Esce a giugno Geografia Amica, il nuovo numero della collana Interculturarsi curata dal gruppo CEM mondialità , una serie di proposte operative dedicato a insegnanti ed educatori per promuovere una via italiana allintercultura e conseguire obiettivi che siano insieme pedagogici, metodologici, antropologici, etici e politici.
Catia Brunelli, ricercatrice nel campo dell’educazione alla sostenibilità con particolare riferimento alla questione interculturale, mostra il potenziale formativo della geografia. La scuola la sta svalutando come materia di studio e stupisce la mancanza di cognizione di cosa comporti laccontentarsi di una preparazione geografica scadente in rapporto all’esercizio di una cittadinanza che oggi viene definita planetaria”.
LAutrice parte dalle criticità dell’insegnamento della geografia per riflettere e individuare le direzioni da percorrere. Appare necessario il superamento di un approccio puramente nozionistico su base regionale e l’abbandono di quei modelli tradizionali che riducono la geografia alla descrizione del territorio.
La società odierna è invece complessa, interculturale, globalmente connessa e in continua mutazione: la proposta dell’autrice è quindi un insegnamento della geografia adeguato al nostro tempo, trattata per problemi, che offra la possibilità di riconoscersi in questioni comuni a diverse aree e a differenti comunità . Che faccia acquisire ai ragazzi la consapevolezza delle dinamiche mondiali e li proietti nell’attualità , per cui ogni atto compiuto in un area del mondo può avere conseguenze nell’altro emisfero.
Solo in questo modo, il sapere geografico può essere diretto a formare menti aperte, dinamiche e migranti.
Parte del materiale iconografico, tabelle e immagini, è disponibile nella pagina web dedicata al libro www.emi.it/schede/1935-4.html.
Titolo: Geografia amica
Autore: Catia Brunelli
Pagg: 224
Euro: 13,00
INDICE DELLOPERA
Introduzione. Dal nido al volo: irrinunciabile geografia
PRIMA PARTE
PER UN RISVEGLIO DELLA GEOGRAFIA
1. Geografia da scoprire, geografia per capire, geografia per agire
1. Decostruire per ri-scoprire: oltre una serie di equivoci
2. La geografia in versione «intensiva»
2.1 Il modello degli inserti tematici
2.2. Il cliché dell’approfondimento dei contenuti
2.2.1. Una possibile alternativa
3. La geografia in versione «estensiva»
3.1. La formula delle integrazioni di argomenti
3.1.1. Geografia e intercultura: nessi e prospettive
4. Il modello dall’allargamento della scala
4.1. Comprendere e agire attraversando le scale
SECONDA PARTE
CIÒ CHE ACCOMUNA INTERCULTURA E GEOGRAFIA
2. Dimmi che geografia fai e ti dirò chi sei
1. Alcuni punti fermi
2. I concetti che fanno intercultura
3. Come fare intercultura coi concetti
3.1 Proposte a confronto: aguzzate la vista!
3.1.1. Un concetto noto: sistema fisico antropico
3.1.2. Tra le avanguardie: globalizzazione
4. Una visione dinsieme
3. Veicolare lintercultura attraverso il metodo geografico
1. Quando i concetti geografici sembrano debolmente interculturali
2. Uno sfondo implicitamente interculturale
2.1. L’intercultura attraverso il metodo
2.1.1. Approcci e osservazione
2.1.2. Localizzazione (ubicazione e distribuzione)
2.1.3. Correlazione, comparazione, causalità e con causalità
2.1.4. Globalità e attivismo geografico
3. L’importanza delle scelte metodologiche e didattiche
3.1. Una questione di metodo, ma non solo
3.1.1. Le metodologie di riferimento
3.1.2. Le tecniche e le strategie didattiche introdotte
3.1.3. Le soluzioni organizzative adottate; i mezzi e gli strumenti utilizzati
3.1.4. I materiali prodotti
3.2. Unutile sintesi
4. Ulteriori suggerimenti per formare al rispetto della diversità
4. L’intercultura e la cittadinanza dentro la geografia. (Ulteriori) nessi e pertinenze
1. Incontro al trivio. Una, due, tre educazioni
2. Cittadinanza: sì, ma quale?
3. Due documenti, alcune proposte
3.1. Ascoltare, mettere in dialogo, progettare
3.2. Per un’identità migrante, sfumata, interattiva
3.3. Dalla Costituzione, alle costituzioni
3.4. Le migrazioni, un’occasione per maturare empatie
4. Dallossimoro alla fattibilità
PARTE TERZA
DENTRO E FUORI IL CURRICOLO
5. Cartografia e intercultura
1. Il «volto nascosto» della cartografia
2. Oltre il paradigma positivista: breve storia della critica alla carta
2.1. Gli esordi, la prospettiva della Geografia radicale e quella dei Critical Gis
2.2. I contributi della cartografia storica, dell’approccio semiotico e della Geografia della percezione
3. Cartografia e intercultura: verso la costruzione di nuovi rapporti
4. Dall’idea al progetto
5. Superare l’inerzia della tradizione
6. Questioni aperte, opportunità e sfide
1. Un summit su cui riflettere
1.1. Luci e ombre da cui ripartire
1.1.1. L’evento e il suo processo, l’acronimo
1.1.2. Il tempo
1.1.3. Lo spazio
1.1.4. L’esito
1.1.5. I partecipanti
1.1.6. Eventi collaterali
1.1.7. Verso la costruzione di un nuovo paradigma
2. La geografia universitaria di fronte al nuovo paradigma
2.1 Cronaca di un incontro
2.1.2. Il risveglio della geopolitica
3. Funzioni e ruoli della ricerca geografica nella costruzione del nuovo paradigma culturale
3.1 Il fronte del curricolo
3.2. La preparazione professionale e laggiornamento sistematico del docente
3.3. La questione dei materiali
4. Prospettive o sfide?
Conclusioni. Quale futuro per la geografia? Voci
Bibliografia
Sitografia
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Monica Martinelli
(Uff. Stampa EMI)
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Via di Corticella, 179/4
40128 Bologna
Tel. 051/326027, Fax 051/327552
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