maggiormente è l’equilibrio tra rigore accademico e linguaggio accessibile : pur trattando questioni linguistiche complesse, gli autori riescono a comunicarle in modo chiaro e diretto, adatto anche a chi non ha una formazione specifica in linguistica.
Un limite potrebbe essere individuato nella brevità di alcuni interventi, che talvolta lascia spazio a riflessioni poco approfondite su temi che meriterebbero un capitolo dedicato. Tuttavia, questa scelta sembra voluta dagli autori, che intendono offrire un panorama ampio ma sintetico della situazione attuale dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole.
Da apprezzare è anche il tono non giudicante verso gli studenti: Serianni e Benedetti osservano gli errori e le difficoltà con spirito costruttivo, evitando facili luoghi comuni sull’“ignoranza dei giovani” e preferendo invece una lettura critica e documentata dei fenomeni linguistici emergenti.
🎓 Utilità didattica
Questo libro è uno strumento prezioso per:
- Insegnanti di italiano , per comprendere meglio gli errori tipici degli alunni e ripensare ai metodi di correzione e insegnamento
- Formatori , per utilizzare il testo come base per laboratori o corsi di aggiornamento
- Studenti universitari di Lettere o Scienze della Formazione, per avvicinarsi al tema della didattica della lingua con un approccio scientifico ma concreto
✅ Conclusione
Scritti sui banchi è un libro che riesce a raccontare con competenza e sensibilità il rapporto tra gli studenti e la lingua italiana. Senza indulgere in nostalgia né in pessimismo, Serianni e Benedetti offrono uno spaccato reale e documentato della scuola contemporanea, proponendo riflessioni utili per migliorare sia l’apprendimento che l’insegnamento della lingua madre.
Un volume consigliato a tutti coloro che credono che l’italiano non sia solo materia di studio, ma anche strumento fondamentale per pensare, comunicare e crescere.
📌 Voto finale: ⭐⭐⭐⭐☆ (4,5/5)