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28 Dicembre 2019Gaio Svetonio Tranquillo (ca. 70 – 126 d.C.) è stato uno storico e biografo romano, famoso soprattutto per la sua opera “De vita Caesarum” (Le vite dei Cesari), una raccolta di biografie degli imperatori romani, dalla vita di Giulio Cesare fino a quella di Domiziano.
Svetonio fu un importante funzionario sotto gli imperatori Traiano e Adriano, e i suoi scritti rappresentano una delle fonti principali per la conoscenza della vita pubblica e privata degli imperatori romani.
Vita
Svetonio nacque attorno al 70 d.C. probabilmente a Hippo Regius (odierna Annaba, in Algeria), in una famiglia di rango equestre. Studiò a Roma, dove intraprese la carriera di avvocato, anche se sembra non abbia avuto un grande successo in questo campo. La sua carriera cambiò quando entrò a far parte dell’entourage dell’imperatore Traiano grazie all’amicizia con Plinio il Giovane, suo mecenate e collega. Sotto Adriano, raggiunse il prestigioso incarico di segretario ab epistulis (responsabile della corrispondenza dell’imperatore), una posizione che gli garantì accesso agli archivi imperiali, permettendogli di raccogliere una grande quantità di materiale storico.
Nonostante il successo, sembra che verso il 122 d.C. Svetonio sia stato allontanato dalla corte, probabilmente per motivi personali legati a uno scandalo. Dopo questa rottura con Adriano, non si hanno molte informazioni su di lui, e non è noto il momento preciso della sua morte, che avvenne probabilmente dopo il 126 d.C..
Opere
La fama di Svetonio è legata principalmente a due opere:
- “De vita Caesarum” (Le vite dei Cesari)
- “De viris illustribus” (Sugli uomini illustri)
1. De vita Caesarum (Le vite dei Cesari)
Il “De vita Caesarum” è senza dubbio l’opera più importante di Svetonio. Scritta probabilmente tra il 119 e il 122 d.C., l’opera si compone di dodici biografie degli imperatori romani, da Giulio Cesare a Domiziano. La struttura di ogni biografia è organizzata in modo piuttosto sistematico:
- Inizia con un riassunto delle origini familiari e dell’infanzia dell’imperatore.
- Prosegue con la sua ascesa al potere.
- Dedica ampio spazio alla descrizione del suo regno e delle sue politiche, sia pubbliche che private.
- Conclude con la morte dell’imperatore, spesso accompagnata da dettagli sulle circostanze della sua scomparsa.
Svetonio non segue rigorosamente l’ordine cronologico; preferisce spesso suddividere i suoi resoconti in sezioni tematiche, dedicando ampi capitoli alle abitudini personali degli imperatori, alle loro stravaganze, alle loro virtù e ai loro vizi. Questa attenzione ai dettagli intimi e scandalistici della vita imperiale ha reso l’opera particolarmente celebre.
Alcuni imperatori descritti nell’opera:
- Giulio Cesare: La biografia di Cesare è particolarmente dettagliata, e Svetonio ne descrive sia le straordinarie capacità militari e politiche, sia le sue ambizioni e i suoi tratti personali, spesso controversi.
- Augusto: Descritto come un abile politico e un astuto amministratore, Svetonio rivela anche i lati più umani e personali del primo imperatore romano.
- Nerone: Una delle biografie più famose e sensazionali. Svetonio descrive Nerone come un tiranno crudele e depravato, soffermandosi su episodi scandalosi come l’incendio di Roma e le sue stravaganze artistiche.
Sebbene Svetonio non fosse sempre un critico imparziale, la sua opera è una delle fonti più importanti per la conoscenza della vita degli imperatori e della società romana.
2. De viris illustribus (Sugli uomini illustri)
Quest’opera, di cui oggi ci rimangono solo frammenti, era una raccolta di biografie di personaggi illustri della storia romana in vari campi, come la letteratura, la retorica, la poesia e la filosofia. Era suddivisa in sezioni dedicate a poeti, storici, oratori e filosofi, tra cui figuravano nomi celebri come Virgilio, Orazio, Cicerone e Tito Livio.
Anche se la maggior parte di quest’opera è andata perduta, sappiamo che influenzò autori successivi, e i frammenti conservati ci offrono un’idea del metodo biografico di Svetonio.
Caratteristiche dello stile di Svetonio
Svetonio è noto per il suo stile biografico diretto, che si distingue da altri storici latini come Tacito o Livio per vari motivi:
- Metodo sistematico: A differenza di storici più tradizionali, che seguivano una narrazione cronologica, Svetonio adotta un approccio più tematico. Divide la vita degli imperatori in sezioni che trattano diversi aspetti della loro vita: familiari, carriera politica, vita personale, vizi e virtù.
- Attenzione ai dettagli privati: Svetonio mostra una curiosità particolare per la vita privata degli imperatori, incluse le loro abitudini quotidiane, i capricci, gli scandali sessuali e le stravaganze. Questi dettagli, spesso sensazionali, offrono un quadro vivace e umano, ma a volte indulgono nel pettegolezzo e nell’aneddoto.
- Obiettività e imparzialità limitate: Svetonio cerca di mantenere un’apparente imparzialità, ma non esita a includere storie scandalistiche, che spesso erano circolanti nell’opinione pubblica. La sua opera tende a enfatizzare gli eccessi e i difetti degli imperatori, rendendoli spesso figure grottesche o moralmente discutibili. Tuttavia, evita di prendere posizioni politiche fortemente partigiane, cercando di mantenere un distacco nel giudizio.
- Fonti ufficiali e aneddoti: Grazie al suo accesso agli archivi imperiali, Svetonio poté utilizzare fonti documentarie ufficiali, come lettere e resoconti ufficiali. Tuttavia, combina queste fonti con aneddoti e voci di corridoio, rendendo le sue biografie un misto di storia e narrazione popolare.
- Stile semplice e diretto: A differenza di Tacito, noto per il suo stile denso e complesso, Svetonio preferisce uno stile semplice e chiaro, adatto a un pubblico più vasto. È meno incline all’uso di figure retoriche elaborate, e questo lo rende facilmente accessibile.
Eredità e influenza
Svetonio ebbe un’influenza duratura sulla tradizione biografica. Le sue biografie servirono da modello per molti autori successivi, inclusi gli storici medievali e rinascimentali. La sua opera fu fondamentale per la creazione dell’immagine di alcuni imperatori come Nerone, Caligola e Domiziano come tiranni degenerati, immagine che ha permeato la cultura popolare e storica fino ai giorni nostri.
Sebbene alcuni studiosi moderni critichino Svetonio per la sua tendenza a indulgere nel pettegolezzo, le sue opere rimangono una fonte imprescindibile per la conoscenza della vita e del costume dei Cesari romani, offrendo un affascinante spaccato della politica e della società dell’Impero Romano.