Galileo Galilei fede e scienza prima parte della biografia
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28 Dicembre 2019Il complemento oggetto (o complemento diretto) è un elemento della frase che indica l’oggetto su cui si svolge direttamente l’azione espressa dal verbo.
Si tratta di un complemento essenziale per molti verbi transitivi, cioè verbi che richiedono un oggetto per completare il loro significato.
Caratteristiche principali:
- Risponde alle domande: “Chi?” o “Che cosa?”.
- Non è introdotto da preposizioni: a differenza di altri complementi, il complemento oggetto si lega direttamente al verbo senza l’uso di preposizioni.
- Accordo del verbo: in alcune lingue, come il latino, l’accordo del verbo può cambiare in base al caso del complemento oggetto (in latino, l’accusativo).
Esempi in italiano:
- Luca legge un libro.
- “Un libro” è il complemento oggetto, perché risponde alla domanda “che cosa legge Luca?”.
- Ho incontrato Maria ieri.
- “Maria” è il complemento oggetto, rispondendo alla domanda “chi ho incontrato?”.
Differenza tra verbi transitivi e intransitivi:
- Verbi transitivi: sono quelli che possono avere un complemento oggetto. Esempio: “Mangiare” in “Marco mangia una mela”.
- Verbi intransitivi: sono quelli che non possono avere un complemento oggetto. Esempio: “Andare” in “Maria va al lavoro” (qui “al lavoro” è un complemento di moto a luogo, non un complemento oggetto).
Complemento oggetto partitivo:
In alcuni casi, il complemento oggetto può avere una forma partitiva, indicando una parte indeterminata di un tutto. Esempio:
- Ho comprato del pane.
- “Del pane” è complemento oggetto partitivo, indicando una quantità indeterminata.
Sintesi:
Il complemento oggetto è fondamentale per completare l’azione di un verbo transitivo, fornendo l’informazione su chi o cosa subisce l’azione. È uno dei complementi più comuni e diretti nelle frasi.