Il significato delle
parole è contestuale.
La valenza educativa del laboratorio
varia al variare del campo di definizione che è delimitato dalla legge 107/15
[Sistema Nazionale di Istruzione e di Formazione] e, dall’altro lato, dalla
legge 53/2003 [Sistema Educativo di Istruzione e di formazione].
Alla
varietà di tonalità di grigio, che intercorrono tra il bianco e il nero,
corrisponde una varietà di laboratori.
Le
due estremità veicolano finalità differenti:
1.
il conosciuto/l’adeguamento dello studente
all’ambiente socio-culturale contemporaneo;
2.
la promozione di capacità/l’uso strumentale
della conoscenza per innescare itinerari di ricerca.
Le
scuole che hanno “curato la programmazione dell’azione educativa”
[lettera a), comma 2, art 7 del TU 297/94] e hanno raffinato quanto previsto
dal comma a) dell’art. 2 della legge 53/2003, hanno identificato le capacità
cui far convergere gli insegnamenti: analizzare,
applicare, argomentare/giustificare, comunicare, comprendere, decidere/scegliere,
generalizzare, interpretare, memorizzare, modellare, progettare, relativizzare,
riconoscere, ristrutturare, sintetizzare, sistematizzare, trasferire, valutare
…
In
questo scritto si forniranno link a
materiali didattici esemplificativi, mirati alla promozione di capacità,
capacità che traspaiono dal comportamento che esibisce lo studente che affronta
un compito (competenza).
Il
teorema di Pitagora
Problemi,
metodi e concetti dell’economia aziendale
La cultura informatica per
promuovere competenze
I
numeri naturali e i sistemi di numerazione
Laboratorio
di matematica: Archimede
Problema-modello-esecutore:
primi passi nel mondo informatico
Intelligenza artificiale: un
assaggio
Usiamo i logaritmi per riordinare
la scuola
Scegliere
l’estremo 1 o l’estremo 2 incide sulla mortalità scolastica?