Ettore e Andromaca seconda parte
28 Dicembre 2019Happy Hour cover da Ligabue
28 Dicembre 2019Galileo è considerato il “Padre della scienza moderna” per la elaborazione del suo metodo induttivo.
Nella Parte Sesta de Il Saggiatore di Galileo Galilei, troviamo una delle metafore più celebri della storia della scienza: quella del “libro della natura”. Galileo utilizza questa immagine per spiegare come la natura possa essere compresa solo attraverso il linguaggio matematico. Questa sezione è fondamentale perché espone in modo chiaro la concezione galileiana del metodo scientifico e del rapporto tra l’uomo e la conoscenza del mondo naturale.
Il Libro della Natura
Galileo sostiene che l’universo è come un grande libro che può essere letto e compreso solo se si conosce il linguaggio in cui è scritto. Questo linguaggio non è quello delle parole comuni, ma è fatto di simboli matematici e figure geometriche. Ecco un passaggio chiave:
“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.”
Analisi della Metafora
- La Natura come un libro: L’idea della natura come un libro è una metafora potente che suggerisce l’idea di un universo ordinato, dotato di una logica interna che può essere decifrata e compresa. Questo contrasta con l’idea di un mondo caotico o incomprensibile.
- Il linguaggio matematico: Galileo insiste che il linguaggio della natura è la matematica. Le figure geometriche e le formule non sono solo strumenti per descrivere la realtà, ma sono i veri e propri “caratteri” in cui la realtà stessa è scritta. Questo significa che per comprendere veramente il mondo, è necessario padroneggiare la matematica.
- Contrapposizione con l’aristotelismo: Questa visione si contrappone alla filosofia scolastica e aristotelica, che cercava di comprendere la natura attraverso la logica verbale e le categorie filosofiche tradizionali. Galileo critica l’approccio aristotelico, sostenendo che esso porta solo a vagare “vanamente per un oscuro labirinto”, cioè a restare bloccati in una comprensione limitata e fuorviante del mondo.
- Il ruolo dell’uomo: L’uomo, per Galileo, è un lettore di questo libro, ma solo coloro che sanno “intender la lingua” possono veramente comprendere la natura. Questo eleva la matematica a una condizione indispensabile per la conoscenza scientifica e suggerisce che l’osservazione e l’esperimento devono essere accompagnati da un solido approccio matematico.
Importanza della Metafora nella Storia della Scienza
La metafora del “libro della natura” ha avuto un impatto duraturo sulla storia della scienza. Essa sintetizza la visione moderna secondo cui il mondo naturale è governato da leggi matematiche e che la scienza è lo strumento per decifrare queste leggi. Questa idea è alla base del metodo scientifico moderno e ha influenzato generazioni di scienziati successivi, come Isaac Newton, che hanno sviluppato ulteriormente il concetto di un universo ordinato e prevedibile, comprensibile attraverso l’analisi matematica.
In sintesi, la parte sesta de Il Saggiatore di Galileo, con la sua metafora del libro della natura, rappresenta un momento cruciale nella formazione del pensiero scientifico moderno. Galileo non solo difende l’importanza della matematica nella scienza, ma ridefinisce il modo in cui l’uomo dovrebbe avvicinarsi alla comprensione dell’universo.