In principio era Dylan
27 Gennaio 2019Alda Merini
27 Gennaio 2019La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth
Joseph Roth
Relazione di narrativa di Haxhia Uliana, Naddeo Emily, Strada Jasmine, Roma Elena
2^F – Liceo Bramante di Magenta (a.s. 2003/2004)
AUTORE: Joseph Roth nacque nel 1894 e morì nel 1939. Combatté la Grande Guerra come ufficiale dell’esercito austriaco. Finita la guerra si dedicò al giornalismo e alla scrittura di romanzi. Si trasferì a Parigi nel 1933 a causa dell’esilio impostogli dalla Germania nazista. Scrisse oltre a romanzi anche novelle e saggi. Morì a Parigi sei anni dopo l’esilio.
“La leggenda del santo bevitore” viene considerato come un suo testamento, essendo stato pubblicato pochi mesi dopo la sua morte.
RIASSUNTO: In una sera di primavera, dell’anno 1934, un vecchio signore ben vestito incontra uno dei tanti vagabondi che dormono sotto i ponti del Lungosenna e insiste per donargli duecento franchi. Il vagabondo accetta solo a condizione di restituirli poi alla chiesa di Santa Maria di Batignolles, in particolare nella cappella di Santa Teresa, come proposto dall anziano signore. Così comincia la storia di Andreas, il vagabondo, che la mattina dopo aver ricevuto il denaro si sveglia sentendosi più <<ricco>> e perciò decide di radersi e comprare un giornale per sapere che giorno fosse quello. Durante la colazione viene contattato da un signore che gli chiede se poteva aiutarlo nel suo trasloco, venendo pagato immediatamente con cento franchi e con altri cento dopo aver completato il lavoro. Questo lavoro durò due giorni e al termine, cioè domenica, Andreas decise che era ora di andare a pagare il suo debito alla cappella di Santa Teresa. Mentre si dirige alla cappella incontra Caroline, una sua vecchia coinquilina prima che finisse in prigione. Andreas passa la giornata con lei dimenticando il debito da saldare. Il giorno seguente si rende conto di quanti soldi ha speso per lei e si sente povero, perciò la lascia e torna a dormire sotto i ponti. Una notte Andreas sogna Santa Teresa che gli chiede i duecento franchi che le doveva e ciò gli fa ricordare il suo debito. La mattina seguente, mentre sta analizzando il suo portafogli, comprato il giorno dopo la donazione del vecchio signore, ci trova dentro mille franchi. Nella tabaccheria in cui Andreas si fa cambiare i soldi gli sembra di riconoscere un suo vecchio compagno di scuola ora ritratto in vesti di calciatore famoso. Nel pomeriggio, dopo esser stato al cinema, Andreas decide di cercare il suo vecchio amico, Kanjack, e lo trova in un hotel di lusso dove il suo compagno alla fine della giornata gli affitterà una camera d’albergo. Dopo essersi lavato, Andreas, incontra fuori dalla sua stanza una bella ragazza di nome Gabby, di cui subito se ne innamora. Passa la notte in camera con lei e anche il sabato seguente ma la domenica se ne va, per un malinteso con la ragazza sul suo debito con Teresa. Andando nuovamente verso la chiesa, Andreas incontra Woitech, un suo compagno di lavoro quando era minatore, con cui va a bere pernod nel bar accanto alla chiesa. Andreas dà i soldi dedicati a Teresa a Woitech, che glieli aveva chiesti e così non gli rimane che tornare sotto i ponti, con la promessa di rivedere Woitech la domenica seguente. Martedì notte un signore, visto che era molto devoto a Santa Teresa, dà i duecento franchi ad Andreas per pagare il debito. Andreas passa le notti seguenti al Tari-Bari, un locale sulla Senna, dove la domenica mattina, al momento di pagare il conto, non gli resta più denaro per pagare il debito. Andreas va lo stesso alla chiesa, fiducioso di riuscire in qualche modo a pagare e,infatti, un poliziotto lo ferma dandogli un portafogli non suo dicendogli l’aveva appena perso. Ancora una volta Andreas viene distratto da Woitech, e con lui si va ad ubriacare in un bar. Nel bar andreas incontra una bimba di nome Teresa che, da ubriaco, gli fa ricordare la Santa e perciò tenta di dargli i soldi, ma lei, invece, li rifiuta e gli porge una banconota da cento franchi. Woitech, vista la banconota. Lo invita a bere, ma Andreas cade a terra svenuto. Non essendoci un medico nelle vicinanze Andreas viene portato nella cappella di Santa Teresa dove,prima di morire, si tocca i soldi nella tasca dicendo Signorina Teresa”, pagando così il suo debito.
