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28 Dicembre 2019Decadentismo e naturalismo
28 Dicembre 2019Il Simbolismo è un movimento letterario e artistico che si sviluppa in Europa nella seconda metà dell’Ottocento, soprattutto in Francia, come reazione al realismo e al naturalismo dominanti.
Il movimento simbolista nasce ufficialmente nel 1886, con il Manifesto del Simbolismo scritto da Jean Moréas, anche se i suoi semi si trovano già nelle opere di poeti come Charles Baudelaire, Stéphane Mallarmé e Paul Verlaine. Il Simbolismo ha influenzato profondamente la poesia europea e le arti visive, gettando le basi per movimenti successivi come l’Espressionismo e il Surrealismo.
Origini e contesto culturale
Il Simbolismo si sviluppa in un contesto di crescente disillusione verso il Positivismo e la fiducia nella scienza e nel progresso tipiche del Realismo e del Naturalismo. Gli autori simbolisti percepiscono la realtà non più come un dato oggettivo e comprensibile attraverso la ragione, ma come qualcosa di enigmatico, sfuggente, che può essere colto solo attraverso l’intuizione e l’evocazione.
A differenza del Realismo, che si concentra sulla rappresentazione oggettiva del mondo fisico, il Simbolismo si propone di esplorare il mondo interiore, il subconscio, i sogni, l’immaginazione e le emozioni più intime. Il simbolo diventa lo strumento attraverso cui il poeta cerca di svelare le realtà nascoste e suggerire significati universali senza definirli esplicitamente. Si tratta di un’arte dell’allusione, che evita le descrizioni dirette e preferisce evocare atmosfere e sensazioni attraverso immagini ambigue e ricche di associazioni.
Tematiche principali del Simbolismo
I temi centrali del Simbolismo sono legati alla sfera del mistero, dell’irrazionale e dell’indefinito, e riflettono il desiderio di sfuggire alla banalità del quotidiano. Tra le tematiche ricorrenti troviamo:
- L’inconscio e il sogno: I simbolisti sono affascinati dal mondo onirico e dall’inconscio, che considerano luoghi privilegiati dove si manifestano verità nascoste e intuizioni profonde.
- Il sacro e il mistero: Molti poeti simbolisti si interrogano sul significato dell’esistenza e del trascendente, cercando di esplorare il rapporto tra il mondo terreno e una dimensione superiore, spesso celata.
- La natura: La natura, nel Simbolismo, non è mai descritta in maniera realistica, ma diventa simbolo di forze misteriose, di emozioni e stati d’animo umani.
- Il malessere esistenziale: Come nel Decadentismo, anche nel Simbolismo è presente un forte senso di malinconia, alienazione e pessimismo, espressione di un disagio verso il mondo moderno.
- L’ineffabile e l’indicibile: I simbolisti cercano di esprimere ciò che è oltre le parole, di suggerire l’invisibile attraverso la musica del linguaggio e la potenza delle immagini.
Caratteristiche formali del Simbolismo
Dal punto di vista formale, la poesia simbolista si distingue per:
- Uso del simbolo: Il simbolo è la chiave del linguaggio poetico simbolista. A differenza della metafora, che stabilisce un paragone diretto, il simbolo non si riduce mai a un unico significato, ma mantiene un’aura di ambiguità e molteplicità.
- Musicalità del verso: Il ritmo, la sonorità e la musicalità delle parole sono centrali nella poesia simbolista. L’arte poetica cerca di imitare il linguaggio della musica, evocando sensazioni attraverso la melodia e il ritmo del verso più che attraverso il significato concettuale delle parole.
- Sinestesia: I poeti simbolisti fanno largo uso della sinestesia, una figura retorica che combina sensazioni appartenenti a sfere sensoriali diverse, come ad esempio “colori che suonano” o “profumi che parlano”. Ciò consente di creare un’esperienza sensoriale complessa e di evocare sensazioni più sottili e profonde.
- Soggettività: La poesia simbolista è fortemente soggettiva, e il poeta spesso si concentra su emozioni e sensazioni individuali piuttosto che su esperienze collettive o oggettive.
