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28 Dicembre 2019“Le Metamorfosi” o “L’Asino d’Oro” di Apuleio è uno dei più affascinanti romanzi della letteratura latina antica.
Scritto nel II secolo d.C., rappresenta l’unico esempio di romanzo latino pervenutoci integralmente e appartiene al genere della narrativa “fantastica”, con una forte componente di satira sociale, magia, e trasformazioni surreali. Il titolo “Le Metamorfosi” riflette il tema principale dell’opera: le trasformazioni, sia fisiche che morali, che il protagonista attraversa. Il titolo “L’Asino d’Oro”, invece, fu dato più tardi, forse per via della centralità della metamorfosi in asino che caratterizza il racconto.
Trama
Il romanzo segue le vicende di Lucio, un giovane curioso e un po’ imprudente, attratto dalla magia. Durante un viaggio in Tessaglia, una regione famosa nell’antichità per i suoi maghi e incantesimi, Lucio si fa coinvolgere nei sortilegi della strega Pamfile. Incuriosito dall’arte magica, chiede a Photis, la serva della strega e sua amante, di procurargli un unguento che gli permetta di trasformarsi in un uccello, come aveva visto fare a Pamfile. Tuttavia, per errore, si trasforma in un asino. Da qui inizia la sua disavventura: pur mantenendo la mente e la coscienza umane, è intrappolato nel corpo di un asino.
Lucio, ormai trasformato, subisce numerose disavventure: viene maltrattato, sfruttato e vende a vari padroni, attraversando esperienze umilianti e dolorose che lo portano a una profonda riflessione. L’unico modo per recuperare la sua forma umana sarà mangiare delle rose, ma questa possibilità sembra sfuggirgli continuamente.
Tematiche
1. Il tema della metamorfosi: Come suggerisce il titolo, la metamorfosi è un tema centrale. Lucio, che per curiosità e imprudenza si avventura nel mondo della magia, paga il prezzo della sua ambizione attraverso la trasformazione in asino. La metamorfosi fisica diventa una metafora della sua trasformazione interiore: attraverso il dolore e le sofferenze, Lucio matura e cambia anche spiritualmente.
2. Il desiderio di conoscenza e la magia: La curiosità di Lucio verso la magia riflette il desiderio umano di conoscere e dominare il soprannaturale. Apuleio, attraverso le disavventure del protagonista, sembra però mettere in guardia contro i pericoli di questa ambizione sfrenata. Il sapere magico, soprattutto se usato senza saggezza, può portare alla rovina.
3. Satira sociale: Le varie disavventure di Lucio, sia come uomo sia come asino, gli permettono di osservare la società romana da una prospettiva inusuale. Attraverso le sue esperienze, Apuleio offre una critica delle ipocrisie, dei vizi e della corruzione della società romana del tempo. Le vicende tragicomiche dell’asino spesso rivelano la brutalità e la superficialità delle persone che Lucio incontra lungo il cammino.
4. Religione e redenzione: La storia si conclude con la redenzione di Lucio grazie all’intervento della dea Iside, che lo libera dalla sua condizione animale. La sua trasformazione finale, da asino a iniziato ai misteri di Iside, riflette il tema della rigenerazione spirituale e della salvezza attraverso la religione. Apuleio, iniziato ai culti misterici, inserisce nella sua opera un forte elemento religioso e mistico, sottolineando come la vera conoscenza e il superamento delle passioni terrene possano condurre alla salvezza.
Struttura narrativa
L’opera è composta da 11 libri ed è ricca di racconti secondari inseriti all’interno della trama principale. Il più famoso di questi è la favola di Amore e Psiche, narrata nel libro IV, una storia allegorica che riflette molti dei temi del romanzo, in particolare il percorso di sofferenza e prova che conduce alla felicità e alla redenzione.
