Fabio Rossi
27 Gennaio 2019Alberto Bairati
27 Gennaio 2019C. S. Lewis
Autore:
Clive Staples Lewis, fu scrittore, studioso di letteratura medioevale e filologo irlandese. E’ l’autore del ciclo di romanzi Le cronache di Narnia”. Spesso indicato semplicemente come C. S. Lewis, fu docente di lingua e letteratura inglese all’università di Oxford, dove divenne amico dello scrittore J. R. R. Tolkien col quale, insieme anche a Charles Williams ed altri, fondò il circolo informale letterario degli Inklings. C. S. Lewis nasce nel 1898 a Belfast, Irlanda del Nord, da Albert James Lewis e Flora Augusta Hamilton, secondo di due figli. Il fratello Warren Hamilton Lewis era di tre anni più vecchio. Il padre di Lewis era un avvocato di origini gallesi trasferito in Irlanda del Nord per ragioni di lavoro, mentre la madre era figlia di un pastore protestante e aveva compiuto studi di matematica e logica. All’età di sei anni Lewis trasloca con la sua famiglia a Strandtown ed è lì che nel 1908 muore la madre. La morte della madre ha un impatto emotivo molto forte su Clive (che ha solo 10 anni) e viene considerato un evento molto importante per comprendere l’evoluzione della sua filosofia. Nello stesso anno Lewis viene iscritto alla Wynyard School di Watford in Inghilterra. Ma la scuola chiude poco tempo dopo, anche perché il preside viene internato in manicomio. All’età di 15 anni Lewis prende una importante decisione, quella di abbandonare la fede cristiana. I motivi si possono leggere nella sua autobiografia Sorpreso dalla gioia”. Lewis descrive l’ambiente educativo delle scuole inglesi di quell’epoca con toni poco lusinghieri paragonandole a campi di concentramento ed è a causa delle sue difficoltà di integrazione che abbandona la scuola per passare ad una formazione privata. Questa viene affidata a William T. Kirkpatrick, un ex preside che era stato insegnante di suo padre. Nel 1916, a 18 anni, Lewis vince una borsa di studio per l’University College di Oxford, ma viene subito chiamato alle armi nel 1917 per servire come ufficiale nel terzo battaglione del Somerset Light Infantry. Viene schierato in prima linea il giorno del suo diciannovesimo compleanno, nella valle della Somme, in Francia. Lewis viene ferito nella battaglia di Arras e comincia a soffrire di depressione. Durante la convalescenza viene trasferito in Inghilterra dove poi viene congedato nel dicembre del 1918 e può ritornare ai suoi studi all’Università di Oxford. Dopo la guerra Lewis e Jane Moore, madre di un suo compagno darmi morto durante un addestramento, vanno a vivere insieme. Nel 1930 Lewis si trasferisce assieme al fratello Warren in una casa vicino a Oxford. Dal 1923 al 1954 sarà docente di Lingua e Letteratura Inglese presso l’University College di Oxford. Qui incontra J.R.R. Tolkien e, dopo la primitiva antipatia, i due diventano amici, passando molto tempo insieme. All’età di 52 anni Lewis incontra una donna che si chiama Joy e si innamora di lei. Nel 1956 si sposano con un matrimonio civile e nel 1957 celebrano le nozze religiose secondo il rito anglicano. Joy però si ammala di cancro alle ossa e muore nel 1960. Clive Staples Lewis muore il 22 novembre del 1963 in seguito all’aggravarsi di problemi cardiaci. Viene sepolto nel cimitero di Headington Quarry Churchyard a Oxford. La morte viene praticamente ignorata dai media perché nello stesso giorno viene assassinato J. F. Kennedy.
