Il cane di terracotta di Andrea Camilleri – recensione del prof. Gaudio
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“O ami Andrea Camilleri o non l’hai ancora letto. Ogni romanzo di questa serie completamente avvincente e completamente magica, ambientata in Sicilia e con protagonista un detective diverso da qualsiasi altro nella narrativa poliziesca, fa esplodere il cervello come una scarica di ossigeno puro.
Brillante con il colore locale, pieno di arguzia secca di pietra focaia, fresco e pulito come i frutti di mare mediterranei – nel complesso trasportante. Viva Camilleri e viva Montalbano”. AJ Finn, autore di bestseller n. 1 del New York Times di The Woman in the Window
L’ispettore Montalbano di Andrea Camilleri ha raccolto milioni di fan in tutto il mondo con la sua sardonica visione della vita siciliana.
Il cane di terracotta
Il cane di terracotta, un caso avvincente di Montalbano, inizia con un misterioso têtê à têtê con un mafioso, un bottino inspiegabilmente abbandonato da una rapina al supermercato e parole morenti che lo portano a un deposito illegale di armi in una grotta di montagna. Lì, l’ispettore trova due giovani amanti, morti da cinquant’anni e ancora abbracciati, sorvegliati da un cane di terracotta a grandezza naturale. La passione di Montalbano per risolvere questo vecchio crimine lo porta in un viaggio attraverso il passato della Sicilia e nei segreti più oscuri di una famiglia. Con un’arguzia astuta e una profonda comprensione della natura umana, Montalbano è un detective la cui concretezza, compassione e immaginazione lo rendono totalmente irresistibile.
