Lo stile di Papa Francesco, la sua richiesta di tenerezza, sta contagiando tutti. Ad esempio mio fratello, don Savino Gaudio, prevosto della parrocchia SS. Pietro e Paolo di Corsico, nell’hinterland milanese, ha introdotto una bella consuetudine, cioè per coloro che non possono ricevere l’eucarestia (magari perché divorziati e risposati) un invito ad accostarsi comunque all’altare con le braccia incrociate sul petto (anche i bambini che non hanno ancora ricevuto la prima comunione). Il sacerdote a quel punto impone le mani sulla testa di quella persona dicendo “Dio ti benedice e ti vuole bene”. A me questo sembra un esempio di amorevolezza e di comunione da segnalare. Grazie, fratello mio !