Riassunto:
Tutto iniziò a Londra, tanto tempo fa. La storia parla di due bambini: Polly Plummer e Digory Kirke; la prima vive a Londra da sempre coi genitori, il secondo invece si è trasferito con la madre malata dagli zii mentre il padre è lontano in India: zia Letty è molto gentile e disponibile con lui, mentre zio Andrew, il fratello, è il pazzo” di famiglia, scontroso e severo. Polly sta giocando in giardino quando un giorno nota un bambino sporco e con gli occhi gonfi nella casa accanto alla sua. Quel bambino si presenta a Polly con il nome di Digory e spiega che ha pianto perché si è trasferito dallo zio Andrew e non abita più nella sua bella casa tra il verde dei campi e non può più cavalcare il suo pony; ma soprattutto ha pianto perché la madre è gravemente malata ed è costretta a rimanere tutto il giorno a letto. I due diventano amici e per passare il tempo, esplorano i dintorni, le loro case e si raccontano e inventano storie. Un giorno Polly decide di portare Digory nel suo nascondiglio segreto, il sottotetto della sua casa, dove aveva creato il suo “covo dei segreti”. I bambini iniziano a ipotizzare che tutte le case a schiera dal loro lato della strada siano collegate tramite la soffitta e quindi se si fossero lanciati nell’esplorazione” avrebbero potuto visitare una casa disabitata da anni su cui giravano tante storie. La casa era proprio quella di fianco a quella dove viveva Digory così, facendo qualche calcolo, un giorno i due si lanciano nell’avventura e dopo aver percorso un certo tratto di strada, si trovano davanti a una porta e pensano di essere arrivati alla meta. Entrano e si trovano in una bellissima stanza con il caminetto acceso, e sul tavolo (se ne accorge subito Polly) sono appoggiati dei bellissimi anelli verdi e gialli, i più bei anelli che si potessero mai vedere. Digory capisce subito che c’è qualcosa di strano, che quella casa non è poi così abbandonata come sembra, e così cerca di andarsene, ma ad un tratto la poltrona si gira e seduto vedono zio Andrew. Lo zio ha in mente subito qualcosa e mostra ai due i suoi anelli, divisi in due gruppi, quelli gialli e quelli verdi. Non spiega a cosa servono, ma Polly e Digory lo scopriranno ben presto: Polly infatti, senza pensarci, prende in mano un anello giallo che zio Andrew le porge, e scompare. Digory a questo punto deve seguire Polly per riportarla sulla Terra: Infatti si scopre che per tornare bisogna usare gli altri anelli, quelli verdi. Polly e Digory scopriranno così la foresta di mezzo, dove gli alberi crescono vicinissimi e sono così frondosi che Digory non riesce a scorgere neanche un pezzetto di cielo, ma sopra il tetto di foglie deve esserci un sole fortissimo perché la luce verde del giorno è calda e brillante. E la foresta più silenziosa che si possa immaginare, dove si sentono crescere gli alberi e dove sono presenti un numero infinito di stagni. Sono gli stagni a portare i bambini in altri mondi. In uno di questi, Digory combina un bel guaio, liberando da un incantesimo da lei stessa lanciato la crudele regina Jadis, sovrana dell’ormai deserto e decadente regno di Charn, che lei stessa aveva distrutto pronunciando la parola magica deplorevole” Questa strega brama un nuovo impero ed arriva anche sulla Terra. Qui Polly e Digory, per timore che possa distruggere tutto, cercano di riportarla nella foresta di mezzo, per poi riportarla nel suo mondo una volta per tutte. Riescono a riportare la strega nella foresta, ma insieme a lei finiscono in quel posto anche lo zio Andrew, il cavallo che Jadis aveva rubato, e il cocchiere. I ragazzi decidono così di entrare in uno stagno, convinti che gli avrebbe riportati nel regno di Charn, ma in realtà finiscono in un altro mondo, un mondo che sta nascendo: l’incantata terra di Narnia. Qui il leone parlante Aslan crea tutto dal nulla grazie al suo canto, davanti agli occhi stupiti e timorosi del gruppo. Aslan crea intorno a sé una ristretta cerchia di animali eletti, cui dona la capacità di parlare. Anche al cavallo che era venuto con i due bambini viene dato il dono di parlare, e gli vengono date delle ali; il suo nome da Fragolino diventerà Piumino. Il cocchiere e sua moglie diventano invece il primo re e la prima regina di Narnia. Intanto la perfida strega cerca di colpire Aslan con un bastone di ferro di un lampione che aveva preso sulla Terra, ma non ci riesce e così scappa via (il bastone si conficca a terra e diventerà il lampione che Lucy, la protagonista del secondo libro, troverà la prima volta che arriverà a Narnia). A questo punto Aslan parla con Digory, dandogli un compito da svolgere per combattere la strega che lui stesso a portato a Narnia: il ragazzo deve andare a prendere una mela nel giardino che si trova sotto la montagna e portarlo ad Aslan, il quale con un pezzo di mela farà crescere un albero che terrà lontana la strega per molto tempo. Digory aiutato da Piumino riuscirà a portare a termine il suo incarico. Per l’aiuto dato Aslan darà il permesso a Digory di portare un pezzo di mela a casa, che potrà guarire la madre. Finalmente i nostri amici tornano a casa; la madre di Digory mangerà la mela e guarirà dalla brutta malattia. A questo punto Digory e Polly decidono di seppellire il torso della mela e gli anelli. Un giorno in quel luogo crescerà un bellissimo albero, che però verrà distrutto durante una tempesta. Digory allora con il legno che ne è rimasto costruirà un armadio che porterà altri bambini a Narnia.ma questa è un altra storia. Digory e Polly rimarranno per sempre amici.
