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23 Novembre 2024Quando un docente di prima nomina entra nella sua scuola, è accolto dalla direzione che gli fornisce un orientamento iniziale indicandogli il titolo dei libri di testo. Tuttavia, l’accoglienza non deve esaurirsi in questo aspetto pratico: le linee d’indirizzo devono valorizzare l’interpretazione della normativa, elaborata collegialmente, che costituisce il vincolo principale per il suo insegnamento.
Un esempio concreto può chiarire questa prospettiva.
La legge 12/2020 assegna alla scuola il compito di “sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche”.
Interpretare questa disposizione richiede una riflessione approfondita sui concetti di capacità, abilità, competenza generale e competenza specifica, nonché sulla funzione strumentale delle discipline rispetto al traguardo educativo.
Un’analogia può aiutare a comprendere il rapporto tra capacità e abilità.
Le rette, come le capacità, sono illimitate e possono essere orientate in molteplici direzioni.
I segmenti, come le abilità, sono delimitati e specifici: queste rappresentano una manifestazione circoscritta delle capacità.
Ad esempio, alla capacità “comunicare in modo efficace” può corrispondere l’abilità “scrivere un’e-mail formale”.
Le capacità costituiscono l’ossatura della programmazione dell’azione educativa del Collegio dei docenti. Ad esempio, la capacità di risolvere problemi guida l’elaborazione di percorsi comuni a tutti gli insegnamenti. Le abilità, invece, sono centrali nella valutazione: saper risolvere un’equazione o condurre un esperimento di laboratorio rappresentano manifestazioni concrete.
Le capacità sono definite per elencazione e, per evitare ambiguità, sono processualizzate. Capacità: costruire modelli. Processo: • Assumere un punto di vista funzionale al problema da risolvere • Selezionare i dati disponibili/reperire quelli necessari • Sintetizzare organicamente dati e relazioni • Validare il prodotto.
Le capacità si articolano in due ambiti complementari: quello cognitivo e quello socio-affettivo/relazionale.
Ambito cognitivo: fondamentale per lo sviluppo del pensiero critico e dell’autonomia intellettuale.
Ambito socio-affettivo: essenziale per la crescita personale e per la capacità di interagire con gli altri.
La competenza, infine, indica il comportamento di chi affronta una situazione con successo.
Competenza generale: ragionare con rigore logico e identificare problemi individuando possibili soluzioni.
Competenza specifica: suonare il piano.
La scuola, solo attraverso un’organizzazione articolata, può rispondere al mandato legislativo, formando individui capaci di affrontare le sfide del mondo contemporaneo, con consapevolezza e competenza.