Stile e influenze
Apuleio utilizza un linguaggio vivace, ricco di dettagli descrittivi e ironia. Il suo stile è un esempio dell’eleganza della prosa latina tardo-imperiale, con influssi che vanno dal romanzesco al filosofico, passando per la satira. Apuleio si ispira probabilmente a un’opera greca oggi perduta, Le Metamorfosi di Lucio di Patre, ma arricchisce il materiale con la sua esperienza personale e culturale, inclusi riferimenti ai misteri religiosi, alla filosofia platonica e alla magia.
Significato e ricezione
“L’Asino d’Oro” è un’opera profondamente ambivalente: oscilla tra il comico e il tragico, tra il profano e il sacro. La sua duplicità, con elementi di narrativa popolare intrecciati a questioni più profonde sulla natura umana e la spiritualità, ha garantito a quest’opera un fascino duraturo. La trasformazione finale di Lucio e la sua iniziazione ai misteri di Iside rappresentano non solo il compimento della trama, ma anche una riflessione sulla possibilità di redenzione e sulla ricerca della verità ultima.
L’opera di Apuleio ha avuto una grande influenza sulla letteratura successiva, soprattutto nel Medioevo e nel Rinascimento. È stata fonte di ispirazione per scrittori come Boccaccio, Cervantes e persino per il romanzo picaresco. Inoltre, il mito di Amore e Psiche è diventato una delle storie più celebri e rielaborate della mitologia classica.
Il brano delle Metamorfosi di Apuleio, tratto dal Libro Quarto, narra le disavventure di un asino, che è in realtà l’alter ego dell’autore, mentre si trova in compagnia di briganti.
Lettura di un brano in classe in traduzione italiana
Abbiamo letto in classe insieme (in italiano) l’inizio del libro quarto delle Metamorfosi di Apuleio, che qui sotto riassumiamo:
Incontro con i briganti
Il racconto inizia con il protagonista, trasformato in asino, che si ferma in un casolare amico dei briganti. Qui, i briganti scaricano oggetti rubati e lo portano a pascolare. Affamato, il protagonista si allontana per cercare cibo e si imbatte in un orto di cavoli. Mentre mangia, spera di trovare delle rose per riprendere forma umana.
Malasorte e conflitto
Deluso dalla scoperta di fiori velenosi, il protagonista decide di suicidarsi mangiando quelle rose. Tuttavia, viene aggredito da un ortolano arrabbiato per il suo furto di cavoli. Dopo una lotta, riesce a scappare ma viene inseguito da cani e costretto a rifugiarsi nella stalla.
Nuove disavventure
I briganti lo caricano nuovamente e, stanco e maltrattato, il protagonista si ferma vicino a un ruscello. Un altro asino finge di essere morto per evitare il carico, ma i briganti lo abbandonano dopo averlo mutilato. Il protagonista decide quindi di comportarsi come un asino obbediente.
Arrivo alla caverna
Giunti alla loro base, i briganti legano il protagonista e si dirigono verso una caverna dove trovano cibo preparato da una vecchia. Qui si riuniscono altri briganti con bottini ricchi e iniziano a festeggiare.
Racconti di rapine
Durante il banchetto, uno dei briganti racconta le loro imprese, incluso un attacco fallito a un banchiere chiamato Crisero. Il racconto culmina con la cattura del loro capo Lamaco, che viene gravemente ferito mentre tentava di forzare la porta della casa del banchiere.
I briganti scappano
Il gruppo è costretto a fuggire lasciando Lamaco indietro. La narrazione mette in evidenza la precarietà della vita dei briganti e la continua lotta per la sopravvivenza del protagonista trasformato in asino.
Questo brano illustra temi di identità, fortuna e la natura umana attraverso le disavventure dell’asino, riflettendo sulla condizione degli oppressi e sull’ironia del destino
Conclusione
“Le Metamorfosi” o “L’Asino d’Oro” è un’opera che, attraverso l’avventura fantastica e grottesca di Lucio, esplora temi universali come il desiderio di conoscenza, la trasformazione interiore, la caduta e la redenzione. Grazie alla sua profondità simbolica e al suo spirito narrativo, l’opera di Apuleio rimane un capolavoro della letteratura latina, in grado di divertire e far riflettere allo stesso tempo.