VOLTI NUOVI E ABITI VECCHI
27 Gennaio 2019ALBA
27 Gennaio 2019Verifica interdisciplinare
Prestazione richiesta
|
Strumenti
|
Disciplina
|
Comprendere e usare equazioni di leggi fisiche
|
Risposta chiusa
|
Fisica
|
Collocare una legge fisica nello sviluppo delle teorie scientifiche
|
Test a risposta singola e testo breve
|
Fisica
|
Comprendere un brano di letteratura latina
|
Risposta chiusa
|
Latino
|
Confrontare teorie scientifiche di diversi periodi storici
|
Testo breve
|
Latino, Italiano, Filosofia
|
Secondo il modello di Bohr, un elettrone di carica e- percorre un’orbita circolare, di raggio r, attorno a un nucleo di carica +Ze.
1. Calcola la forza attrattiva centripeta che vincola l’elettrone sull’orbita circolare:
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
2. Il modello di Bohr, secondo la fisica classica, non è accettabile per un motivo fondamentale espresso da una tra le frasi seguenti:
a) le orbite non possono essere circolari, ma solo ellittiche;
b) un elettrone in movimento circolare perde energia e cade sul nucleo;
c) il modello di Bohr non tiene conto della forza gravitazionale;
d) l’elettrone perde energia a causa dell’attrito e cade sul nucleo.
3. Niels Bohr propose il suo modello atomico nel 1911, superando il modello di J.J. Thomson che aveva, fino a quel momento, dominato la scena delle teorie atomiche; quale delle seguenti frasi descrive meglio, in modo sintetico la teoria atomica di Thomson?
a) gli elettroni formano una nube sferica attorno al nucleo;
b) gli elettroni sono concentrati in un nucleo negativo;
c) gli elettroni negativi sono immersi in un fluido elettricamente positivo;
d) gli elettroni sono concentrati in una nube sferica che ruota attorno al nucleo.
4. Niels Bohr, elaborando il suo modello planetario dell’atomo, oltre a fornire un contributo molto importante alla spiegazione della struttura della materia, si proponeva di spiegare il fenomeno delle righe spettrali; sintetizza la spiegazione consentita dal modello di Bohr facendo riferimento ai concetti di orbita stazionaria e di salto quantico (max 200 parole).
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Leggi il seguente passo (con traduzione) del poema De rerum natura di Lucrezio.
115
120
125
130
135
140
|
Contemplator enim, cum solis lumina cumque inserti fundunt radii per opaca domorum: multa minuta modis multis per inane videbis corpora misceri radiorum lumine in ipso et velut aeterno certamine proelia pugnas edere turmatim certantia nec dare pausam, conciliis et discidiis exercita crebris; conicere ut possis ex hoc, primordia rerum quale sit in magno iactari semper inani. dumtaxat rerum magnarum parva potest res exemplare dare et vestigia notitiai. hoc etiam magis haec animum te advertere par est corpora quae in solis radiis turbare videntur, quod tales turbae motus quoque materiai significant clandestinos caecosque subesse. multa videbis enim plagis ibi percita caecis commutare viam retroque repulsa reverti nunc huc nunc illuc in cunctas undique partis. scilicet hic a principiis est omnibus error. prima moventur enim per se primordia rerum; inde ea quae parvo sunt corpora conciliato et quasi proxima sunt ad viris principiorum, ictibus illorum caecis impulsa cientur, ipsaque proporro paulo maiora lacessunt. sic a principiis ascendit motus et exit paulatim nostros ad sensus, ut moveantur illa quoque, in solis quae lumine cernere quimus nec quibus id faciant plagis apparet aperte.
|
Traduzione
Osserva ogni volta che un raggio di sole s’introduce spandendo il suo fascio di luce nell’oscurità delle nostre dimore: vedrai una moltitudine di corpi minuti mescolarsi in mille maniere nel fascio dei raggi di luce e, come impegnati in una lotta interna, darsi a combattimenti, battaglie, guerreggiare in squadroni, senza prendere tregua, agitati da incontri e da separazioni innumerevoli: ti potrai subito figurare che cos’è l’eterna agitazione dei corpi primi nel vuoto immenso; pure, un piccolo fatto può fornirci un modello dei più grandi e metterci sulla traccia della loro comprensione. Un’altra ragione per osservare con più attenzione questi corpi che vedi agitarsi in disordine nei raggi del sole, è che tali agitazioni ci rivelano i movimenti segreti, invisibili, dissimulati al fondo della materia. Spesso vedrai molti di questi granellini di polvere, sotto l’impulso di urti invisibili, cambiare strada e respinti invertire la marcia, qui, là, dappertutto, in ogni direzione. Questa marcia errabonda proviene tutta dagli atomi. I princìpi sono i primi a muoversi, poi i più piccoli dei corpi composti, ma per la loro forza i più prossimi agli atomi, sotto gli urti invisibili di questi, si muovono mettendosi in marcia; a loro volta ne spostano dun poco più grandi. Dagli atomi il movimento si eleva giungendo a poco a poco fino a nostri sensi, e finisce per raggiungere quelle particelle che percepiamo nei raggi del sole: ma anche allora gli urti che lo producono re stano per noi invisibili.
Il passo di Lucrezio, descrive una osservazione che, pur fondandosi su condizioni osservative e su principi molto diversi da quelli della fisica moderna, utilizza una impostazione metodologica non molto lontana da quella che ha consentito la soluzione del problema del moto browniano.
5. Sintetizza l’argomento utilizzato da Lucrezio per dedurre dall’osservazione l’esistenza degli atomi (max 150 parole):
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
6. Quale tra le frasi seguenti ti sembra descrivere in modo più preciso la differenza fondamentale tra le osservazioni di Lucrezio e la moderna teoria del moto browniano?
a) Lucrezio, contrariamente ai fisici moderni, ritiene che i corpuscoli in movimento sia dotati di una forza vitale che li muove senza sosta;
b) Lucrezio non fa accenno, contrariamente ai fisici moderni, al carattere casuale ed errabondo dei moti osservati;
c) la teoria degli atomisti antichi era puramente qualitativa e, pertanto, incapace di previsioni statistiche esatte sulle caratteristiche del moto;
d) Lucrezio attribuisce il moto del pulviscolo a interazioni elettrostatiche.
7. Quali vocaboli vengono usati da Lucrezio per indicare gli atomi?