PERSONAGGI:
Andreas: è un vagabondo che dorme sotto i ponti del Lungosenna; protagonista della storia morirà pagando il suo debito alla fine del racconto;
Caroline: donna con cui Andreas viveva prima di finire in prigione, ricompare per due giorni nella sua vita rivivendo vecchi ricordi;
Kanjack: vecchio compagno di classe di Andreas, ora calciatore famoso e ricco, regala ad Andreas dei vestiti e gli affitta una camera di albergo nellhotel in cui risiede;
Woitech: lavorava come minatore con Andreas, ora è anche lui povero e ubriacone, sfrutta l’amicizia di Andreas per farsi prestar soldi da lui.
SPAZIO: il racconto si svolge a Parigi; nella zona della Senna. Vi sono però diversi luoghi in cui si svolge tutta la vicenda come sotto i ponti in cui dorme Andreas, nella zona della chiesa di Santa Maria di Batignolles, nei vari ristoranti e bar che Andreas visita, nell’albergo in cui risiede il suo compagno e per un giorno nella casa di Caroline.
TEMPO: la storia si svolge in tre settimane, nella primavera del 1934, come viene precisato dall’autore. Sono presenti riferimenti temporali, soprattutto per i giorni della settimana.
STILE: sulla copertina del libro, sotto il titolo, viene specificato il genere del libro: racconto. Si tratta di un racconto quasi realistico, perché è improbabile che tutto ciò accada nella realtà, anche se possibile in teoria.
TECNICHE DI PRESENTAZIONE DELLA PAROLE E DEI PENSIERI DEI PERSONAGGI: il narratore usa il discorso diretto per i dialoghi; i pensieri dei personaggi sono presenti nel testo e ci sono termini francesi, che però vengono spiegati dal narratore nel testo. Ci sono dei flashback che riguardano la vita di Andreas prima di esser vagabondo.
NARRATORE: il narratore è esterno alle vicende ma, ogni tanto, interviene con commenti, come nel finale dove si intende che anche lui è un bevitore.
TEMATICHE: il racconto vuol far capire che, anche in situazioni critiche, c’è sempre speranza in un aiuto. Il racconto sottintende anche che qualunque persona, pur essendo un vagabondo, ha un suo onore e accetta a stento di metterlo in dubbio o perderlo, per questo Andreas prende molto a cuore la sua storia del debito con Santa Teresa. Lui è disposto a tutto pur di pagarlo. Anche se spesso viene distratto da altro o cede alle tentazioni. Da ciò si può capire anche che le promesse vanno mantenute, come la promessa di pagamento del debito, anche a costo di danneggiarsi: nel caso di Andreas lui è dovuto morire per poter avere l’occasione di saldare il conto con Teresa.
COMMENTO: il libro ci è piaciuto abbastanza perché ogni volta ci ha fatto riflettere e ragionare; soprattutto le vicende di Andreas sono strutturate bene. La storia che tratta rimane comunque significativa e noi consiglieremmo la lettura di questo libro.
TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: nel 1988 il regista Ermanno Olmi ha realizzato una versione cinematografica de La leggenda del santo bevitore (il protagonista era interpretato da Rutger Hauer), ambientando la storia non nella Parigi del 1934, come nel testo originario di Roth, ma in quella contemporanea, volendo così significare che la storia di Andreas potrebbe essere la storia di ogni uomo che si imbatta in un incontro decisivo per la sua vita. Olmi in questo film rappresenta la debolezza dell’uomo, riscattata dalla presenza di un Altro. Il film è molto poetico e suggestivo, ed è stato anche premiato dalla critica.