Sonetto durissimo nei confronti di Guittone che mette in luce non solo la distanza, ma il rifiuto radicale di Guittone
-> Rifiuto nei confronti di ciò che Guittone voleva essere e nei confronti di ciò che Guittone si proponeva di essere.
La portata di questa dura risposta di Cavalcanti non è solo poetica. Occorre considerare che quello su cui Guittone scriveva (il libro a cui fa allusione) riguarda un tema cruciale e per Guittone centralissimo relativo a Dio e all’esistenza di Dio
Che cosa risponde Cavalcanti?
GUIDO CAVALCANTI A FRATE GUITTONE D’AREZZO
Da più a uno face un sollegismo:
in maggiore e minor mezzo si pone,
che pruova necessario sanz’arismo;
da ciò ti parti forse di ragione?
5 Nel profferer, che cade ‘n barbarismo,
difetto di saver ti dà cagione;
e come far poteresti un sofismo
per silabate carte, fra Guittone?
Per te non fu giammai una figura;
10 non for aposto il tuo in argomento;
induri quanto più disci; e pon cura,
ché ‘ntes ho che compon’ d’insegnamento
volume: e fòr principio ha da natura.
Fa’ ch’om non rida il tuo proponimento!
Tutti gli uomini sono mortali
Socrate è un uomo
Socrate è mortale
Questa è una dimostrazione fatta razionalmente per deduzione e non è necessario mettere aritmeticamente in somma delle autorità per confermare, perché il ragionamento è fatto in termini razionali; non ha qui campo l’addurre autorità.
Invece di dimostrare per deduzione, tu credi di confermare per autorità altrui -> non sai ragionare (posto che nella filosofia aristotelica il sillogismo è una delle basi fondamentali del ragionamento dimostrativo)
E ora stai bene attento: ho sentito che componi un volume per insegnare, ti metti come maestro degli altri -> principio lontano dalla natura: fa’ che non si rida dei tuoi propositi
E’un attacco durissimo. E’ chiaro che non si può dedurre da questo ciò che veramente Guittone era, però dalla violenza verbale di questo attacco si sente bene la differenza profonda che intercorre tra la concezione
di Cavalcanti rispetto a Guittone stesso.
C’è anche un nodo fondamentale, che riguarda una diversa concezione dottrinale e filosofico-religioso-teologica: non è un caso che l’attacco versa su un componimento in cui Guittone, portando una serie di auctoritates, ragionava intorno a Dio
Anche Dante con Guittone non sarà mai tenero
A differenza di Cavalcanti però, Dante deve non poco a Guittone per quello che riguarda le rime morali, dottrinali e anche molti dell’energia espressiva e l’introduzione di temi e motivi diversi rispetto a quelli della scrittura amorosa – questo però è del Dante più maturo, che in ogni caso respinge Guittone. Il giudizio di Dante negativo su Guittone dalla vita nova al de vulgari eloquntia alla commedia non muta e si apparenta, anche se con minor violenza verbale (che pur è presente) al giudizio di Cavalcanti
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