Finley
27 Gennaio 2019Appunti
27 Gennaio 2019Giovannino Guareschi
Relazione di narrativa di Luca Palladino 2aD
Titolo
1. Il testo narrativo che la nostra classe ha letto in questo periodo è un romanzo profetico intitolatosi ‘Il compagno don Camillo’ scritto dall’autore italiano Giovannino Guareschi.
Autore
2. Giovannino Guareschi, autore di quest’opera, è stato uno scrittore di successo, nonché giornalista e umorista, nato a Fontanelle di Roccabianca in provincia di Parma il 1° maggio 1908 e morto a Cervia nel 1968.
Riassunto
3. L’opera ‘Il compagno don Camillo’ è un racconto del Novecento italiano che ruota intorno alle ‘avventure’ di don Camillo e Peppone, il primo sacerdote in incognito, il secondo sindaco comunista. Il racconto inizia con la scoperta nel paese della vincita di dieci milioni di lire al totocalcio da parte di un signor Pepito Sbazzeguti; in città non esiste né un Pepito né uno Sbazzeguti, tant’è che Camillo Tarocci, cioè, il parroco don Camillo anch’egli membro del Partito Comunista Italiano, facendo l’anagramma del nome del vincitore del totocalcio, non viene fuori altro che Giuseppe Bottazzi, cioè, il vero nome di Peppone. Da qui iniziano i battibecchi fra i due che si prolungheranno per tutto il racconto. Don Camillo va a ritirare la somma, accusando Peppone, ‘annebbiato’ al cospetto dei dieci milioni di lire, di ragionare come una persona borghese. Don Camillo, alla fine, preferisce lasciare i soldi a Peppone, e i due partono insieme a tutti gli altri membri del partito alla volta della scoperta del paradiso dei lavoratori, ovviamente, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. A dire la verità insieme con tutto il Partito Comunista Italiano deve partire solamente Peppone che però preferisce che don Camillo sia con lui. Vanno a scoprire la Russia per una settimana in qui vanno a visitare tutti i luoghi simbolo di questo paese. Insieme con loro i membri del partito come il milanese Walter Rondella, che però per condotta non molto buona viene rispedito a casa anzi tempo, e il romano Nanni Scamoggia, che si invaghisce di Nadia Petrovna, la ragazza che funge da interprete nei discorsi dei membri del partito italiano e quelli del partito russo come il compagno Yunka Oregov. Tutti conoscono don Camillo semplicemente come il compagno Camillo Tarocci, tranne Peppone che conosce benissimo l’identità del compagno parroco; ma sulla via del ritorno dopo che Nadia Petrovna e Nanni Scamoggia si lasciano senza aver dichiarato a fondo tutte le loro intenzioni amorose, sul battello che porta all’aereoporto, c’è una tempesta del mare e don Camillo fa una Messa invocando il Signore per risparmiare le loro anime dalla morte con tutti i compagni, compreso Peppone, intenti a pregare Dio, e ciò succede dato che tutti ritornano vivi e vegeti a casa, tranne uno, infatti, il compagno Oregov viene scaraventato in mare da un’onda impressionante. Si torna, ma don Camillo e Peppone, alcuni anni dopo la loro avventura si rincontrano per ricordare tutti i loro trascorsi, fino a quando non arriva Nanni Scamoggia, che comunica a don Camillo di abbandonare il partito, perché finalmente Nadia Petrovna è venuta in Italia, e i due dopo il matrimonio in Comune, si sono fatti sposare in Chiesa da don Camillo.
Personaggi
4. I personaggi principali del racconto sono ovviamente il sindaco del Partito Comunista Italiano, Giuseppe Bottazzi, o meglio Peppone, e il compagno parroco membro del partito Camillo Tarocci, o meglio don Camillo. Oltre a loro tutti i membri del partito come il romano Nanni Scamoggia, il milanese Walter Rondella e altri come il Bacciga e il Friddi. Altri due personaggi però componenti del partito russo sono Yunka Oregov e l’affascinante interprete Nadia Petrovna.
Spazio
5. Il paesino in cui incomincia e finisce il racconto non viene molto specificato, ma grande descrizione, ovviamente, riguardo la Grande Russia, visitata in lungo e in largo dai personaggi, soprattutto i monumenti caratteristici del comunismo nel mondo a Mosca.
Tempo
6. I tempi in cui viene descritta la vicenda sono abbastanza brevi, dato che dalla storia in paese al ritorno dal viaggio in Russia passano circa dieci o quindici giorni. Però, dopo il viaggio i tempi si allungano notevolmente, infatti, le scene finali sono dieci anni dopo.
Stile
7. Lo stile adottato da Guareschi è uno stile di romanzo storico, un racconto scritto molto bene caratterizzato da tantissima parte di discorsi diretti e relativa poca descrizione.
Linguaggio
8. Il linguaggio che è stato usato è sicuramente molto semplice e comprensibile, arricchito sicuramente anche da qualche termine dialettale della lingua italiana.
Tecniche narrative
9. Le tecniche narrative in questo racconto sono le tecniche della descrizione in terza persona e della presenza di innumerevoli discorsi diretti tra i molteplici personaggi di questo romanzo profetico storico di Giovannino Guareschi.
Commento
10. L’unico commento da parte mia è: un testo da leggere assolutamente!