Libertà’ di educazione nel mondo: Italia bocciata – Agesc – Cdo…
21 Maggio 2016Elezioni in Irpinia – di Lucio Garofalo
21 Maggio 2016Le parole hanno un peso ma di esse se ne fa un uso indiscriminato ed eccessivo in un mondo che sembra aver perso le radici dell’identità e della coerenza, della legittimità e dei significati di valore che le rappresentano. Giustizia e verità non sempre si accompagnano, anzi spesso si contrappongono e fanno fatica ad emergere come realtà di uno stesso fenomeno. Gli adulti, in molte situazioni, hanno declinato le loro responsabilità genitoriali e non rappresentano più modelli comportamentali a cui far riferimento soprattutto nell’ambito delle relazioni familiari. La violenza che dilaga dentro e fuori le mura domestiche è un fenomeno che si ritorce contro le figure più deboli. Le donne e i bambini sono vittime di un retaggio culturale primitivo, rappresentano ancora oggetti di possesso sui quali riversare violenze fisiche e psicologiche che spesso sono taciute e nascoste per vergogna, timore o paura. Il parco verde di Caivano è diventato un territorio contaminato dall’omertà che nel tempo ha fatto crescere le radici della violenza come erba infestante alimentata da una assurda e incomprensibile normalità. Le verità nascoste e taciute negli anni sono emerse agli occhi di tutti facendo affiorare responsabilità e omissioni, colpe e silenziosa accettazione di violenza e perversione sessuale a danno di bambini innocenti e inconsapevoli. Ma oggi i misteri sembrano aver perso la loro salda e fitta rete di omertà e silenzio. La bocca dell’innocenza ha parlato con la spontaneità e il coraggio che spesso gli adulti non hanno, ha rivelato storie di ordinaria violenza come una favola in cui l’orco cattivo domina incontrastato sulle debolezze e fragilità di un mondo infantile privato per lungo tempo del suo spazio e del suo respiro. Oggi la periferia degradata ha cambiato colore, il verde sbiadito del parco ha ritrovato una primavera dimenticata e una stagione di consapevolezza che può e deve far maturare i frutti del rispetto e della cura verso i più deboli e gli indifesi. I bambini, diventati troppo presto grandi, hanno imparato da soli a capire e a interpretare il bene e il male, a guardare con pietà e coraggio il mondo degli adulti senza pregiudizi e paure. Una favola reale che restituisce dignità, bellezza e verità al mondo, in nome di una legge etica che possa diventare come diceva Kant “il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me” . Una luce nel buio di queste e altre storie scuote le coscienze e illumina un futuro diverso dove giustizia e verità hanno ancora voce per farsi ascoltare.
Laura Alberico