Vittorio Alfieri
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27 Gennaio 2019Il topos letterario del cieco da Omero in poi
Visione intellettuale e visione fisica
La figura del cieco ha sempre ispirato grande fascino, perché sembra che si accompagni alla sua menomazione fisica nel campo visivo, una sensibilità maggiore in altri campi, quello poetico e musicale, in modo particolare.
ITALIANO
· Il tema della visione (o della non-visione) alla base della Divina Commedia dantesca.
· Il carme dei Sepolcri di Ugo Foscolo termina con i versi dedicati ad Omero, poeta cieco che vede più in profondità degli altri uomini:
Proteggete i miei padri. Un dí vedrete
mendico un cieco errar sotto le vostre
antichissime ombre, e brancolando
penetrar negli avelli, e abbracciar l’urne,
e interrogarle. Gemeranno gli antri
secreti, e tutta narrerà la tomba
Il’io raso due volte e due risorto
splendidamente su le mute vie
per far più bello l’ultimo trofeo
ai fatati Pelídi. Il sacro vate,
placando quelle afflitte alme col canto,
i prenci argivi eternerà per quante
abbraccia terre il gran padre Oceàno.
(vv. 279-291)
· Nella poesia Le ricordanze di Giacomo Leopardi la sua giovinezza, perduta per il privilegio accordato alla letteratura rispetto alla vita, viene accostata alla cecità:
Poscia, per cieco
Malor, condotto della vita in forse,
Piansi la bella giovanezza, e il fiore
De’ miei poveri dì, che sì per tempo
Cadeva: e spesso all’ore tarde, assiso
Sul conscio letto, dolorosamente
Alla fioca lucerna poetando,
Lamentai co’ silenzi e con la notte
Il fuggitivo spirto, ed a me stesso
In sul languir cantai funereo canto.
(vv 109-118)
· La cecità è un tema topico nella poesia di Pascoli. Egli scrisse I ciechi per la raccolta “Miricae”e Il cieco per la raccolta Primi poemetti”, prima di comporre Il fringuello cieco per la raccolta Canti di Castelvecchio”, sicuramente il più significativo a riguardo, perché
Ma la lodola su dal grano
saliva a vedere ove fosse.
Lo vedeva lontan lontano
con le belle nuvole rosse.
E, scesa al solco donde mosse,
trillava: – C’è, c’è, lode a Dio! –
«Finch… finché non vedo, non credo»
però dicevo a quando a quando.
Il merlo fischiava – Io lo vedo -;
l’usignolo zittìa spiando.
Poi cantava gracile e blando:
– Anch’io anch’io chio chio chio chio…–
Ma il dì ch’io persi cieli e nidi,
ahimè che fu vero, e s’è spento!
Sentii gli occhi pungermi, e vidi
che s’annerava lento lento.
(vv.13-28)
· Notturno di D’Annunzio (laddove descrive il momento in cui è stato colpito ed ha perso l’uso dell’occhio).
· Nel romanzo Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi il protagonista Pietro idealizza Ghìsola e non si accorge della sua reale natura di donna spregiudicata, se non alla fine. Il romanzo termina infatti con queste parole: Quando si riebbe dalla vertigine violenta che l’aveva abbattuto ai piedi di Ghìsola, egli non lamava più”
· Meriggiare pallido e assorto di Montale (e andando nel sole che abbaglia”)
MUSICA
· Sono molti i casi di artisti ciechi che compensano con la loro vena musicale il difetto della vista. A titolo di esempio citeremo Ray Charles, Stevie Wonder e Andrea Bocelli.
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