Protagonisti:
Digory è un ragazzo solo, attirato dall’avventura e dalle nuove scoperte. E’ un ragazzino malinconico, costretto a lasciare la campagna a causa della malattia della madre e a stabilirsi nella triste Londra, presso gli zii Ketterly. Ben presto, sua compagna di giochi diviene Polly Plummer, una bambina che trascorre le vacanze estive in città.
Polly vive a Londra da sempre coi genitori; è gentile e diventa subito amica di Digory.
La strega Jadis è il male assoluto, senza voglia e possibilità di redenzione: il potere è la sua unica aspirazione.
Aslan è un leone e rappresenta una specie di dio creatore, saggio e distante. Detiene un potere positivo, straordinario, ma con dei limiti, visto che teme il pericolo rappresentato da Jadis. La sua canzone dà la vita, anche il terreno se ne impregna: da caramelle e monete nascono magici alberi; da una sbarra metallica nasce un lampione ecc..
Zia Letty è la zia di Digory. E’ molto gentile e disponibile.
Zio Andrew: è una specie di mago; un tipo alto e allampanato, con il viso lungo sempre ben rasato, il naso appuntito, gli occhi vispi e luminosi e una gran massa di capelli grigi. Vuole sperimentare la magia ma non ha il coraggio di farlo su se stesso. I ragazzi vengono costretti con l’inganno a prendere parte all’esperimento e anche se si dimostrano più coraggiosi e più sensibili di lui si trovano impreparati di fronte a ciò che gli aspetta.
Spazio:
Le vicende iniziano a Londra, ma i ragazzi si troveranno anche nella terra di mezzo, nel regno di Charn e poi a Narnia.
Tempo:
Il tempo in cui si svolge il racconto non è precisato.si dice solo che: Sherlock Holmes dimorava ancora in Baker Street, per le vie circolavano le carrozze, e una donna con le braccia scoperte era considerata scandalosa”. Si presume quindi che ci troviamo intorno alla fine dell’Ottocento/primi del Novecento.
Il libro invece Il nipote del mago”, in realtà è uscito come sesto (e penultimo) volume del ciclo denominato “Le cronache di Narnia”: la sua stesura iniziò infatti nel 1951 e fu pubblicato nel 1955. Fu il figliastro di Lewis, Douglas Grisham, a dare il suo consenso alla pubblicazione dell’intera opera, rispettando l’ordine cronologico e non quello di prima edizione dei libri, e quindi venne posto come primo libro della serie, basandosi su una lettera di Lewis del 1957.
Commento:
Digory ed Andrew rappresentano due aspetti diversi della voglia di conoscenza: il ragazzo, incosciente, vuole sperimentare e provare tutto, e pensare alle conseguenze in un momento successivo; lo zio, codardo, preferisce una ricerca senza rischi personali, quindi utilizza i giovani senza tanti scrupoli e non disdegna gli esperimenti sugli animali.
Penso che Aslan scelga degli uomini per governare perché gli animali hanno un cuore puro, non riesco a comprendere la parola “cattivo”, che non pronunciano correttamente, storpiandola in modo buffo. Per fronteggiare la malvagità di Jadis serve qualcuno che conosca il male e potenzialmente possa compierlo: l’uomo.
Conclusioni:
Avevo già letto questo libro, e trovo che sia una storia fantastica, una favola adatta ai bambini ma anche alle persone più adulte. Lewis ha avuto una fantasia fuori dal comune quanto ha creato il mondo di Narnia ed è riuscito a trasmetterla attraverso un libro. Consiglio la lettura di questo libro.
Strada Jasmine – 15/12/2006