S.T. COLERIDGE – The rhime of the ancyent mariner – test on part 7
14 Dicembre 2014DIVINA COMMEDIA – PARADISO – Canto II
14 Dicembre 20141° CANTO
Proemio e ascesa verso il cielo: il trasumanar
Incontri » no
Riassunto e tematiche:
– Gloria di Dio che penetra tutto l’universo = tema della cantica » prima parola di tutta la cantica
» per il mondo latino è la celebrazione della grandezza
» per il cristianesimo è la manifestazione di Dio» il creato è la gloria di Dio
» paradiso = quel cielo che più abbondantemente riceve la gloria di Dio, cioè la luce
– Ribadisce che il suo percorso è realema non ha strumenti per raccontarlo
» la conoscenza di Dio corrisponde alla capacità di ragione ma non alla memoria » limite della memoria
» materia del canto = ciò che la memoria ha potuto trattenere di quell’esperienza conoscitiva reale
– Invocazione ad Apollo » novità: non invoca più le Muse ma invoca un dio
» aringo= campo recintato dove avvenivano i duelli, campo di battaglia
» il poeta è un guerrieroche lotta contro l’inesprimibile, incapacità della parola
– Marsia » riprende le metamorfosi d’Ovidio
– Io mi considero poeta solo se riesco a scrivere il paradiso
– Equinozio di primavera 21 marzo 1300 » il viaggio avviene dentro coordinate spazio-temporali
» tempo della generazione, in cui il Sole dà il meglio di sé » nell’Eden è mezzogiorno
– Beatrice guarda nel Sole » simbolo della verità e di Dio
» anche Dante lo guarda, ma non riesce per molto tempo sopportare la vista di una così grande luce
» per la concezione medievale un uomo non riesce a guardare il Sole
» similitudine con l’aquila che tra tutti gli animali è quello che più si avvicina al Sole
» torna a guardare Beatrice negli occhi della quale vede riflesso il sole » per questo possiamo dire che il
paradiso è un’esperienza conoscitiva reale della verità che Dante fa attraverso il rapporto con Beatrice
– Dante e Beatrice salgono verso il cielo » trasumanar (hapax legomenon = parola inventata)
» è l’esperienza di eccedenza, di dilatazione del proprio limite, pur conservandolo
– Ha fatto un viaggio con corpo e anima
– Dio muove tutto per amore » le sfere celesti sono mosse dall’amore di Dio
» il rapporto dio-creatura si esprime come desiderio = Dio ama la creatura, la creatura desidera Dio
» l’attrito delle sfere celesti genera l’armonia in cui tutto l’universo è immerso inconsciamente
– Suono e luce sono le due cose che colpiscono Dante del paradiso in quanto novità
» la novità e lo stupore è ciò che accende il desiderio di conoscenza » desiderio come spina (acume)
» la conoscenza inizia quando una novità entra nel campo dell’esperienza » novità genera stupore » stupore
genera desiderio di conoscenza » questa lo chiama “commozione dell’anima”
– Commosso dal suono e dalla luce, Dante vorrebbe averne spiegazioni da Beatrice
» lei anticipa la sua domanda, dicendogli che non sono più nell’Eden ma in paradiso
» rimprovero di Beatrice: non stai a quello che la realtà ti mostra, ma a quello che pensi tu, ti rendi ottuso
usando l’immaginazione al posto dell’osservazione » Dante però ha un altro dubbio:
– Domanda medievale: “come faccio con il mio corpo a trapassare l’etere che è materiale?”
» il dubbio limita ma è positivo perché fa sorgere la domanda » differenza tra dubbio metodico (che
permette una sempre maggiore conoscenza) e dubbio sistematico (quello di Cartesio)
» Beatrice gli risponde come una madre al figlio che delira » ci dipinge una scena reale
» Beatrice è pietosa della sua ignoranza, anche se le cose che chiede le dovrebbe già sapere
– Risposta: Beatrice non risponde alla domanda direttamente, ma la inserisce in un contesto più ampio
» tutto l’universo è stato creato ordinato
» Diolo fa così perché vuole lasciare traccia di sé nella creazione per farsi conoscere
» l’ordine dell’universo consiste nello scopo con cui le cose sono state create e con cui le cose tendono a
compierlo volontariamente o inconsciamente (anche gli essere non razionali tendono naturalmente a Dio)
» questo ordine lo possono cogliere solo le creature razionali: angeli e uomini
» tutte le creature sono inclinate, indirizzate verso questo ordine, in modalità diverse e con intensità diversa
» ogni creatura ha ricevuto l’istinto di ritornare da Dio che le ha create (es: il fuoco va verso l’alto)
» ora Dante ha una volontà purificata; sarebbe strano allora, adesso che non ci sono altri impedimenti, se
non andasse verso il fine a cui lo indirizza la sua natura e il suo istinto, cioè Dio suo creatore