ORDINANZA MINISTERIALE N.42 del 6 maggio 2011
19 Gennaio 2019Prima prova esame di stato 2014
19 Gennaio 2019– 2004
CORSO SPERIMENTALE – Progetto “BROCCA”
Indirizzo: SOCIO – PSICO – PEDAGOGICO
Tema di: PEDAGOGIA
Il candidato è tenuto a svolgere, a sua scelta, due temi tra quelli proposti.
“Negli anni Cinquanta l’orientamento consisteva nell’individuare mediante test psicoattitudinali le caratteristiche dei soggetti per inserimenti “giusti” in contesti di lavoro stabili e con mansionari professionali predefiniti e duraturi nel tempo. […] A partire dagli anni Ottanta sino ad oggi, si è invece progressivamente affermata una concezione dell’orientamento che rintraccia i suoi fondamenti in tutto l’arco del processo formativo e diviene pertanto un risultato costruito con specifici e costanti interventi didattici mirati alla preparazione di un soggetto che, una volta uscito dalla scuola, sia in grado di scegliere fra le alternative con sensata consapevolezza, di individuare le informazioni appropriate, di continuare a “formarsi” in modo autonomo”.
A.M. AJELLO – S. MEGHNAGI – C. MASTRACCI, Orientare dentro e fuori la scuola ,
La Nuova Italia, 2000
Il candidato, alla luce delle sue conoscenze ed esperienze, illustri:
- la trasformazione del concetto di orientamento negli ultimi cinquant’anni;
- l’importanza di una didattica orientativa per potenziare nel soggetto scelte consapevoli ed autonome;
- l’integrazione tra istituzioni educative, enti locali e altri soggetti pubblici per lo sviluppo di attività di orientamento.
II
“Le più avvertite teorie pedagogiche insistono da tempo sul fatto che tutti gli attori sociali devono interagire con la scuola in modo da diventare una risorsa di apprendimento. Molti sono gli attori sociali. […] La famiglia, che costituisce un partner indispensabile della scuola, è uno degli interlocutori fondamentali con cui la scuola e gli insegnanti devono interagire. Il volontariato, che costituisce un ambiente educativo di straordinaria importanza che la scuola non può ignorare. Lo sport ed in particolare le associazioni sportive che, per il ruolo educativo che hanno, possono favorire il miglioramento delle competenze dei giovani. I soggetti della formazione professionale (centri di formazione, formatori, ecc.) con cui la scuola ha già da tempo imparato a confrontarsi e a collaborare. L’impresa costituisce un partner per tutte le scuole che hanno a cuore la dignità del lavoro. Infine gli enti locali che hanno un indispensabile ruolo con cui la scuola è chiamata a passare da un atteggiamento di natura rivendicativa ad un atteggiamento positivo di integrazione e di collaborazione”.
C. GENTILI, La formazione all’interazione scuola-società, in “Annali dell’Istruzione”,
ed. Le Monnier, n.1-2/2003
Il candidato, alla luce delle sue conoscenze ed esperienze, illustri:
- le vecchie e nuove agenzie educative;
- l’integrazione tra i vari attori sociali per la crescita dei giovani;
- il rapporto tra istruzione e formazione professionale.
III
“Durante l’adolescenza si verifica un processo di distacco dai genitori e dall’ambiente familiare. Questo processo lascia un vuoto emotivo (solitudine, sentirsi incompreso, ripulsa) nella vita di ogni adolescente. Per colmarlo, il giovane ricorre al gruppo dei suoi pari. Vi è una seconda ragione per cui il ragazzo ricorre al gruppo dei coetanei: i conflitti, le ansie e le difficoltà incontrate tra le pareti domestiche possono essere condivise e spesso risolte grazie alla simpatia e alla comprensione reciproche. Un terzo motivo è l’insicurezza, il “non capire se stessi”, la oscura e globale paura del futuro imminente e la vulnerabilità nei riguardi degli adulti che spinge a ricercare la compagnia dei coetanei”.
A. PEDON, Psicologia, Armando Scuola, 1988
Il candidato, alla luce delle sue conoscenze ed esperienze, illustri:
- l’influenza del gruppo sul comportamento degli adolescenti;
- l’importanza dei lavori di gruppo nel processo educativo;
- la collaborazione scuola famiglia per superare il disagio adolescenziale.
IV
“Tutto ciò che non abbiamo alla nascita e di cui abbiamo bisogno da grandi ci è dato dall’educazione.
Questa educazione ci viene dalla natura, o dagli uomini, o dalle cose. Lo sviluppo interno delle nostre facoltà e dei nostri organi è l’educazione della natura; l’uso che ci si insegna a farne è l’educazione degli uomini; l’acquisto di una nostra propria esperienza sugli oggetti che ci colpiscono è l’educazione delle cose.
Ciascuno di noi è dunque formato da tre specie di maestri. Il discepolo in cui le loro diverse lezioni si contraddicono è male allevato e non sarà mai d’accordo con se stesso: colui nel quale esse concorrono pienamente e tendono agli stessi fini è il solo che va verso il suo scopo e vive con coerenza. Ed è il solo ad essere educato bene…..
Poiché il concorso delle tre educazioni è necessario alla loro perfezione, è su quella, sulla quale non abbiamo alcun potere, che bisogna dirigere le altre due”.
J.J. ROUSSEAU, Emilio, a cura di A. Visalberghi, Bari, Laterza, 1953
Il candidato esponga le sue riflessioni sull’argomento illustrando in particolare:
- la funzione del maestro nel processo formativo;
- il ruolo delle esperienze personali dell’educando in tale processo;
- il rapporto fra inclinazioni naturali e processo formativo.
Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito l’uso del vocabolario della lingua italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.