La primavera Hitleriana di Eugenio Montale
28 Dicembre 2019Dov’e’ piu’ azzurro il fiume di Italo Calvino
28 Dicembre 2019In questa storia che inizia il 15 giugno 1767 si narra di un adolescente di 12 anni, Cosimo Piovasco di Rondò, figlio del barone Arminio Piovasco di Rondò di un paese della Liguria, che, stanco della vita piena di regole e costrizioni decide di andarsene a vivere sugli alberi.
Difatti un giorno, durante la cena, il ragazzo si rifiuta categoricamente di mangiare un piatto di lumache. Il padre lo caccia da tavola, e il rancore di Cosimo contro la famiglia, nato tempo prima a causa di una punizione ritenuta ingiusta, si esprime in tutto il suo vigore: il giovane esce dalla casa e si rifugia in cima all’elce che cresceva in giardino.
Da qui in avanti il libro racconta tutte le varie peripezie, avventure, scoperte e amicizie fatte sugli alberi da Cosimo nel corso della sua vita. Dapprima Cosimo conosce una bambina, Violante, di cui si innamora perdutamente; ma in seguito questa parte, spezzandogli il cuore.
Negli anni seguenti Cosimo si adatta alla vita sugli alberi, cercando di renderla più comoda possibile, sopravvivendo grazie alla caccia e vivendo molte avventure e molti avvenimenti: lotta contro i pirati, legge molti libri diventando un filosofo conosciuto in tutta Europa, conosce un pericoloso brigante, che riesce a redimere grazie alla cultura ma che vede poi morire sulla forca, fonda una squadra di vigili del fuoco, incontra un gruppo di persone spagnole che come lui vivono sugli alberi e che poi vede ritornare al proprio paese e conosce Ottimo Massimo, il cane che gli tiene compagnia per molti anni:
Sennonché un giorno Violante ritorna a casa, e tra i due nasce una grande amore, che però si conclude male e quindi la ragazza riparte. Cosimo, raccontando le sue avventure, passa tranquillamente gli ultimi anni della sua vita e alla fine muore, a sessantacinque anni, dopo essersi ammalato gravemente, attaccandosi all’ancora di una mongolfiera in volo e buttandosi lontano dal suo paese, per non dare agli abitanti la soddisfazione di vederlo alla fine toccare la terra.
Da qui in avanti il libro racconta tutte le varie peripezie, avventure, scoperte e amicizie fatte sugli alberi da Cosimo nel corso della sua vita. Dapprima Cosimo conosce una bambina, Violante, di cui si innamora perdutamente; ma in seguito questa parte, spezzandogli il cuore.
Negli anni seguenti Cosimo si adatta alla vita sugli alberi, cercando di renderla più comoda possibile, sopravvivendo grazie alla caccia e vivendo molte avventure e molti avvenimenti: lotta contro i pirati, legge molti libri diventando un filosofo conosciuto in tutta Europa, conosce un pericoloso brigante, che riesce a redimere grazie alla cultura ma che vede poi morire sulla forca, fonda una squadra di vigili del fuoco, incontra un gruppo di persone spagnole che come lui vivono sugli alberi e che poi vede ritornare al proprio paese e conosce Ottimo Massimo, il cane che gli tiene compagnia per molti anni:
Sennonché un giorno Violante ritorna a casa, e tra i due nasce una grande amore, che però si conclude male e quindi la ragazza riparte. Cosimo, raccontando le sue avventure, passa tranquillamente gli ultimi anni della sua vita e alla fine muore, a sessantacinque anni, dopo essersi ammalato gravemente, attaccandosi all’ancora di una mongolfiera in volo e buttandosi lontano dal suo paese, per non dare agli abitanti la soddisfazione di vederlo alla fine toccare la terra.
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