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27 Gennaio 2019Articolo di giornale per una rivista settimanale
Il classico cono gelato è l’unico in grado di soddisfare e rinfrescare bambini e golosi. Ma cosa ne pensano gli esperti?
Estate 2004 tra caldo, afa e umidità il gelato spegne le sue prime cento candeline. Ma non invecchia: anzi rimane tra i dolci più amati dagli italiani che, secondo recenti statistiche, ne consumano circa 330 mila tonnellate all’anno. La scelta ovviamente è delle più ampie e cresce di anno in anno: si va dai gelati alla frutta, a quelli a base di latte e a quelli prodotti invece con grassi vegetali. Per chi vuole essere al passo coi tempi anche in ambito gastronomico, quest’anno i gelati più in” sono quelli al gusto dei frutti tropicali, delle verdure, delle erbe officinali, delle spezie e dei fiori.
In ogni caso il gelato non è una golosità, ma un vero alimento. E quindi deve essere inserito con buonsenso nella dieta quotidiana per non creare eccessi calorici”, raccomanda il nutrizionista Michele Carruba.
Un cono alla panna o alla crema fornisce mediamente 200-250 calorie per 100 grammi mentre la stessa quantità di un gelato alla frutta apporta dalle 160 alle 180 calorie. Il primo, quindi, può essere considerato un ottimo spuntino per i bambini o come fonte di energia per gli anziani con problemi di masticazione mentre un gelato alla frutta è più adatto per chi ha problemi di soprappeso o vuole comunque mantenere una certa linea.
Meglio il gelato industriale o artigianale? Per l’igiene non ci sono dubbi: le garanzie maggiori, grazie ai sistemi produttivi e ai sistemi di controllo standardizzati, le offrono i prodotti industriali ma secondo le papille gustative degli italiani il più gustoso resta sempre quello prodotto artigianalmente.
Elisa Bardelli