Liquidi
27 Gennaio 2019Ingiustizia è fatta
27 Gennaio 2019Capitolo XXV
La fortuna è arbitra della metà delle azioni nostre, ma lascia governare la metà, o presso, a noi
La fortuna è come un fiume rovinoso che allaga pianure, rovina alberi ed edifizii, ma gli uomini con ripari ed argini possono prendere provvedimenti, in modo che il loro impeto non sarebbe così dannoso.
Entrando poi nel dettaglio Machiavelli contrappone due tipi di uomo: l’uomo rispettivo, cioè prudente, e quello impetuoso. Machiavelli nota che il primo, quando i tempi mutano, non è in grado di cambiare modo di procedere, e quindi spesso rovina lui, insieme con lo stato. Al contrario Papa Giulio II agì con impeto e raggiunse sempre i suoi scopi.
Machiavelli conclude quindi il capitolo dicendo che, poiché la fortuna è mutevole ed è necessario tenerla sotto controllo, è più conveniente essere impetuosi che rispettivi, poiché chi procede con freddezza e impeto, come i giovani, è maggiormente in grado di controbattere gli effetti talvolta disastrosi della sorte