Storia della lira
27 Gennaio 2019Compiti di italiano
27 Gennaio 2019appunti di Valentina
L’epoca che si estende dalla fine del Cinquecento ai primi decenni del Settecento è ormai universalmente indicata come “età del Barocco”.
Alcuni studiosi, specialmente francesi e tedeschi, fanno derivare la parola “barocco” dal portoghese barroco il quale, come lo spagnolo barueco e il francese baroque, indica una perla irregolare, non perfettamente sferica; altri, invece, tra cui gli italiani, lo considerano derivazione del termine filosofico baroco usato nella filosofia scolastica per indicare un tipo di sillogismo (=tipo di ragionamento) complicato nella forma e di modesto contenuto.
Comunque, qualunque sia la derivazione, con questo termine si è voluto generalmente indicare gli aspetti bizzarri e irregolari, poco originali e poco “perfetti” dell’arte del Seicento, contrapposta a quella lineare e razionale del Rinascimento.Il vocabolo, prima usato soltanto per le arti figurative, più tardi è diventato sinonimo di tutta la civiltà che dal secolo Cinquecento arriva al Settecento e ha perso in buona parte il primitivo significato polemico e spregiativo.
L’ età del Barocco, epoca di profonde contraddizioni e di disagio sociale vide decadere in campo artistico, letterario e musicale il razionale equilibrio che aveva dominato nell’epoca rinascimentale. Il Rinascimento aveva significato risveglio creativo dopo la meditata riflessione sul passato e quindi aveva segnato un periodo di reale presa di coscienza, da parte dell’uomo, del suo valore e della sua ascesa verso conquiste che sembravano non avere limiti e verso un grado di conoscenza tanto ampia da far pensare alla “perfezione”.
Nell’età barocca si assiste al processo inverso: si affievoliscono le certezze, si incrina la fiducia dell’uomo, sgomento perché non sa andare oltre la “perfezione” già acquisita e le nuove conquiste scientifiche non fanno che riportarlo alla consapevolezza dei suoi limiti; subentra in lui lo smarrimento di fronte al cadere anche della sicurezza religiosa con l’infrangersi della compattezza cristiana dopo l’avvento della Riforma, perciò prevale un’atmosfera di crisi e di irrequieta ricerca.
Dal punto di vista storico ci sono alcuni fattori che accentuano il disagio dell’età barocca:
1. la ripresa delle guerre di religione che celano fini politici;
2. il ferreo assolutismo statale che si afferma in quasi tutte le monarchie europee;
3. il non meno ferreo assolutismo religioso, cattolico e protestante, conseguenza della Riforma;
4. l’apoteosi e successiva decadenza della Spagna;
5. la stagnazione economica e l’espansione del latifondo agrario in Spagna e Italia del Sud.
La crisi che contraddistingue questo periodo non va però intesa come decadenza, ma come tensione verso una nuova idea sel mondo, come preparazione di una nuova civiltà: ne sono testimonianza gli aspetti più innovativi in ambito filosofico, scientifico, storiografico, anticipatori della civiltà e della cultura moderne. E’ un’età di preparazione, di forti cambiamenti in cui si intravedono caratteri che si chiariranno nei secoli seguenti: il “gusto”, l'”ingegno”, l'”individualità artistica”, la “lingua impreziosita” di vocaboli e artifici retorici, impressioni e temi nuovi.
Anche nel ‘600 come, del resto nel ‘500, gli intellettuali dipendono dalle corti e dalla Chiesa. Tuttavia vi sono delle differenze: nella prima fase del Rinascimento l’intellettuale era colui che vivendo e lavorando presso le corti terrorizzava l’ideale di una cultura intesa come intelligenza critica; mentre nell’ultimo periodo del ‘500 e del ‘600 l’intellettuale svolge azioni diplomatiche ed amministrative ma in qualche modo è “inferiore” rispetto al suo signore. Gli intellettuali che operano intorno alle corti scrivono opere essenzialmente aristocratiche e cercano di rispecchiare nei loro scritti il lusso tipico delle corti e le forme ricercate.
Il ‘600 è il secolo in cui si afferma il nuovo pensiero e la nuova scienza. Uno dei maggiori rappresentanti è Giordano Bruno il quale accetta la teoria eliocentrica, secondo la quale al centro dell’universo sta immobile il sole e tutti gli altri pianeti gli ruotano intorno.