Il bullismo non fa male sono a chi lo subisce la violenza, ma anche a chi lo fa. Spiega perché
Il bullismo è un comportamento che si sviluppa soprattutto nell’età dell’adolescenza quando, i ragazzi per farsi spazio nel gruppo, attuano atteggiamenti aggressivi contro il gruppo stesso.
Il bullo si comporta così per vari motivi, può subire violenze a casa e riscuotere poi la sua rabbia sui suoi compagni oppure è sempre stato abituato a battersi con la forza.
In ogni caso il bullo causa danni morali e fisici a chi subisce la sua violenza, che solitamente è rivolta verso i più deboli.
Proprio per questo il bullo viene difeso anche da chi lo subisce, perché fa nascere in loro la paura.
A causa di questa catena, che va a vantaggio del bullo, si provoca del male al più debole e al bullo stesso.
Infatti, chi subisce viene danneggiato fisicamente, per la violenza subita da parte del bullo, e moralmente perché il ragazzo viene invaso dalla paura che lo porta a rinchiudere tutto dentro, e a non opporsi al bullo.
Il bullo, intanto, con la violenza, si da spazio e acquista rispetto dai suoi coetanei. Questo lo porta a pensare di essere libero e di avere tutto nelle sue mani.
Perciò non venendo denunciato, e sapendo che non verrà fermato continua con questo suo atteggiamento.
Così facendo, però, nessuno lo aiuta, infatti, se venisse denunciato probabilmente sarebbe tenuto d’occhio e fermato, per cercare di fargli capire il peso delle sue azioni e quello che provoca.
Un altro danno che il bullo provoca a se stesso, nella maggior parte dei casi, è incontrare il giro della droga, che gli può causare incidenti gravi ma anche la dipendenza se non addirittura la morte.
Anche per questo il bullo si fa del male da solo perché trascorre tutta una vita a provocar danni e fare del male senza capire le conseguenze, finché non supera il limite.
Secondo me il bullo è un ragazzo che ha bisogno di attenzioni da parte dei suoi coetanei e ha bisogno di un’amicizia che lo faccia ragionare e capire.
Anche perché, continuando sulla sua strada finirà col ritrovarsi in una casa di recupero o addirittura in carcere per i suoi atteggiamenti dovuti alla sua insicurezza interiore.
Fortunatamente io non sono stata mai presente a grandi atti di bullismo, infatti, sia nella mia compagnia che nelle classi cambiate fin’ora ho sempre trovato amici di cui ci si può fidare.
Molte cose sul bullismo, la violenza e la droga le ho capite proprio grazie alla visita alla “casa del giovane” che abbiamo fatto in prima per merito del prof Gaudio.
Infatti, il discorso che ha tenuto Vincenzo mi ha impressionata molto.