Ettore e Andromaca seconda parte
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28 Dicembre 2019La seconda parte della biografia di Galileo Galilei è dominata dalla sua condanna e dagli ultimi anni della sua vita, segnati da difficoltà personali e professionali.
Il Conflitto con la Chiesa
Galileo Galilei, che già negli anni precedenti aveva attirato l’attenzione delle autorità ecclesiastiche per le sue idee copernicane, fu definitivamente coinvolto in un conflitto aperto con la Chiesa cattolica nel 1632, quando pubblicò il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”. Questo libro, strutturato come un dialogo tra tre personaggi, confrontava il sistema tolemaico, geocentrico, con quello copernicano, eliocentrico. Sebbene Galileo avesse cercato di presentare la discussione in modo imparziale, fu chiaro che le sue simpatie andavano al modello copernicano.
Il Processo e la Condanna
L’Inquisizione, che aveva già messo in guardia Galileo nel 1616 di non sostenere né difendere il copernicanesimo, interpretò il “Dialogo” come una violazione di quella disposizione. Nel 1633, Galileo fu chiamato a Roma per affrontare un processo. In questo processo, egli fu accusato di eresia per aver sostenuto l’eliocentrismo, una dottrina che la Chiesa considerava contraria alle Sacre Scritture.
Sotto la minaccia di tortura, Galileo fu costretto a ritrattare le sue idee e fu condannato al carcere a vita. Tuttavia, data la sua età avanzata e la sua fama, la pena fu subito commutata agli arresti domiciliari, che avrebbe scontato nella sua villa ad Arcetri, vicino a Firenze.
Gli Ultimi Anni
Gli ultimi anni di Galileo furono segnati da una serie di difficoltà personali. Continuò a lavorare, ma le sue attività furono fortemente limitate dall’obbligo di restare nella sua residenza e dalla crescente cecità che lo affliggeva. Nonostante ciò, riuscì a completare nel 1638 uno dei suoi lavori più importanti, “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze”, in cui gettò le basi della meccanica moderna.
Galileo morì l’8 gennaio 1642, all’età di 77 anni, nella sua casa ad Arcetri. Anche se fu sepolto con una cerimonia privata a causa delle restrizioni imposte dalla Chiesa, nel 1737 le sue spoglie furono trasferite con tutti gli onori nella Basilica di Santa Croce a Firenze, dove oggi riposa in un monumento che celebra la sua grandezza scientifica.
Conclusione
La condanna di Galileo rappresenta uno degli episodi più noti e tragici nella storia del rapporto tra scienza e religione. Tuttavia, nonostante la condanna, le sue idee non furono mai veramente soffocate. Nei secoli successivi, la sua visione del mondo e il suo metodo scientifico avrebbero influenzato profondamente la nascita della scienza moderna.