Principali esponenti del Simbolismo europeo
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire (1821-1867) è considerato il precursore del Simbolismo. La sua raccolta Les Fleurs du mal (1857) rappresenta una delle opere fondanti del movimento. Baudelaire esplora temi come la corruzione, la bellezza decadente, l’angoscia esistenziale e il rapporto tra bene e male. Celebre è la sua poesia “Corrispondenze”, in cui viene espresso il concetto di un universo fatto di simboli, dove la natura è vista come un “tempio” di segni che collegano il mondo visibile a quello invisibile.
Ecco alcuni versi emblematici di “Corrispondenze”:
La Natura è un tempio dove colonne viventi
Lasciano a volte uscire confuse parole;
L’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
Che lo osservano con sguardi familiari.
Questa visione della natura come una rete di corrispondenze segrete è uno dei fondamenti del Simbolismo.
Stéphane Mallarmé
Stéphane Mallarmé (1842-1898) è uno dei poeti simbolisti più difficili e innovativi. Mallarmé credeva che la poesia fosse un’arte pura, un mezzo per evocare l’invisibile attraverso il linguaggio. Le sue opere sono caratterizzate da una notevole complessità formale e da un linguaggio spesso criptico. Per Mallarmé, la poesia deve suggerire, non descrivere. La sua opera più famosa, il poema “Un coup de dés jamais n’abolira le hasard” (Un colpo di dadi non abolirà mai il caso), rappresenta una rivoluzione formale, con l’uso dello spazio bianco sulla pagina e un forte carattere visivo del testo.
Mallarmé teorizzava che il linguaggio poetico dovesse trascendere il significato ordinario delle parole per aprirsi a significati multipli e profondi. Celebre è la sua massima: “Nommer un objet, c’est supprimer les trois-quarts de la jouissance du poème” (Nominare un oggetto significa eliminare tre quarti del piacere di un poema).
Paul Verlaine
Paul Verlaine (1844-1896) è un altro dei principali rappresentanti del Simbolismo. La sua poesia si distingue per la musicalità e l’introspezione. Nella raccolta Romances sans paroles (1874), Verlaine esplora la malinconia, l’ambiguità dei sentimenti e l’inquietudine esistenziale. La sua poesia “Art poétique” è un manifesto della poetica simbolista, in cui esorta a “de la musique avant toute chose” (prima di tutto la musica), ribadendo l’importanza della musicalità e della suggestione nel linguaggio poetico.
Arthur Rimbaud
Arthur Rimbaud (1854-1891) fu un enfant prodige della poesia simbolista. La sua produzione, concentrata in pochi anni, ha segnato profondamente la letteratura moderna. Con opere come “Illuminations” e “Une saison en enfer”, Rimbaud esplora stati alterati di coscienza, la trasgressione e il desiderio di superare i limiti della percezione comune. La sua famosa teoria del poète voyant (poeta veggente) invita a una deragliamento dei sensi, un’esperienza estrema e visionaria attraverso la quale il poeta può vedere oltre il visibile.
Rimbaud incarna l’idea del poeta come ribelle, che vive ai margini della società e sfida le convenzioni morali e letterarie.
Il Simbolismo in Italia
Anche in Italia il Simbolismo ebbe grande influenza, soprattutto attraverso la figura di Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio. Sebbene Pascoli sia spesso associato al Decadentismo, molte delle sue poesie, come quelle contenute in Myricae e Canti di Castelvecchio, presentano elementi simbolisti, soprattutto nella sua visione intimistica e misteriosa della natura, vista come un luogo in cui si celano segreti e corrispondenze misteriose. Le sue poesie ricorrono spesso a simboli legati al mondo naturale (fiori, animali, suoni), per esprimere stati d’animo complessi.
Anche D’Annunzio, con il suo culto dell’estetismo e della bellezza, è stato influenzato dal Simbolismo francese, in particolare nella sua opera poetica Alcyone, in cui la natura diventa simbolo di esperienze interiori ed esistenziali.
Conclusione
Il Simbolismo rappresenta un momento cruciale nella storia della poesia europea, segnando il passaggio dalla tradizione ottocentesca alla modernità. Con il suo linguaggio evocativo e musicale, il rifiuto del realismo e la ricerca di significati nascosti, esso ha gettato le basi per gran parte della poesia moderna del Novecento, influenzando movimenti successivi come il Surrealismo, l’Ermetismo e l’Espressionismo.
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